L'orefice di via Cibrario rapinato da due ragazzi

L'orefice di via Cibrario rapinato da due ragazzi L'orefice di via Cibrario rapinato da due ragazzi I carabinieri della «quadra Investigali.-a delta compagnia Interna hanno arrestato lari Piero Talpe di Giovanni di anni la abitante in via Nicola labri* ÌOS, e] Edoardo Agirete di 17 anni, abitante in via Giosuè Bersi ss, autori dt una rapina a stano armata perpetrata il 15 dicembre dello scorso anno in danno dell'orefice antonio Macario abitante te via Cibrario 34. L'operazione è un corollario degli arresti eseguiti a Torino e in quel di Bra. Come narrammo, il n dicembre scorso quattro sconosciuti rapinavano a Monforte e gettavano la ua pozzo a contadino Giovanni ManzoBe'. Cinque giorni duco H settantz-laerme Giuseppe Tarditi ahi tanto a Monehiero veniva rapinato, colpito eoa una battonita alla nuca, legato a gettato in un polirò da cut veniva tratto cadavere il giorno successivo. Besponsabtli dell'omicidio e del tentato ornici aio erano ritenuti: Valentino redi fu Michele. Carte Mal tio di Luigi. Tommaso Opertl da Era e Giuseppe Matassa e — tranne U Matllo venivano tratti in arresto. Portati a Vena ria par estere interrogati a proposito di altri delitti. 1 tre costretti a produrre un alibi, dovevano rassearsi a domine la re alcuni furti e rapine da toro commessi in untone a Cario Resta. Pietro De Filippi e Giovanni Milanesi». Durante gU Interrogatori esrSfgers che Bestia e De Pillimi avevano conosciuto a Torino il sedicenne Volpe, il quale ai era offerto di collaborare con toro In furti e rapine. Poiché vaniva deriso perchè troppo giovane, egli st tata — per dimostrare la sua capacità — di aver commesso una fruttuosa rapina in danno di un orefice di via Cibrario. Assunta l'Irdormazkme. 1 carabinieri traevano to aitarlo — come abbiamo detto pia sopra — il Volpe e U suo compie*. l'Agnese. 1 quali, interrogati, hanno nel! complesso, ammesso 1 fatti toro addebitati. Come è avvenuta la rapina ce l'ha narrata 1 e«IIscrerdsnpfs. Erano to te» del » dicembre; egli stava lavorando quando si vedeva all'improvviso una pistola sotto gii occhi e un ragazzo gli diceva decisamente: «zitto e inani la alto », e poi togglungeva di non aver timore che non gli avrebbero tatto alcun male. «ET meglio legarlo ». diceva l'Agnese tirando fuori della corda, un. fazzoletto e un pugnale. Imbavagliato e legato, l'orefice era tenuto a bada dal Volpe, mentre l'Agnese chiusa te porta del negozio saccheggiava la vetrina e il suo compagno, pur non tralasciando di vigilare l'orefice, apriva' un cassetto e si impossessava di valori e prerJosT. Ad un tratto, riuscito a sciogliere te bracete dal lacci eoa ua torte strattone. Il rapinato impegnava col Volpe'una violenta collutallona durante la quale partiva ua colpo della pistola. Accorreva in sua aiuto r Agnese eoa un pugnale e. mentre tentava di fendersi az Macario veniva colpito ripetutamente al capo col calcio dalla rivoltella- I due rapinatori uscivano poi precipitosamente te strada. Abbiamo visto 1 due ragazzi: pic¬ eoU. magri, ua por Irsgvtrrtati di «tanto al giornalisti. Ma quando Il -, Interna li interroga, altera rispondono con molta spigliatezza e con tono birichino. Fare non si rendano conto deBa gravità del reato commesso: avevano bisogno di soldi per divertirsi, per «passare le notti a tenersi delle donnei.- ». ci hanno dichiarato, e han pensato che 11 modo pia semplice fosse quello di toglierli al prossimo.

Luoghi citati: Bra, Torino