La più dura umiliazione?
La più dura umiliazione? La più dura umiliazione? Il nostro da Roma ci la minaccia che la . flotta rUven tasse oggetto di spartizio os. Ci auguriamo con tutta l'anima die la nctuna non aia vera; intanto è una nuova ansasti Italiani, 11 senso di giustizia psJaÉaga) Parm istmo non nrerredeva l'incameramento osila flotta, ma trottante la e la marina all'armisi era kaltà aeo k> poi combattere & fianco» dagli Alleati. Il giorno tteU'armiatbrio, la nostra marina,' sabbotrs gravemente colpita Delle navi e negli nomini, rappreuentava ancora un compresso organico di forse ina ad-j destre te. Le ultime tornei' late di nafta erano state caricate- a bordo; per l'ottima battaglia ce n'era .ancora. Quando al tramontò Venne lardine alla flotta di trasferirsi a Malta, il cambiamento riuscì con improvvisa e rdsteunsDrlicradicale che vi fu un mento di perplessità. Disobbedire e passare tu tedeschi? Questa aomiione non fa DCfftJDCRO s^salga^fcg^t^ A »% fondarsi come la flotta tedesca a Scapa Flow « la flofr» la francese a Tolone? A Scapa Flow la flotta tedesca era adunata in un porto nemico dono una guerra per-' Cillts» già in tii-MH> del npfyil- co. A Telone la fletta francese non aveva nafta pei tutte le navi. La nostra marina era invece ancora padrona del suo destino, e costituiva la aula ricchezza morale e materiale che restasse all'Italia. Uscirono le navi in perfetta formazione di marcia verso fl loro nuovo de-j stino. Lungo la rotta di trasferimento furono attaccate dal cielo dalla rabbia tedesca, e la nifi bella delle corazzate da battaglia, la-Soma, colò a piceo col comandante in capo, l'ainmirsgiio Bergamini. Da tutte le basi. da tutti i porti, ovunque si lySjva'vaiio< navi hr ~i --alone di muovere, ess rstrtriio' verso il porto guato, e quelle aule ehe non erano in condizione di prendere il mare furono affonda te dagli equipaggi per ordine dei comandanti. La Marina diede in questo modo agii Italiani fl primo esempio di come ai doveva e ai sapeva obbedire. Crii Alleati diffidavano di noi ed erano in dubbio sulla nostra buona fède; la leale e secn»ione delle clausole navali deU'armistirio, che erano quelle di prima e di più pronta applicazione, rappresentava la sola prova (seta che noi potessimo dare della nostra lealtà. Ove questo non si fosse verificato, sarebbe venuta a mancare, insieme con l'autorità morale, la ragion d'essere del nostro governo, e ad ss» Alleati avrebbero sostituito un loro governo militare come fecero più tardi per la Germania. Di fronte aDe ancora vive per la conclusione della pace, sarebbe II esso di elencare in dettaglio 11 contributo, fornito dalla marina Italiana alla dalla libertà rnsicnnle. Ma i dati statistici di coMahorastone sincera e cosciente sono gli stati rivelati al mondo da nn niente del PieaMente Truman e da nostro na. Più interessante è invece considerare l'ambiente Bttjrftnale e morale dia ha reso pcaaflnle da parte dei marinai l'immediata preludono del dovere da piere. La condotta della Marina non i stata che la ornimignenaa logka'tìa»; mento e eli un profondamente storne morale della di mare; 1'' dsptgvcddflrqrlsp»dfilslLuaznalaxsarrmtgcns«otlsdrt□dgnar cmdssrdaracbdnl'8 settembre i risultata dall'equilibrio di prestigio e di nfP^rniriiwitn ■^■i|ar»a«'frSi| stati maggiori ed equipara ' le cui origini risalgono al formazione della marina i- taliana. La durezza del remo, il polverino di fartene, fl gelo dell'acqua di lavaggio, da guardia in caldaia, il servizio alle dinamo, le roride si tunnel degli ssd e si doppifondi, i lavori sua forgia al tornio al maglio soiao-so faccie molteplici della vita di questi combattenti lavoratori. Ma nessuna fatica i maledetta, nessun lavun quanto umile è vflipeao, san sacrificio è misconosciuto, perchè chi comanda, rivato di gradino in gradino al Bonuno della scala aararn chica, non trae l'autorità da una meccanica sovranposiaione di gradi, ma dal prestigio di un tirocinio compiuto attraverso tutto le~prr> ve, tutti i sacrifici e le rinunzie che sono comuni adf ogni marinaio. Ecco, in uno schizzo sintetico, le ragioni per cui la politica ha per la OpztmrC.dr aaldo e compatto nella struttura essenziale. PortarcelavaTia, aigaificherebbe infliggerci la più dura delle urninastoni, quella che sarebbe sentita geoeralmente, perchè la marina, più che una fona ormai ridotta, rapun «amplesso èjSaj intima parte della nazione, die ne esprime e ne riassume i sacrifici e le virtù. Diremmo che, perderla, sarebbe più doloroso agli italiani efi qualche perdita ani contini, a cui la giustizia dal tempo e la fona riacquistata potrebbero riparare, perchè la Marina rappresenta l'ultimo resto di prestigio che d restì, l'ultima prova di ano sforzo cominciato con l'unità, che è stato modello alle marine del mondo e che ne merita ancora fl rispetto. a d. a rie'di mare un solo volto anale al identifica eoa quello della patria, al di fuori e al di sopra dd regionalismi, dd partiti, (Sene classi La Marina serve un solo padrone, fl paese; obbedisce »d "mi seda leàC^. quella della legalità, ha una sola formula, la dUroplina. Ecco il segreto che, nel tremendo logorio della guerra e nel disgregamento di tatto, ha alla nostra Mari¬ lina di rimanere un orgaid- 'r
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