Battaglia grossa sul voto obbligatorio

Battaglia grossa sul voto obbligatorio Battaglia grossa sul voto obbligatorio Come i democristiani difendono la loro proposta - Comunisti k socialisti Roma, 7 gennaio. Se la legge anna obbligatorietà del voto passerà alla Consulta fra qualche giorno (dopo che De Gesperi avrà fatto dichiaraste»! di governo) avremo, secondo il Secolo XX, una definitiva chiarificazione dell'atteggiamento conranista. Il dilemma comuniste In altri termini, U partito comunista, che oggi ha chiuso l lavori del soo quinto co grezzo, dovrà deridere se promnovers agttaahait at pton o. adottando, secondo te sue rateate, una linea di condotdemoeratica, uscire dal • affermare, con gii metodi deBa dtaeu il suo punto di vista. Nel esso (tetta armata), i il Bornio XX, non c'è da Cara altro che reetatere, valendo la pena di difendere w asportante a che è la eansa stessa delle rotore Hdoni dello Stato. Mal seconde caso, fl ptà ang rabue, la lotta di opfntens varrà eerto nuoto di pah che bj t ndtra a definire a torto o U L'oboUgatorietà del voto, ptootomata iwllspci—litli dal partito democratico cristiano e sta m seno alla degli affari poiHtel della Consulta da una mozione del Piedoni, ò dead stesso Pietà verdemente difesa, ricardando come Fastenalonlss» deBe . fitthee elezioni «prefasctate» ragglungeasi! la esorto del 85 %. Ora, queste clerico! la nomina di ùn'aa- che dowà rinve da dn fondo redento gtaridteo dello Stato, è ben naturale che ai creino le. condizioni ad un le. Del ivsto, l'adontane del voto obbHgetorio è te fatte una cenasi» obbligatorietà dei aaJXragto. A atare a queste dirmaraatont, ed ai calcoli che st perfezionando, la legge, se effettivamente sostenute dai tea partiti che l'hanno gto approvate in sede di dovrebbe varani dilBselt*. A meno che gii demoeratieVorlsthmt gitano nsgosterie, co re poaaibfle, fai vista del tono atteggiamento circa la toOtostonate che divide il loro partito. Intotti, la sa degli elettori democristiani tenderebbe alia repubblica nelle provincte' del nord ed incuoicela tn quelle del sud. Per dirimere h l demo-cristiani chiederebbero pereto un referendum. Ma seno Induzioni di relativo vaiore, alte quatta! oppongono con la toro perentorietà le dichiarazioni dell'aw. Piccioni. D'altra parte, at osservo, la obbligatorietà del voto andrebbe a vantaggio del partiti moderati più che delle destre, rimuovendo i neghittosi e gli assenteisti; e se è vero che la rinuncia alla obbligatorietà,- evitando cosi una crisi di Governo, può essere sanata suoi effetti da tm incremento deOa propaganda (i agevote, data l'organizzazione. di certi partiti) ai potrebbero porre su basi di equità le soluzioni del due -"-rtml problemi politici: Costituente e questione istituzionale. Benché la ssa opinione vai ga assai meno di rei mesi fa, oggi Pietro Nonni si ò pronunciato in sede di comitato centrale nettamente contro il voto obbligatoria Ma, ripetiamo, ò una questione di coerenza e di puntiglio politico in cui il c leader> socialista, sconfitto fta, in- deU'eSettorato che, anche in talune sfere socialiste, viene eco dosaste in senso favorevole alrobbUgatorieta. Ancora la fusione In scissura dell'opinione som un'esito flsisaw al Pettini e a una grossa maggioranza quasi < riformista» (stasera un giornale del partito d'astone rlntptovera al Ministro degU Intenti Romita un atteggiamento da «moderato») è un fenomeno di alta importanza ai fini del l'imminente battaglia mantodio ria]?. La profferta comunista per la fusione è annegata netta torrenziale arroganza del suoi " apologeti e in un cane di non ricevere» socialista Cto vuol dire'die la te» . moderata del partito socialista italiano vnol fare di nell'ambito detta legalità e del suffragio popolare, un partito a piò ampia lesponaalìfllta di governo. Vuol dire che i più denti e sensfotti suoi osservatori hanno avvertito nel Paese una incoereibue standetta «rivoluzione parve tt pericolo di i ti troppo a deatra. Perdo &do la toro politica nel senso detta moderastone e della distensione, di cui at sente un coni universale taaogno.

Persone citate: Battaglia, De Gesperi

Luoghi citati: Roma