Ferrari, una stagione stregata di Cristiano Chiavegato

Ferrari, una stagione stregata Tambay costretto a rinunciare al Gran Premio di Svizzera vinto da Rosberg a Bigione Ferrari, una stagione stregata Il pilota ha annunciato poche ore prima della corsa che il dolore alle vertebre non gli permetteva di correre - Definitivamente tramontate le speranze di conquistare il titolo mondiale - Il francese non è certo di poter partecipare alle ultime due gare DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE dioione — Mancano pochi minuti alle 10.1 bolidi della Formula 1 sono pronti ad entrare In pista. Mezz'ora di tempo per mettere a punto le vetture per la gara, si provano gli assetti, le gomme, gli ultimi particolari. Già i motori rombano assordanti con i piloti a bordo, le visiere dei caschi abbassate. Una folla di curiosi stringe d'assedio, come al solito, lo «stand- della Ferrari. La monoposto rossa è 11, pronta a scendere in pista, attorniata dai meccanici, ma l'abitacolo è vuoto. L'ing. Carletti da le disposizioni: «Allora — dice — pronti ad effettuare un cambio di pneumatici velocissimo come se fosse in corsa: la macchina entra nei "boxes" e voi vi precipitate con le pistole pneumatiche...». Le parole si spengono sulla bocca del tecnico toscano, lasciando spazio ad un'esclamazione. Tutti aspettano Patrick Tambay, arriva invece Marco Piccinini, direttore sportivo della Casa di Maranello. Ha in mano un pacco di foglietti, le copie di un comunicato. Subito s'intuisce che le notizie non sono buone. Ed infatti questo è il testo del docu¬ mspS mento: «A seguito del persistere della nevralgia cervtcobranchiale destra, Patrick Tambay ha chiesto di non partecipare al Gran Premio di Svizzera. La Ferrari ha quindi informato le autorità sportive che la propria vettura numero 27 non potrà prendere la partema della gara. Tambay si sottoporrà durante i prossimi giorni ad ulteriori trattamenti medici, e i programmi tecnici della squadra saranno modificati in conseguenza». Purtroppo quest'anno quella della Ferrari è una stagione nera, la peggiore di quante se ne ricordino. Piccinini spie¬ ga ancora: 'Patrick è un professionista, non ha voluto rischiare per sé e soprattutto per gli altri. Non era a posto, il dolore è persistente e ha ritenuto opportuno rinunciare. Adesso farà ulteriori esami e tenterà una terapia intensiva. Con tutta probabilità, potrà essere presente a Monza fra due settimane. Su questo punto abbiamo dati per essere abbastanza ottimisti». Tambay è subito partito per Losanna, dove è stato ricoverato al centro ospedaliero universitario cantonale. Sarà il prof. Regli, un neurologo specialista di origine italiana, a prenderlo In cura. Ancora una corsa, dunque, senza la Ferrari. E ci si accorge ancora una volta come la Formula 1 priva delle macchine di Maranello perda qualcosa. Ci si chiede cosa riserverà il futuro. i dirigenti della squadra stanno facendo tutto il possibile per schierare due macchine a Monza, una con Tambay e l'altra con un pilota sul cui nome attualmente è difficile fare delle previsioni. E' circolato quello di Keegan, ma ogni illazione è campata in aria, i tempi stringono ed entro poche ore dovranno essere prese delle decisioni. Il «caso Tambay» tuttavia ,| ripropone delle considerazio- j ni. Il transalpino aveva già ij avuto dei problemi analoghi i| nel '73, dopo un grave incl- 'j dente di cui fu protagonista | in una gara di Formula Re- | nault. Da allora però le sue •; vertebre non avrebbero de- £ stato preoccupazioni. E' prò- \ bablle che le sollecitazioni cui |; sono sottoposti i piloti al gior- \ no d'oggi, con forze centrifu- ; ghe impressionanti, con gli ; scuotimenti fortissimi dovuti j alla quasi completa assenza ; di ammortizzatori sulle mac- i chine, abbiano provocato il malanno, sorto dieci giorni orsono dopo due giorni di pròve a Monza. Da allora il pilota francese è passato per le mani del suo medico personale omeopatico, di massaggiatori, di alcuni specialisti. Forse era meglio agire subito radicalmente e non si sarebbe arrivati all'ultimo momento a prendere una decisione sportivamente molto dolorosa. Perché la rinuncia è costata con tutta probabilità alla Casa di Maranello la possibilità di lottare per il titolo mondiale. Se c'era ancora un lumicino di speranza, questo si è spento ieri mattina. Cristiano Chiavegato cletvnI trlscmF Tambay ha deciso all'ultimo momento di non correre a Digione: ora si sottoporrà a cure intensive per poter gareggiare a Monza

Luoghi citati: Maranello, Monza, Svizzera