Dopo il successo della missione di Svetlana «parità di diritti» per le cosmonaute russe di Fabio Galvano

Dopo il successo della missione di Svetlana «parità di diritti» per le cosmonaute russe Dopo il successo della missione di Svetlana «parità di diritti» per le cosmonaute russe DAL NOSTRO CORRIBPONDENTE MOSCA — Ieri una lunga nuotata in piscina, oggi una partita di tennis: i medici sovietici di Bafkonur, il cui compito è di controllare attentamente le condizioni di salute dei cosmonauti prima e dopo i lanci nello spazio, hanno decretato che Svetlana Savitskaja non risente minimamente degli otto giorni trascorsi sulla SoJUZ-T7 e poi sulla Saljut-7, e che—sia pure gradualmente — può riprendere una normale attività fisica. Svetlana — «Sveto», per i quattro compagni d'avventura — ha anzi dimostrato (Agenzia Tass) che «1 metodi di preparazione messi a punto dagli scienziati sovietici consentono già oggi di rendere efficiente al massimo il lavoro In orbita di una donna». A19 anni dall'impresa di Valentina Tereshkova sulla navicella Vostok-6 (70 ore nello spazio, 48 orbite), la Savitskaja pare aver cancellato gli ultimi dubbi sull'opportunità di addestrare e lanciare nello spazio anche cosmonauti donna. «Ha resistito alle condizioni di peso zero esattamente come 1 suoi compagni di volo Leonid Popov e Aleksandr Serebrov», annuncia un comunicato diramato ieri dai medici di Bafkonur. Lo indicano, essi affermano, tanto l dati telemetrici ricevuti durante il volo, quanto i risultati del complesso check-up effettuato dopo il rientro a terra, venerdì sera. «Pressione 115 su 75, polso 68-70, esattamente come prima della partenza. Il suo peso non è cambiato. In breve, nessun mutamento che possa metterci in allarme». Resta ora da vedere se il volo della Savitskaja aprirà davvero le vie dello spazio ad altre donne o se, come taluni sospettano, si è trattato di un'impresa isolata, decisa dal sovietici per primeggiare nella -gara spaziale» con gli americani, i quali avevano da tempo annunciato l'intenzione di mandare in orbita una donna astronauta nei ' prossimi mesi. Agli atti resta una dichiarazione di Viktor Blagov, uno dei controllori di volo: «La Savitskaja ha svolto brillantemente il suo ruolo nello spazio. Non avevamo fatto alcuna concessione al "sesso debole", e lei ha lavorato come qualsiasi altro cosmonauta. Vi è riuscita, e ciò dimostra che le donne sono in grado di lavorare nello spazio esattamen¬ te come gli uomini». Venerdì sera, dopo l'atterraggio nelle steppe del Kazakistan, la prima dichiarazione di Svetlana sotto i potenti riflettori che rischiaravano la notte asiatica era stata: «MI sarebbe piaciuto lavorare lassù più a lungo. Non mi dispiacerebbe tornarci». Stanca ma sorridente, un po' accaldata nella tuta spaziale, aveva ricevuto grandi mazzi di fiori dai dignitari locali e da alcuni contadini che abitano poco lontano dal campo di grano sul quale la Sojuz era scesa. Seduta un po' goffamente con Popov e Serebrov sulle sedie a sdraio ormai di prammatica per i primi minuti a terra dei cosmonauti sovietici, aveva dato al telespettatori sovietici quel tocco d'allegria che, con gli abituali saluti e discorsi ufficiali, sovente manca alla fine delle missioni spaziali. L'allegria della Savitskaja è stata contagiosa. «I cosmonauti sono di buon umore — aveva già dichiarato Viktor Blagov il giorno prima del loro rientro —. Svetlana è, ancor più allegra di quanto fosse a terra, e la sua gioia per l'avverarsi del grande sogno sembra'contagiare gli altri». Lo stesso Blagov ha osservato, dopo il rientro del tre cosmonauti, che «la presenza di una donna nella Saljut trasforma immediatamente l'atmosfera, rendendola più allegra, più intellettuale: il lavoro dellln. tero equipaggio diventa più ' facile». Tante che Anatoltj Berezovoj e Valentin Lebedev.i due che vivono da oltre tre mesi sulla Saljut e che /tanno ospitato il trio venuto a trascorrere una settimana di 'Vacanza» orbitale, avevano scherzosamente minacciato un sequestro di persona, annunciando che avrebbero rifiutato a Svela il permesso di lasciare il laboratorio. Fabio Galvano" Kazakh. Svetlana Savitskaza intervistata pochi istanti dopo il suo ritomo dallo spazio

Luoghi citati: Kazakistan, Mosca