Sulle dolci orme della «maga Circe» di Milena Milani

Sulle dolci orme della «maga Circe» Sulle dolci orme della «maga Circe» Come si trascorrono le vacanze in un centro turistico più noto per il penitenziario GAETA — Come conosciamo poco l'Italia! Nel giorni scorsi, quando dicevo agli amici che sarei andata a Gaeta, sentivo sempre le solite osservazioni. Qualcuno ridacchiava e mi parlava del penitenziario, perché identificava questa città antichissima con 11 suo carcere. La prigione c'è sempre, è ovvio, ma dentro vi è rinchiuso soltanto il maggiore Reder, U carnefice di Marzabotto. che consuma i suol giorni in attesa della morte. Ovunque, nel centro urbano come nell'ampia spiaggia di Se rapo, è ancora piena estate, una folla che si gode il sole e il mare, l'acqua limpidissima e fa delle gran mangiate in trattoria. Questa gente sembra spensierata, ma in realta la situazione di Gaeta è tragica, i disoccupati ammontano a tremila, molte fabbriche sono chiuse. Oli stabilimenti balneari sono tuttavia affollati, e net weekend 1 bagnanti si pigiano Qui 11 topless non è di moda, le donne hanno tutte il costume regolarmente, sono ben fornite, grandi fianchi, cosce poderose, petto robusto. I padroni delle spiagge, o meglio 1 gestori del litorale, hanno da to nomi di.'.'tre celebri locai' ta al loro stabilimenti. «An diamo al Viareggio»" si sente dire. Questa mescolanza, questo Intrico, questo groviglio è perfino piacevole. I turisti gremiscono la costa, da Roma sino a Napoli, da Anzio a Latina, da Sabaudla (dove Alberto Moravia si riti ra per scrivere le pagine del nuovo libro) al Circeo (dove sta Elsa De Giorgi), sino al Golfo di Gaeta e poi alle Isole con Ponza In testa. E' ancora una lunga vacanza che non accenna a finire, mentre al Nord, in montagna, arrivano le perturbazioni e si mettono le coperte sul letto. Sono beate queste popolazioni cosi favorite dalla natura? 8econdo Alfredo Todlsco, l'ultimo paradiso non è affatto In Italia. Per lui l'affollamento e 11 chiasso servono a riprodurre «lo stesso affanno metropolitano» che tortura 1 cittadini fragili di nervi, e ci descrive una località turca, con spiaggia, estuario, un lago, sorgenti di acque solforose che si chiama Cauno, dove c'è pace e silenzio e ci vanno pochissime persone. Quindi un luogo incantato, della cui bellezza Todlsco ci fa partecipi come se dovesse essere l'ultimo approdo per ognuno è n Ma qui lo penso che vi sia un errore. Perché in un posto cosi, In questo paradiso di nome Cauno, la gente arriva come vi è giunto Todlsco, guarda e se ne va. Mentre per esempio a Gaeta, Caj et a, che era la nutrice di Enea secondo Virginio e che si dice sia sepolta da queste parti; a Gaeta, appunto, dove in questo mare navigava la nave di Ulisse che poi fu pietrificata dalla maga Circe e diventò uno scoglio; qui c'è questa gran folla che non se ne va af fatto, anzi ci resta, mette radici, prolunga le vacanze, cerca di stare pigiata il più possi bile in ogni metro di sabbia, in ogni palmo di acqua. E' questo senso vitale tipico dell'uomo contemporaneo, questa accanita ricerca del prossimo, questo schiacciarsi a contatto di gomito, di sedia a sdraio, di ombrellone, che ci fa tutti più umani, meno or gogllosl, meno aristocratici. Nel vasto golfo laziale, dove arrivano però anche i nordici e 1 milanesi, tra queste sane femmine impinguate da spaghettate pantagrueliche, che ostentano il loro corpo di carnali divinità a uso e consumo casalingo, è stimolante un tipo di vacanza che il suo paradiso se lo cerca nei pochi metri quadrati a disposizione senza esotismi e passaporti. A Gaeta e dintorni, dopo le ore del mare, si fa la gara del Uscio nelle piazze e si ascoltano anche i poeti. Proprio sere fa, l'assessore alla Cultura, che è una donna, ha invitato quattro poeti a leggere 1 loro versi. C'ero anch'io, c'era Vittoria Palazzo, c'era Giuseppe Fiumara, e poi un grande poeta dialettale che è un grande saggio che sa stare a contatto con la gente, Ignazio Buttitta, un cantore come Omero, risalito dalla sua Bici Ha a portare la sua voce, 1 suol gesti, il suo pensiero. Tra la folla seduta Intorno a noi, la poesia arrivava a folate, come fosse un vento fresco dopo il caldo torrido della giornata Era stupendo che ci fossero madri e bambini, vecchi e giovani, coppie che si amavano si detestavano. Io penso che Gaeta abbia una sua bellezza più intensa della solitaria Cauno, proprio perché la natura ha bisogno degli uomini che magari la violentano, ma poi sanno pentirsi e poi rico minciano perché la vita vera questa, non è affatto una esercitazione letteraria. Milena Milani

Persone citate: Alberto Moravia, Elsa De Giorgi, Giuseppe Fiumara, Ignazio Buttitta, Reder