Il siero Bonifacio sfida i magistrati

Il siero Bonifacio sfida i magistrati Ancora polemiche sul «medicinale» Il siero Bonifacio sfida i magistrati Sarà distribuito oggi nonostante il divieto dei giudici - Accuse al tìglio del veterinario ROMA — Oggi a Roma, nonostante le richieste di sequestro avanzate dal ministro della Sanità, nella sede dell'Asino (Associazione prò siero Bonifacio) si svolgerà la quinta distribuzione del siero ora ribattezzato «IMC 14/62». •Se non ce lo impediranno, saremo là, come tutte le volte precedenti, a distribuire il siero. Io stesso prenderò un qualsiasi dei 1800 flaconi pronti e mi inietterò la dose, così come ho fatto ieri. Cosi nessuno dirà che è acqua distillata». L'ha affermato Ieri a Roma il medico Giuseppe Zora, dell'istituto di oncologia dell'Università di Messina, alla conferenza stampa convocata dall' Aslbo per illustrare gli ultimi sviluppi della situazione yenutasl a creare dopo che l'ex veterinario di Agropoli, Liborio Bonifacio, aveva deciso di sospendere la produzione e la distribuzione del suo siero. Bonifacio si è sempre detto estraneo all'associazio- e i n ne e alla preparazione del siero dell'Asibo. Zora, che insieme ai colleghi Placido Trifilò, Anna Tarantino e Marisa Pollicino, offre dall'inizio della vicenda la sua consulenza medica all'Aslbo, sènza per questo farne parte, ha accusato il figlio del veterinario di Agropoli, Leonardo Bonifacio, di essere colui che tira «con molto cinismo» le fila di questa vicenda. A sua volta l'on. Mauro Mellinl. parlamentare radicale e difensore del presidente dell'Asibo Umberto Jandolo, ha annunciato una querela nei confronti di un quotidiano per l'affermazione che il siero sarebbe distribuito a pagamento dall'associazione. Un'analisi effettuata dall'istituto superiore di Sanità aveva espresso il «dubbio di tossicità», sul siero, ritenuto anche pirogeno, (avrebbe cioè fatto venire la febbre). »L'Abiso — replica Mellini — se non altro è riuscita a farlo dichiarare medicinale, cosa che a Bonifacio non era riuscita». Mellini si è fatto poi iniettare il siero, cosi come i medici messinesi e i dirigenti dell'Asibo. In un'atmosfera molto tesa, alla presenza di alcune centinaia di malati e di loro parenti, Jandolo ha poi ricordato le tappe principali della vicenda e ha riferito di non aver voluto rivelare al magistrato l'indirizzo del laboratorio dove viene prodotto il siero e al quale l'Asibo versa circa 1000 lire a flacone. Finora ha distribuito il prodotto quattro volte: la prima nei giorni 6,7,8 luglio, poi il IT luglio, il 31 luglio e il 14 agosto. Durante questa distribuzione sono stati consegnati ai carabinieri del Nas (nucleo antisofisticazioni) 12 flaconi di siero. Anna Tarantino, biologa del gruppo dell'Università di Messina che assiste l'Asibo. ha poi reso noti i dati degli esperimenti su 40 topi resi affetti da carcinoma mammario. *Dopo 7 giorni dall'inizio del trattamento col siero dell'Asibo—ha detto la dottoressa — abbiamo constatato la regressione della neoplasia nel 78% dei casi. Nel gruppo di controllo, non trattato col siero, il carcinoma era cresciuto di cinque volte».

Persone citate: Anna Tarantino, Giuseppe Zora, Leonardo Bonifacio, Liborio Bonifacio, Marisa Pollicino, Mauro Mellinl, Mellini, Placido Trifilò

Luoghi citati: Agropoli, Roma