Shakespeare calunniò l'onesto Riccardo III

Shakespeare calunniò l'onesto Riccardo III Shakespeare calunniò l'onesto Riccardo III LOS ANGELES — Riccardo III non fu quel mostro depravato e sanguinario rappresentato da Shakespeare nella tragedia omonima: il drammaturgo tracciò il fosco ritratto a tutti noto solo per non perdere il favore di Elisabetta I, sua grande protettrice. A sostenere questa tesi sono gli aderenti alla «Richard III Society» (un'associazione che ha i suoi quartieri generali a Londra e Los Angeles) proclamando che è ormai tempo di rendere giustizia a Riccardo. «In realtà — conclude il presidente dell'associazione — l'immagine scenica di un Riccardo deforme, maniaco, che si dimena furiosamente, lanciando il famoso grido "Il mio regno per un cavallo", che fa morire i due principini suoi nipoti nella famigerata Torre di Londra, non suona affatto verosimile. Non dimentichiamo, fra l'altro, che sotto il suo regno vennero istituiti per la prima volta il servizio postale e il sistema della libertà dietro cauzione. Riccardo, inoltre, promulgò leggi che proteggevano i giurati da tentativi di pressione e \Jntimidazione*>.

Persone citate: Shakespeare

Luoghi citati: Londra, Los, Los Angeles