Un turbante alla Camera dei Lords

Un turbante alla Camera dei Lords La Suprema Corte decide se i Sikh in Inghilterra hanno il diritto di portarlo Un turbante alla Camera dei Lords DAL N08TRO CORRISPONDENTE LONDRA — La Camera del Lords, che di quest'isola è la Suprema Corte di giustizia, dovrà pronunciarsi tra breve sulla natura di un copricapo. Spieghiamoci meglio: non tanto sul copricapo di per se stesso, ma su quanto rappresenta e simboleggia. Chi sono l Sikh indiani? Costituiscono una razza o una religione? Può la legge britannica vietar loro di portare quel turbante, il puggree, cui i piii devoti attribuiscono lo stesso valore dello zucchetto ebraico? Sono quesiti che toccano passioni nobili e profonde. E non soltanto qui, dove i Sikh sono mezzo milione, ma anche in India, dove sonò oltre 10 mtlioni. Gli inglesi non hanno il dono della flessibilità, e dilatano sovente in dispute lunghe e astiose problemi che potrebbero essere risolti con un po' più di tollerama. Già negli anni passati, inurbante di alcuni Sikh aveva paralizzato i trasporti urbani di una gran de città. Quel turbante viola¬ va le norme secondo cui tutti i bigliettai, sugli autobus, dovevano indossare la medesima divisa, sema la minima variazione. 1 poveri Sikh dicevano: «Portiamo l'uniforme ma la-* sciateci il turbante». Niente da fare. Scioperi, cause, eccetera: alla fine, i Sikh vincevano. Ora la saga si ripete, con un'escalation giuridica più rapida e più maestosa. Protagonista, un ragazzino, il figlio di un ricco Sikh. Si è iscritto a una costosa scuola privata, vicino a Birmingham, ma II preside adesso gli ha chiesto di andarsene, perché non tollera il suo turbante. «Oli allievi devono portare l'uniforme del convitto, e basta». Interviene la Commisslon for Baciai Equality, un organo parastatale, la quale accusa il preside di «discriminazione razziale». L'iniziativa fallisce. Il famoso Lord Denning, magistrato di altissimo prestigio, decreta dalla Corte d'Appello: •Per la legge, non si è avuta discriminazione razziale. E questo perché i Sikh non co¬ stituiscono un gruppo etnico, bensì una comunità religiosa». Insomma, i Sikh non sono protetti dal Race Relations Actdel 76. Delusa, indignata anzi, la Commisslon for Racla! Equality si è rivolta alla Camera del Lords, Il cui giudizio sarà conclusivo. Le sue delibera- zionl sono attese con Interesse anche in India, dove lo status del Sikh è oggetto di dibattiti interminabili. E' un problema eccezionalmente ostico, e i Si kh stessi sono divisi, con una mlnorama che chiede addirittura un proprio Stato, il Kha listan, e una magglorama che accetta di essere soltanto una comunità religiosa. Ma anche questa magglorama è spaccata, e include fanatici e moderati. Il nuovo presidente indiano è un Sikh, il primo nella sua storia, Giani Zail Singh, uomo devotissimo, fedele al suol principi. Indossa sempre il turbante, il puggree; non si taglia i capelli; porta i tradizionali In aumenti Intimi del Sikh, non che il kara, un braccialetto di acciaio. Questo suo rispetto per tutti i comandamenti fa di Giani Zali Singh un pucca. un uomo dal sangue puro. Dall'India all'Inghilterra. Permetterà la Camera del Lords a quello scolaro di Birmingham di essere pucca con il suo puggree, come i suoi antenati? Mario Ctriello

Persone citate: Giani Zail Singh, Giani Zali Singh, Lord Denning, Mario Ctriello, Race

Luoghi citati: Birmingham, India, Inghilterra, Londra