Un tedesco rifiutava di pagare i pani al parroco: condannato di Tito Sansa

Un tedesco rifiutava di pagare i pani al parroco: condannato Per la Corte di Augsburg la decima non è anacronistica Un tedesco rifiutava di pagare i pani al parroco: condannato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Per 12 pagnotte, la diocesi di Augusta (Augsburg) in Baviera ha intentato un processo contro un ricco contadino che rifiutava di pagare la sua decima in natura, come da secoli è tradizione e obbligo nelle regioni cattoliche della Germania. E la Corte Amministrativa ha dato pienamente ragione al querelante (la «Camera delle finanze» del vescovo), ordinando all'agricolore recalcitrante di adempiere ai suoi obblighi verso la Chiesa. Dovrà pagare il controvalore di 12 pani l'anno (48 marchi, circa 27 mila lire) a partire dal gennaio scorso, e corrispondere anche gli arretrati: circa 120 mila lire. La causa, che la curia di Augusta definisce •esemplare», è stata intentata un paio d'anni fa. Il contadino Johann Oump, di Herbert shofen, dal 1973 non soltanto rifiutava di fornire i 12 pani (uno. al mese) al parroco, ma anche se ne vantava, invitando altri seguire il suo esempio. Secondo il «ribelle», la pretesa è anacronistica, in quanto lui già paga le tasse per la Chiesa, ogni anno 1500 marchi. In Germania i fedeli membri di una delle due grandi Chiese del Paese (quella cattolica e quella evangelica) sono obbligati a versare le •imposte per la Chiesa» sulla base del concordati che i diversi laender hanno stipulato con il Vaticano e con la Conferenza Episcopale Evangelica. A riscuotere il balzello, pari al 10 per cento delle imposte sui redditi, pensano gli uffici statali, delle tasse. A chi non vuol pagare resta una sola soluzione: uscire dalla comunità religiosa di appartenenza, mediante una dichiarazione di abiura dinanzi a un tribunale civile. Il 93 per cento dei tedeschi, come il contadino dei pani, magari protestando contro il tributo obbligatorio, paga. ' Per quanto riguarda la materia del contendere, le 12 pagnotte, la Corte di Augusta ha sentenziato che l'obbligo di pagare la decima sussiste, in Baviera è previsto nella legge per le opere pie del 1954. Ma poiché 1 tempi sono cambiati, gli agricoltori non sono più obbligati a pagare in natura, come nei secoli scorsi, quando dovevano mantenere il parroco con grano, pane, latte, burro, legna e frutta. Possono versare l'equivalente in denaro. Ai fedeli che non vogliono pagare, la curia offre tuttavia la possibilità di «liberarsi una volta per sempre» dall'obbligo, mediante il versamento «una tantum» di circa 250 mila lire. Olà si è svincolata in tal modo la città di Augusta, versando circa 170 milioni. Il governo regionale della Baviera, Invece, continua a «dare il buon esempio» versando ogni anno circa un miliardo di lire nelle casse vescovili, a compensazione delle pagnotte venute a mancare con il passaggio allo Stato delle proprietà terriere della Chiesa. Tito Sansa

Persone citate: Johann Oump

Luoghi citati: Augusta, Baviera, Bonn, Germania