Anche il conflitto in Medio Oriente influisce sulla «guerra delle uova»
Anche il conflitto in Medio Oriente influisce sulla «guerra delle uova» Quali sono le cause delle ripetute manifestazioni degli allevatori italiani Anche il conflitto in Medio Oriente influisce sulla «guerra delle uova» La Francia, che non può più esportare in Libano, Iran, link, riversa nel nostro Paese la sua enorme produzione avicola - Necessari controlli severi alle dogane (come in Inghilterra) Perché gli allevatori italiani si ostinano a fare gigantesche frittate con le uova che arrivano dalla Francia? (L'ultima è quella di ieri a Rovaio, ve ne sono già state altre presso Verona e Treviso). Non certo per divertirsi, considerato che rischiano la galera, o quanto meno una denuncia penale. La loro esaspe\razione nasce dalla spietata concorrenza degli avicoltori francesi, che inondano il nostro mercato con un prodotto scadente a prezzi stracciati. Vediamo, intanto, qual è ti quadro in cut nasce questa crisi. Il settore avicolo, con 3200 miliardi di produzione lorda vendibile annua, è in Italia la fetta più consistente della produzione zootecnica (circa il 30 per cento). Ed è anche l'unico settore degli allevamenti che è riuscito a raggiungere l'autosufficienza, cioè che produce quanto il fabbisogno interno richiede. Questo risultato è stato ottenuto a prezzo di grandi sacrifici, perché gli avicoltori italiani lavorano in condizioni di netta inferiorità rispetto al loro colleghi stranieri: non hanno un ricomsclmento giuridico per gli aspetti previdenziali, assistenziali e assicura rivi; non possono vendere l'albume d'uovo ai salumifici (al¬ l'estero è usato come 'legante», in Italia è vietato, ma poi importiamo salumi tedeschi che lo contengono); devono subire la concorrenza di grandi impianti che svendono la produzione, finanziati con denaro pubblica nonostante la saturazione del mercato non «oic 'taliano, ma europeo; devono _;agare il mangime più caro di circa tremila lire il quintale rispetto alle medie Cee, soprattutto a causa dei maggiori noli di trasporto e dei più alti costi di sbarco nei nostri porti; devono infine subire inefficienti controlli sulla qualità delle uova, soprattutto sulla merce importata, pur esendo gli unici in Europa a pagare una tassa per queste verifiche. Il risultato di questa situazione è che i costi medi, nei primi sei mesi dell'anno, sono stati di 85-90 lire per uovo, mentre i prezzi spuntati non hanno superato le 6045 lire, con punte minime di 50 lire. La situazione, già precaria fin dall'inizio dell'anno, è precipitata qualche mese, fa, quando la Francia — e in parte l'Olanda — ha dovuto trovare uno sbocco per la sua enorme produzione di uova, che non ha più potuto inviare sui mercati del Medio Oriente (Egitto, Arabia) perché sop- piantata dal prodotto americano, meno caro grazie al bassissimo costo del mangimi Usa; e anche perché alcuni mercati sono diventati impraticabili per la guerra (Libano, Iran, Iraq). Che cosa chiedono gli avicoltori italiani al governo? Tre cose soprattutto: l'autorizzazione per l'industria dei salumi a usare l'albume come legante; il blocco di nuovi allevamenti; controlli sanitari rigorosi alle frontiere (come fanno gli inglesi). Controlli che del resto sono previsti dalle norme Cee. Ad esemplo, per una partita come quella distrutta l'altro ieri a Rovaio, cioè di circa 360 mila uova, gli ufficiali sanitari avrebbero dovuto controllare, a campione, 4500 uova, pesandole una per una e procedendo poi alla 'Candelatura», operazione che consiste nel guardare ogni uovo davanti a una sorgente luminosa, per vedere quanto è spessa la 'Camera d'aria» tra albume e guscio (più sottile è, più l'uovo è fresco). Gli esperti sanno distinguere la data esatta d'un uovo con questo sistema e la legge comunitaria prevede che siano respinte le uova più vecchie d'una settimana. Si racconta che i veterinari di confine inglesi facciano attendere alle frontiere i camion francesi carichi di uova, eseguendo meticolosamente tutte le operazioni: passata una settimana, le uova sono vecchie »per legge» e quindi, legalmente, possono rimandare i francesi a casa con il loro carico. Lbu.
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