Soldi o carta straccia?

Soldi o carta straccia? Soldi o carta straccia? I piccoli azionisti, che attendono di sapere se i loro titoli sono soldi o valgono carta straccia, sono oltre 38. mila, tutti concentrati in Lombardia e nel Nord Italia. Quasi tutte persone che hanno comprato 1 titoli del vecchio Ambrosiano quando valevano in Borsa 25-30 mila lire. Secondo gli ultimi dati, 26 mila dei 38 mila azionisti possedevano meno di 500 azioni e solo 25 avevano da 100 mila a 500 mila titoli. Tutto 11 resto del capitale era concentrato in pochissime mani (Pesenti, Bagnasco, lo Ior) o disseminate in società collocate a Panama o nelle finanziarie di Vaduz e Ginevra. In tutto una quindicina di società (compresa l'Italmobiliare) controllavano il 19,4% del capitale. In Italia, il colpo più duro dalla liquidazione dell'Ambrosiano, l'ha avuto il cementiere Pesenti che, fra l'inverno e la scorsa primavera, avrebbe speso un centinaio di miliardi per comprare oltre due milioni di azioni. Pesenti è seguito a ruota da Bagnasco, il padrone di Interprogramme e della Ciga, che ha investito nell'Ambrosiano 25 miliardi (ma in Borsa si sostiene che I itoli in mano a Bagnasco siano molti di più del mezzo mlline acquistato per diventare vicepresidente del Banco con 1*1,1% del capitale, e dallo Ior, la banca del Vaticano, che ufficialmente ha perso una quindicina di miliardi (senza contare i pacchi sparsi nelle società panamensi, che fanno parte del contenzioso apertosi tra i commissari e il Vaticano). Travolti dal «crack Calvi» sono anche 700 degli oltre 4000 dipendenti dell'Ambrosiano, che nel Banco avevano investito i loro risparmi. c. roc.

Persone citate: Bagnasco, Pesenti, Soldi

Luoghi citati: Bagnasco, Ginevra, Italia, Lombardia, Nord Italia, Panama, Vaduz