I piccoli azionisti In fermento

I piccoli azionisti In fermento Costituite due associazioni (a Milano e Como) per tutelare i loro interessi I piccoli azionisti In fermento Anche Pesenti starebbe affilando le armi per recuperare una parte dei suoi investimenti MILANO — Con prevedibile clamore si stanno costituendo le associazioni dei piccoli azionisti dell'Ambrosiano che daranno sicuramente molte soddisfazioni agli avvocati e forse un po' meno agli azionisti. Ce ne sono già una a Como e una a Milano. Carlo Pesenti, grande azionista dell'Italmobiliare. il più grosso socio italiano dell'Ambrosiano, di Calvi, starebbe, secondo i bene informati, affilando le armi e preparando gli avvocati per recuperare qualcosa dal fallimento del suo ex socio. Fatto salvo il diritto che ciascuno ha di tutelare adeguatamente i propri interessi, sono iniziative che difficilmente incontreranno appoggio nell'opinione pubblica e comprensione negli organi di tutela del mercato nonostante l'invenzione della categoria degli azionisti in buona fede a cui gli avvocati potranno eventualmente aggrapparsi. Difficile credere che i piccoli azionisti dell'Ambrosiano fossero le vittime innocenti delle oscure mene di Calvi. Dov'erano i loro chiassosi comitati quando l'ex presidente dell'Ambrosiano, uscito dal carcere con una condanna a quattro anni e mezzo, una multa salata, pretendeva di guidare ancora l'istituto ignorando il danno sul piano della credibilità e dell'immagine? All'ultima assemblea, ad ec¬ cezione di un giovane cattolico che fece un appello ai valori cristiani disattesi dal Banco, non si sentirono altro che lodi sperticate e accuse ai critici di Calvi. In Borsa, tutti lo sanno, si può guadagnare o perdere. Gli azionisti dell'Ambrosiano hanno guadagnato molto, speso moltissimo per anni, quando il titolo, gonfiato dagli acquisti di Calvi, saliva inesorabile. Ora hanno perso tutto ma hanno avuto un an no di tempo per vendere. Se non lo hanno fatto era perché erano Convinti che con gli stessi mezzi con cui era salito in passato sarebbe stato so stenuto anche in futuro. Si sono sbagliati. Quanto a Carlo Pesenti. basti ricordare che nel 1979 la Italmobiliare da lui gestita rivelò di aver perso 120 miliardi su un prestito con lo Ior in franchi svizzeri il cui contratto non si riesce a far saltare fuori nonostante alcuni pie coli azionisti siano andati fino in tribunale per ottenerlo, Complice ancora una volta lo Ior, la società secondo l'accusa di alcuno azionisti, ha sottratto agli azionisti una cifra superiore a quella che hanno perso nell'Ambrosiano. Le proteste forse andrebbero meglio indirizzate verso chi governa la loro società e non verso i liquidatori dell'Ambro< siano. m, b0,

Persone citate: Carlo Pesenti, Pesenti

Luoghi citati: Como, Milano