Gli imbarazzi dell' ultimo Dewaere patrigno d'una vogliosa ragazzina

Gli imbarazzi dell' ultimo Dewaere patrigno d'una vogliosa ragazzina PRIME FILM: «Ormai sonò una donna» con Fattore appena scomparso Gli imbarazzi dell' ultimo Dewaere patrigno d'una vogliosa ragazzina Ormai sono una donna di Bertrand Blleit, con Patrick Dewaere, Ariel Besse, Nicole Darci a, Maurice Ronet, Nathalie Baye. Produzione francese a colori. Commedia. Cinema: Arlston. Aveva una faccia intensa da uomo in/elice, Patrick Dewaere, morto poche settimane fa per colpa della droga. In altri tempi sarebbe stato un seduttore cinematografico tra if cinico e il brillante, un buon compagno di dive, capace di amarle e di non prenderle sul serio. Ma i tempi lo avevano coinvolto in modo duro, e stava nei personaggi come in prestito, non per incapacità, ma per eccesso di tormento interiore. Era come spiazzato di fronte ai ruoli e alla realtà. Del resto, proprio il regista Bertrand Blier con I santissimi contribuì al suo spaesamento. Mentre Depardieu trovava per insolenza la sua strada d'attore, lui, Dewaere, stava sempre ai margini, ai confini. In questo film lo ritroviamo col suo regista Blier in una storia che dovrebbe riuscite insieme patetica e pruriginosa. Per esitazioni del regista, non abbiamo né luna né l'altra, ma Dewaere ci mette di suo una certa inquietudine che riscatta in parte il personaggio. Si tratta di un patrigno r*.Bcau pére il titolo originale, il film si vide a Cannes) e della sua figliastra quattordicenne, bella faccino da Tempo delle mele, avuta in eredità dalla moglie Nicole Garda, morta in un incidente. Lui vorrebbe che la ragazzina tornasse col padre, Maurice Ronet, lei vuole rimanere per¬ ché lo ama. Dietro il sospetto incestuoso, c'è in Dewaere il disagio per un'attrazione che sembra un modo troppo comodo e immorale per continuare un legame spezzato, ritrovando nella figlia la madre. Così vanno avanti giocando a rimpiattino, lui suona il pianoforte in un locale, lei va a scuola; lui si chiude in camera da letto, lei viene a fargli visita col candore di chi ha deciso la sua preda. Si sa quanto di letterario c'è in queste situazioni e quanto le figliastre somiglino ai desideri di chi le inventa. Blier ha scritto infatti un romanzo prima di fare il film, sempre girando intorno olia chiave giusta per scassinare un rapporto così attraente e così imbarazzante. Piccole risate nervose del pubblico avvertono ogni tanto che Blier costeggia trasgressioni e desideri comunemente sentiti. La scommessa degli spettatori è: quando andranno a letto beau pére e figliastra? Scommessa parzialmente losca alla quale il film pone ti rimedio di una soluzione ragionevole. C'è uno scoppio di passione tra i due, ma poi capiscono che la differenza d'età è troppo grande e che ognuno deve scegliersi i compagni adatti. Dewaere incontra una pianista bravissima e le si consegna, la figliastra torna cól vero padre, lasciando il sottinteso che niente finisce mai del tutto. Gli altri interpreti non sono all'altezza di Dewaere, ma la ragazzina Ariel Besse ha dalla sua l'età, il ruolo e la freschezza, se il suo è il tempo delle mele, si presume che per gli adulti sia il tempo delle prugne. v g, r. Patrick D itti itt it Patrick Dewaere, una interpretazione intensamente vissuta

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