Mosca: un tetto di 300 euromissili Washington dice no ma non dispera

Mosca: un tetto di 300 euromissili Washington dice no ma non dispera Il Pentagono pubblica un primo bilancio delle trattative di Ginevra Mosca: un tetto di 300 euromissili Washington dice no ma non dispera Documento americano critica lo scarso impegno economico europeo per le forze Nato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Quattro proposte sovietiche sul disarmo atomico giacciono sul tavolo americano alla fine del secondo round negoziale di Ginevra per la riduzione delle armi di teatro, e ai due terzi del primo round negoziale per la riduzione delle armi strategiche. Esse sono: 1) limitazione degli euromissili e dei bombardieri a raggio medio a 300 per parte; 2) limitazione dei missili balistici intercontinentali e dei bombardieri a lungo raggio a 1800 per parte; 3) aggancio del due negoziati; 4) ratifica del Salt 2 modificato. Le proposte sovietiche differiscono sostanzialmente da quelle americane, che sono: 1) smantellamento degli 88 20 installati dall'Urss in cambio della rinuncia degli Stati Uniti a installare i Pershlng e i Cruise; 2) riduzione dei missili balistici intercontinentali a 850 per parte, con non più di 5000 testate nucleari per parte; 3) parallelismo ma non fu sione dei due negoziati; 4) sostituzione degli Start, cioè de gli eventuali nuovi accordi, ai Salt mai ratificati ma di fatto osservati da Mosca e Washington. Le proposte sovietiche, rese pubbliche dal Pentagono nel primo bilancio ufficioso su Ginevra, sono scaturite da preoccupazioni opposte a quelle americane. Il presidente Reagan ha scelto l'opzione zero per l'Europa — nessuna nuova arma di teatro — e la drastica riduzione delle armi strategiche esclusivamente in riferimento ai missili di terra. i più potenti e precisi, per un motivo chiaro: che questo è il settore in cui l'Urss vanta una netta superiorità. Il presidente Breznev ha scelto la strada delle limitazioni degli arsenali esistenti, senza intaccarli, per una ragione altrettanto ovvia: che vuole neutralizzare il settore in cui sono superiori gii Stati Uniti, ossia quello aereo e quello delle nuove tecnologie, in particolare del Cruise. che volano radenti al terreno, seguendone i rilievi. Nonostante la disparità delle impostazioni, il Pentagono sembra trarre conforto da due fatti cruciali. Il primo è che né la Russia né l'America hanno respinto luna le proposte dell'altra. Il secondo è che i sovietici stanno mostrando la ferma volontà di raggiungere un accordo. A settembre, quando le trattative riprenderanno, secondo il Pentagono si potranno registrare «buoni progressi». Ciò non significa che un accordo verrà raggiunto di li a pochi mesi: solitamente sono necessari anni. Ma dovrebbero verificarsi schiarite che consentirebbero la ripresa del dialo¬ go tra l'Urss e gli Stati Uniti I dettagli del secondo round negoziale sulle armi di teatro sono stati ■ riassunti da Washington. L'Urss ha articolato le proposte in modo tale che essa rimarrebbe con 300 circa dei 320 -SS 20» finora installati: ma gli Stati Uniti non riuscirebbero a installare nessun Pershing né Cruise. Essa ha infatti incluso nel conteggio delle armi di teatro, per quanto riguarda la Nato. 162 missili appartenenti all'Inghilterra e alla Francia, e i missili montati sulle navi e gli aerei americani distaccati presso l'Alleanza atlantica.: Questa inclusione è confutata da Washington. II Pentagono ha pubblicato un rapporto in cui critica aspramente i governi europei perché, a suo parere, non contribuiscono in maniera sufficiente alla difesa atlantica. Il rapporto mette in rilievo che gli Stati Uniti forniscono il 53 per cento del bilancio militare dell'Alleanza, contro il 10 per cento circa della Francia, della Germania e dell'Inghilterra e il 4 per cento dell'Italia. e. c.

Persone citate: Breznev, Cruise, Ginevra Mosca, Start