Beirut brucia, le bombe su tutto di Robert Fisk

Beirut brucia, le bombe su tutto Beirut brucia, le bombe su tutto (Segue dalla l'pagina). pale a passo d'uomo, perché è butterata da crateri di bombe, e l'asfalto è pieno di proiettili inesplosi e macerie. E' rimasta poca gente: un guerrigliero in camicia e bretelle sulla strada dell'aeroporto, cinque vecchi curdi con il copricapo bianco che trasportano materassi e pentole sporche in mezzo al viale squassato guardando fissi davanti a sé, come se girare il capo risvegliasse qualcosa che non vogliono ricordare. Una volta su questa strada sfilavano le ambasciate arabe. Ora sono In rovina, 1 vetri anneriti dal fuoco, 1 muri sfregiati. L'Hotel Summerland è stato in parte divorato dalle fiamme con la sua piscina 1 suol ristoranti alla brace e le boutlques. Le case che si snodavano lungo Bir Hassan verso l'aeroporto sono state abbattute, quasi tutte, dalle bombe esplose dal mare. Alcune sono state letteralmente trapassate dal proiettili, che sono entrati dal salotto, sono piombate lungo 1 corridori scavandosi una via d'uscita attraverso la cucina A Ouzai ci si deve fermare ad una barricata di sacchi di sabbia sulla strada subito sotto le luci della pista dell'aeroporto internazionale di Beirut. A meno di 200 metri ci sono 1 primi carri armati lsrecli¬ nai sulle nuove posizioni, dopo la piccola avanzata di domenica lungo la costa Probabilmente potrebbero proseguire su Beirut lungo il mare, ma 1 soldati avrebbero ben poco da vedere, soltanto la desolazione opera del loro stesso esercito. Andando verso Est è ancora peggio. Il vecchio stadio vicino all'aeroporto, uno del pochi, veri obbiettivi militari che siano stati colpiti, perché faceva da deposito di munizioni ai palestinesi, è stato scoperchiato, le gradinate scagliate via in pezzi frastagliati di calcestruzzo che paiono dentiere dà Incubo. Dietro, le case civili del quartiere periferico di Sabra, anch'esse sbriciolate dalle bombe ; alcune, colossi di dieci plani, si sono semplicemente afflosciate su se stesse; In cltre metà ha ceduto, l'altra metà è rimasta In piedi, e i divani e 1 tappeti e 1 lampadari sono ancora nella loro posizione convenzionale e allo stesso tempo penzolano nel vuoto. A Fakhanl, dove l'Olp ha o meglio aveva I suol uffici, molte case d'appartamenti bruciano ancora, e le fiamme, non contrastate dai vigili del fuoco, lambiscono le macerie. Non c'è da stupirsi, perché le bombe israeliane si sono abbattute sulla caserma accanto all'Università araba e hanno danneggiato le due autopompe In modo irreparabile. Dodici dei 50 pompieri di Beirut Ovest sono stati feriti in questi due mesi, ma c'è cosi poca pressione nelle condutture dell'acqua che l'intervento dei vigili è diventato soltanto simbolico. L'ospedale di Barblr è stato colpito da due bombe per la terza volta in due settimane; 11 fuoco del carri armati ha bruciato gli alberi del cimitero di Sabra e ancora Ieri mattina 1 rami spandevano un lugubre fumo azzurrognolo sulle tombe. Nel campo palestinese di BourJ el-Brajneh neppure una misera baracca si è salvata dal bombardamenti aerei; anche 11 piccolo ospedale della milizia è stato colpito, e una bomba è esplosa sulla croce rossa dipinta sul tetto. Al piano terra c'è una vecchia palestinese con la faccia ta¬ tuata: due mesi fa si era rifu-, glata qui per sfuggire alle Incursioni aeree nel Libano meridionale. Suo marito e suo figlio sono già morti a Beirut Il bilancio delle vittime dell'attacco di domenica non è ancora completo. La polizia che in un pruno tempo aveva parlato di 200 morti, afferma che sono state trovate le spoglie di 165 morti; 1 feriti sono 400. In maggioranza civili, dice, anche se in questa cifra sono compresi i guerriglieri. Sarebbe un errore credere che i palestinesi domenica non abbiano cercato di rispondere al fuoco: alcuni del loro carri armati vecchi di 40 anni si vedono anneriti e fumanti qui a Bourj el-Brajneh. E una postazione d'artiglieria siriana a Ramlet el-Baida è stata spazzata via dal fuoco delle navi da guerra Ma la risposta dell'oip è stata debole. Sulla Comiche Mazraa tre guerriglieri hanno sparato per otto ore contro gli aerei Israeliani, mentre i proièttili gli sventravano le case intorno. Hanno continuato a sparare con il loro pezzo da museo tra le bombe a frammentazione sinché, nel tardo pomeriggio, un prolettile gli ha rovesciato un albero addosso rompendo il pezzo. Robert Fisk Copyright Times Newspapers tptr l'IlaliaU Stampa

Persone citate: Sabra

Luoghi citati: Beirut, Fakhanl, Libano