Il circo entra all'Unesco

Il circo entra all'Unesco Rappresentato da Ranieri di Monaco Il circo entra all'Unesco MONTECARLO — Il circo mondiale entrerà a far parte dell'Unesco, in considerazione dell'anzianità (circa cinque millenni per alcune sue specialità) e dei suoi intrinseci meriti, cioè la purezza per cui è particolarmente caro ai bambini e per le qualità artistiche. E' stato deciso, due giorni or sono, in una riunione, tenutasi a Montecarlo, dal consiglio direttivo dell'Associazione mondiale dei direttori di circo presieduto dall'italiano Egidio Palmiri e presenti: Arturo Castilla (Spagna); Wilky, per l'omonimo circo del Sud Africa; Chris Krenger, per il circo nazionale svizzero Knie; Bouglione, dell'omonimo circo francese; Edy Benneveis (dell'omonimo complesso danese); Davis Smart (Inghilterra), e il sindaco di Montecarlo, presidente onorario dell'Associazione mondiale dei direttori di circo, creata due anni or sono a Montecarlo, nonché lo stesso ideatore e sostenitore dell'iniziativa, principe Ranieri III, che con molta probabilità sarà eletto rappresentante dell'Associazione in seno all'Unesco. Nella riunione, Palmiri ha ragguagliato sulla realizzazione dello statuto dell'associazione. Le adesioni a tale associazione sono oltre 60. Stanno interessandosi per entrare a farne parte anche il circo tedesco Krone e il circo di Stato di Mosca nella persona del suo direttore. La prossima riunione avverrà a Montecarlo il 9 dicembre prossimo, durante il quinto Festival mondiale del circo, in programma dal 7 all'I 1 dicembre. In tale occasione, l'Associazione esaminerà i rapporti nel mondo fra la tv e lo spettacolo circense, nonché il trattamento degli animali nei trasferimenti all'estero. Non deve ripetersi, infatti, quanto accadde nel 1976 per il terzo Festival di Montecarlo: uno dei cavalli giunti dal circo di Stato della Polonia risultò morto per i disagi del viaggio. Giuseppe Rivarola

Persone citate: Arturo Castilla, Chris Krenger, Davis Smart, Giuseppe Rivarola, Knie, Krone