Polemica per i quadri che vengono dal freddo

Polemica per i quadri che vengono dal freddo Collegno - La mostra dei due Rinaldi Polemica per i quadri che vengono dal freddo Il sindaco risponde sull' "appoggio morale a personaggi condannati come spie del Gru" Anche Collegno ha la sua mostra del dissenso. Si tratta di 14 quadri (oro su legno) di Zarina e Giorgio Rinaldi, che da ieri, sotto il patrocinio del Comune, sono esposti nelle sale della rassegna, in corso Francia 135. La manifestazione, che rientra nell'ambito delle iniziative culturali di primavera, ha suscitato la polemica opposizione dei gruppi consiliari di minoranza, che hanno scritto al sindaco e ai giornali per protestare contro l'iniziativa, che «offre ospitalità e appoggio morale a due personaggi noti per la loro attività di spia». I due coniugi, conosciuti in arte come i «2 Rinaldi», nel '67 erano stati condannati a quindici anni di carcere per spionaggio a favore dell'Unione Sovietica. Come agenti segreti del G.R.U., il servizio informazioni dell'Armata Rossa, operavano contro la Spagna di Franco. Ieri, nell'inaugurare la mostra davanti a 150 persone, il sindaco Luciano Manzi, dopo aver letto le lettere di protesta della de e del pli, ha tra l'altro detto: «E' assurdo innalzare barricate da guerra fredda e strumentalizzare una pura e semplice iniziativa culturale valida sotto ogni profilo. L'arte non può essere offuscata dalla politica e ogni amministratore deve sentire il dovere di adoperarsi alla sua divulgazione ad ogni livello. Nel caso specifico poi, essa si innesta in una vicenda umana che merita cristiana solidarietà e non cattiveria e persecuzione. I Rinaldi sono stati travolti da una guerra ideologica che li ha avuti come vittime». Dopo il discorso del sindaco, Giorgio Rinaldi ha preso la parola e ha affermato: «Mi sono presentato a questa mostra con le opere realizzate con mia moglie Zarina, morta due mesi e mezzo fa, per essere giudicato come pittore, non come agente segreto. Quello che ho fatto dal '43 al '67, al servizio di un'idea, era rivolto alla conquista della libertà contro il terrorismo e qualsiasi dittatura in Italia e in Europa. Se questo è un reato, mi confesso e mi onoro di essere colpevole». j. 1.

Persone citate: Giorgio Rinaldi, Luciano Manzi, Rinaldi

Luoghi citati: Collegno, Europa, Italia, Spagna, Unione Sovietica