Calamità naturali votata una legge

Calamità naturali votata una legge Dal Consiglio regionale Calamità naturali votata una legge Per prevenire i danni, per intervenire quando si sono verificati - Impegno finanziario di sei miliardi entro Tanno '79 «Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamità naturali» questo il titolo della legge n. 277, approvata Ieri dal Consiglio regionale. Frutto della fusione della proposta democristiana con quella della Giunta, la legge, messa a punto dalla seconda commissione presieduta da Oalsolaro, ha approvato la sostanziale approvazione di tutti 1 gruppi consiliari. Relatore il de Petrini ohe ne ha Illustrato caratteristiche e finalità. «Il '77 — ha detto — è stato un anno particolarmente drammatico per II Piemonte: t gravi fatti alluvionali di maggio e ottobre hanno causato vittime e danni di proporzioni notevoli, di fronte ai quali gli organismi pubblici si sono trovati, malgrado la buona volontà, disarmati o comunque impossibilitati a intervenire all'altezza della situazione». Petrini si è poi soffermato sulla necessità di affrontare il problema delle calamità naturali attraverso un discorso complessivo di prevenzione. La legge prospetta alcune possibilità, che vanno dall'intervento «Immediatamente successivo al fenomeno », limitato a casi di più ridotta portata; allo studio e progettazione di Interventi preventivi «nei casi di pericolo Incombente »; ai ripristini e sistemazioni definitivi delle opere pubbliche. Questo per quanto riguarda il riordino del territorio. La legge prevede anche interventi, fino a un massimo di 25 milioni, a favore di privati che abbiano subito danneggiamenti gravi alle proprie abitazioni. E' inoltre contemplata la partecipazione della Regione a fondi che eventualmente venissero costituiti a beneficio di aziende industriali, artigiane e commerciali danneggiate. «Questi Inter¬ venti — ha sottolineato il relatore — sono relativi a necessità insorgenti a seguito di calamità gravi e di vasta portata e tali da richiedere Interventi non occasionali, ma accuratamente programmati». Rilevante 11 ruolo che la nuova legislazione affida agli enti locali con la concessione di facoltà a comuni, consorzi pubblici, comunità montane e province, per l'esecuzione di Interventi di ricostruzione, e con la delega ai comitati comprensorlali del coordinamento degli stessi. « Non si può non vedere — ha sottolineato Petrini — in quest'impostazione una linea del tutto conseguente all'ampio processo in corso, teso a investire gli enti locali di responsabilità che spettano loro in quanto interpreti delle realtà e delle esigenze locali ». Dopo aver ricordato che l'impegno finanziarlo della Regione sarà entro il '79 di circa sei miliardi, che aggiunti allo stanziamento per l'alluvione di ottobre farà salire a 70 miliardi l'importo del lavori realizzabili, Petrini ha concluso affermando: «E' una buona legge, che fa muovere alla Regione un primo passo importante sulla via di un'adeguata risposta a un'esigenza molto sentita dalla popolazione». Nel corso dell'articolato dibattito seguito all'esposizione sono intervenuti Oberto Menozzi e Picco per la de, Bono del pel, Cardinali psdi. Per la Giunta hanno replicato il vicepresidente Sante Bajardi, che ha illustrato gli interventi finanziari e l'assessore Luigi Rivalta che ha sottolineato il carattere sociale della legge oltre alla necessità di sviluppare una politica di pianificazione territoriale.

Persone citate: Luigi Rivalta, Oberto Menozzi, Petrini, Picco, Sante Bajardi

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