Lo strascico di polemiche dopo la deposizione Sossi di Clemente Granata

Lo strascico di polemiche dopo la deposizione Sossi Al processo contro le Brigate rosse Lo strascico di polemiche dopo la deposizione Sossi L'avv. Bianca Guidetti Serra risponde alle insinuazioni del magistrato genovese - Il giudice Caselli, invece, tace: "Discuterne è pericoloso, aumenta i dissapori in seno alla magistratura" Giornata di pausa ieri nel dibattimento di corte d'assise contro i brigatisti (si riprenderà oggi con la deposizione del magistrato Berla d'Argentine), ma è continuato il fuoco delle polemiche Incrociate dopo la tumultuosa udienza di lunedi, che vide faccia a faccia Sossi e i suol presunti sequestratori. Tornato a Genova, il sostituto procuratore della Repubblica annuncia la presentazione di un esposto contro i brigatisti, perché 11 loro comportamento in aula avrebbe integrato alcuni reati. Dalla nostra città l'avvocatessa Bianca Guidetti Serra replica di nuovo a certe dichiarazioni fatte dal magistrato durante il dibattimento e da lui attribuite ai suoi carcerieri. Incominciamo da quest'ultimo punto. Sossi affermò: « / brigatisti mi dissero che Lasagna era un loro esponente; precisarono inoltre di aver sostituito alcuni legali disinteressatisi dei " compagni " della XXII ottobre con altri che tacevano parte dell'organizzazione o che, comunque, erano in grado di collaborare in modo attivo anche al di là delle funzioni strettamente defensionali. Parlarono degli avvocati Guiso, Arnaldi e Guidetti Serra e aggiunsero che quest'ultima avrebbe accompagnato a Cuba ì banditi della XXII ottobre, qualora si fosse arrivati allo scambio per la mìa liberazione ». La Guidetti Serra replicò subito indignata ed in effetti le affermazioni dei sequestratori di Sossi potevano ingiustamente gettare una luce ambigua su una persona impegnata in tante battaglie civili e stimata. Disse l'avvocatessa: « Il dott. Sossi mi chiama ripetutamente in causa e non so perché. Preciso che difesi Giuseppe Battaglia della XXII ottobre dall'istruttoria alla Cassazione e che ebbi soltanto incarichi strettamente difensivi ». E Sossl: « Mi dispiace, ma riferisco ciò che sentii ». Con un sospiro ora la legale dice: « Ho pensato a lungo se valeva la pena di presentare querela contro il magistrato genovese. Credo che non lo farò perché mi sento un po' condizionata dalla situazione. Una querela potrebbe estendersi anche ai brigatisti, visto che Sossi afferma che sono stati loro a fare quelle dichiarazioni, oppure i brigatisti potrebbero essere chiamati a testimoniare, ma tutto ciò presupporrebbe una situazione processuale normale e invece sappiamo qual è l'atteggiamento degli imputati di fronte al dibattimento: lo rifiutano, così come rifiutano tutto. Mi limiterò pertanto a una nuova dichiarazione in aula, in essa farò altre precisazioni ». Aggiunge: « Ripeto che io difesi Giuseppe Battaglia e che il mio incarico fu esclusivamente tecnico, prova ne sia che fui pagata dal fratello dell'imputato ». Domandiamo: « E la questione dell'accompagnamento a Cuba dei componenti della XXII ottobre? ». Guidetti Serra: « E' la conseguenza di un equivoco. Quando i brigatisti emisero ti famoso comunicato con la richiesta dello scambio Sossi-gruppo XXII ottobre, il sostituto dell'avo. Fumò, difensore di Mario Rossi, capo della banda, si recò a Porto Azzurro dove il Rossi era recluso. Quest'ultimo affermò innanzi tutto che lo scambio non lo interessava, tanto è vero che non presentò l'istanza per la libertà provvisoria. Aggiunse però che qualora st fosse presa una decisione in quel senso, sarebbe stato d'accordo sulla mia presenza come accompagnatrice. Disse ciò a mia insaputa e poi mi chiese scusa. Da parte mia affermai in un'intervista a " Stampa Sera " che avrei accompagnato i detenuti a due condizioni: 1) la richiesta esplicita dei familiari della vittima del sequestro; 2) il consenso della procura generale». Una pausa, poi l'avvocatessa Guidetti Serra conclude: « Le affermazioni che Sossi attribuisce ai brigatisti non finiscono di stupirmi. I carcerieri del magistrato erano individui incappucciati, ovviamente decìsi a conservare l'anonimato, sapevano che avrebbero liberato Sossi e che il magistrato avrebbe parlato, eppure non esitarono a fargli dichiarazioni che avrebbero potuto comprometterli ». Sossi, dal canto suo ha chiamato in causa 11 giudice istruttore Caselli. E' stato quando il sostituto procuratore ha nominato Lazagna, difeso in giudizio dall'avvocato Zancan. Non risulta che lo avesse fatto durante la istruttoria. Perché? E lui: «Io lo dissi, sarà stato Caselli a non registrare la mia dichiarazione ». Il giudice istruttore non vuole replicare sottolineando implicitamente la pericolosità di discorsi che provochino dissapori o dissidi nell'ambito della magistratura. Punto di riferimento costante del magistrato è l'istruttoria da lui condotta e riferendosi appunto all'indagine si limita a sottolineare il prezioso apporto dato da Mario Sossl. E veniamo alla denuncia preannunciata da Sossi. Egli la presenterà molto probabilmente domani. Afferma: « Durante l'udienza di martedì furono commessi dai brigatisti reati gravi quali l'apologia di reato e l'oltraggio a pubblico ufficiale, cioè al teste. Sono reati che prevedono il giudizio immediato ». (Ricordiamo a questo proposito che Barbaro ha ordinato la trasmissione del verbale dell'udienza alla procura della Repubblica). Sossl poi definisce « false e provocatorie » le dichiarazioni dei brigatisti secondo le quali egli avrebbe rivelato al carcerieri l'indirizzo del dott. Coco, assassinato come si sa nel giugno del '76. Precisa: « L'indagine ha chiarito che t brigatisti assunsero informazioni pedinando il magistrato». Oggi 11 processo riprende con la deposizione di Berla d'Argentine sul suoi rapporti con Sogno. Il magistrato milanese aveva affermato di essere a disposizione della corte e il pubblico ministero dott. Moschella aveva dato 11 suo parere favorevole, sostenendo: « Gli imputati dicono che la magistratura era coinvolta nel " progetto " Sogno. Se ciò è vero, giova agli imputati, se non è vero giova all'accusa. Per questi motivi Beria d'Argentine deve essere sentito ». Clemente Granata Bianca Guidetti Serra Il giudice Caselli

Luoghi citati: Cuba, Genova, Porto Azzurro