"In fondo sono stato fortunato avrebbero potuto uccidermi" di Marina Cassi

"In fondo sono stato fortunato avrebbero potuto uccidermi" Il dottor Ruggero Grio è ritornato a casa "In fondo sono stato fortunato avrebbero potuto uccidermi" Soffre, si preoccupa per la funzionalità del braccio: "E' essenziale per il mio lavoro" - Degli attentatori dice: "Non li ho riconosciuti" « Sono entrati con il viso coperto; mi hanno immobilizzato, gridando: "Questo studio lo hai costruito sulla pelle delle donne". Poi mi hanno puntato una pistola alla tempia, per terrorizzarmi, mi hanno incatenato e messo in bocca un tampone di cotone enorme. Poi i colpì, sette, scanditi dalle loro risate. Tutto è durato un tempo infinito, o forse anche solo cinque minuti, ma a me è sembrato lunghissimo ». La scena di violenza e terrore insegue ancora il dott. Ruggero Grio, il trentaseienne ginecologo, ferito gravemente da sedicenti « Squadre proletarie di combattimento » il 10 aprile scorso. E' tornato a casa da pochi giorni. E' costretto a letto, ci riceve mentre il fisioterapista è al lavoro sul suo braccio sinistro, gravemente leso dalle pallottole. « Come sta dottore? ». La domanda, forse superflua di fronte al suo volto segnato, ha una risposta inaspettata: « Potrei stare meglio. Ma, in fondo, sono stato fortunato, potevano anche uccidermi. E invece, anche se ne avrò per mesi, alla fine spero di tornare come prima. L'unica preoccupazione è la mano sinistra, sa, con il lavoro che faccio non poter usare il braccio per me vorrebbe dire la fine ». « Vedrà che con un po' di pazienza riusciremo » lo incoraggia il terapista. « Si, ma se continua a tirarmi il braccio così finirà per uccìdermi lei » tenta di scherzare il dott. Grio. La moglie, Licia, lo guarda con apprensione; questo mese e mezzo ha lasciato anche su di lei un solco profondo: « Per fortuna i bambini sono an- coro piccoli, abbiamo detto che papà è caduto e così almeno loro, sono fuori da questa storia ». Perché i terroristi lo hanno preso di mira? « Non so proprio capire. Non ho mai fatto politica, sono un moderato, dedito al lavoro e alla famiglia. Si figuri, che quando si raccoglievano le firme per l'aborto ho firmato anch'io, anche se per principio sono contrario, ma mi sono detto: "è giusto che ci sia una legge, a qualcuno può servire". Chissà, forse questi ragazzi (perché, anche se avevano il viso coperto, ho capito che erano giovani) hanno voluto strumentalizzare quella storia dell'ospedale ». Alcuni mesi or sono, come si ricorderà, una donna mori al S. Anna per choc ostetrico. Il dott. Grio aveva assistito al parto e il « movimento delle donne » aveva sollecitato un'inchiesta. Spiega il dott. Grio: « Non era una mia paziente. All'ottavo mese di gravidanza un'infermiera dell'ospedale, sua parente, l'aveva accompagnata da me. Era molto ingrassata, ed anche molto impaurita per il parto imminente. Io l'ho assistita nell'ultimo mese e durante il parto, con la cura abituale. A mezzogiorno dopo la nascita della bambina, ho dato la notìzia al marito e sono tornato a casa, lasciandola alle cure dell'equipe medica della clinica. Alle 13,30 era morta. Nessuno avrebbe potuto salvarla: lo choc ostetrico è sempre mortale ». La voce del medico si inasprisce: « Poi qualcuno ha usato la morte di quella povera donna contro di me. Ma l'inchiesta ha accertato che non avevo responsabilità. E allora a qualcuno è venuto in mente di fare "il vendicatore". Si figuri, che anche dopo la morte della signora alcune sue parenti hanno continuato a venire a farsi visitare da me; evidentemente non mi ritenevano responsabile ». Il dott. Grio è stanco. La fisioterapia gli provoca dolori fortissimi. Un'ultima domanda, prima di lasciarlo alle prese con le sue difficoltà non solo fisiche (« sono mesi che non lavoro, ho solo lo stipendio dell'Università, ho anche dovuto smantellare lo studio »): alcuni giovani sono stati arrestati ed accusati di essere i suoi feritori, cosa pensa di loro? Un momento di riflessione, uno sguardo alla moglie: « Cerco più che altro di capire die persone siano, questo m'interessa. Ma le facce non le ho riconosciute, avevano i cappucci. Altrimenti lo direi, anche a rischio della vita ». Marina Cassi I illlllllllllllllllllllll IIIIIIIII

Persone citate: Grio, Ruggero Grio