Le bustarelle Lockheed volarono anche su Bonn

Le bustarelle Lockheed volarono anche su Bonn Lo scandalo denunciato da un giornale Le bustarelle Lockheed volarono anche su Bonn DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Lo scandalo Lockheed ha toccato anche la Germania Federale, non soltanto l'Italia, l'Olanda e il Giappone. Vi sono coinvolti funzionari del ministero della Difesa di Bonn, ufficiali delle forze armate, i partiti politici e la compagnia aerea Lufthansa. Risulta da un docu mento segreto di 131 pagine (19 delle quali contenenti un elenco di nomi) pubblicato ieri mattina dal quotidiano di Monaco di Baviera Sueddeutsche Zeitung. Secondo le indiscrezioni del giornale, il documento conclusivo della commissione d'inchiesta governativa sull'affare Lockheed non contiene accuse precise ma soltanto vaghe indicazioni che fanno sospettare, senza peraltro provarlo, il pagamento di bustarelle dell'industria americana a persone e istituzioni in Germania. Testualmente è detto che «non esistono elementi di prova dell'avvenuto pagamento di denaro di corruzione» ma che peraltro la fabbrica americana «non aveva riserve fondamentali contro sovvenzioni a partiti politici nella Rft». Assoluzione per mancanza di prove, si potrebbe dire. A questo punto il cittadino tedesco si domanda per quale motivo questa sentenza assolutoria emessa già mesi fa dalla commissione governativa d'inchiesta venga taciuta all'opinione pubblica. Diversi giornalisti tedeschi — si è appreso ieri — ne conoscevano il testo, ma (per ragioni tuttora ignote) hanno rinunciato a pubblicarlo. Per quale motivo? E perché proprio la Sueddeutsche Zeitung, non certo sospetta di simpatie per il bavarese Franz Josef Strauss si è decisa ieri a far esplodere la bomba, la quale a prima vista danneggia più i socialdemocratici che non il capo del partito cristiano sociale? L'unica risposta certa agli interrogativi dell'opinione pubblica è che il segreto sui risultati della commissione d'inchiesta è stato voluto non iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii da un qualche partito politico tedesco ma dal governo americano. Ai tedeschi, che due anni fa, in piena campagna elettorale, chiedevano materiale di documentazione sui contatti della Lockheed con ministeri, industrie e partiti della Germania Federale, Washington fornì soltanto una parte degli incartamenti richiesti, ma alla precisa condizione che non finissero in mano di terzi e che non diventassero di pubblico dominio. A tale proposito il portavoce del ministero della Giustizia, Sepp Binder, ha detto ieri (senza peraltro smentire il contenuto delle rivelazioni) che «la violazione degli impegni al segreto» permetterà ora alle autorità americane di sospendere la collaborazione con la Germania per il chiarimento della vicenda. Del pagamento di bustarelle non vi è alcuna ricevuta, ma risulta che diversi alti funzionari ministeriali e alti ufficiali ricevevano regolarmente un assegno mensile dagli Stati Uniti. . t. s.

Persone citate: Franz Josef Strauss, Sepp Binder