Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Si può accettare il ricatto? - La lunga attesa del libretto di circolazione - La pensione concessa col contagocce - Non guardiamo solo il fuscello nell'occhio altrui - Chi ce l'ha con il presidente dello scudetto? Un lettore ci scrive da Borgone: «Dico sinceramente, mi pare di trovarmi non più sulla terra, ma su di un altro pianeta, in mezzo a robot programmati e senz'anima. Moro da oltre 45 giorni rischia ogni ora di venire ucciso e i suoi amici, invece di buttarsi a capofitto per liberarlo, continuano a dire che non è lui che scrive, che le sue lettere non rispecchiano il suo pensiero. «Il 31 ottobre del lontano 1943 fui prelevato come ostaggio dalle SS tedesche con altri dieci giovani, e fui condotto nel castello di Rivoli (Valle di Susa), dove rimasi fino al 3 novembre, ore 9, circa tre giorni. Ogni minuto fu straziante, la paura angosciosa; Il più grande desiderio: ritornare libero. «Inaspettatamente fummo rila- 1 di corsa, sebbene sfiniti, circa trenta chilometri. Moro da 40 giorni non è certo se vedrà l'indomani, e se chiede con insistenza di venire aiutato, dicono che le lettere non manifestano il suo spirito. Sfido, manifestano la paura che hanno tutte le persone che sono in procinto di morire, per di più ingiustamente. • Se succedesse il contrario, se Moro si atteggiasse ad eroe, allora sì, si potrebbe temere che per la lunga prigionia gli abbia dato di volta il cervello. • Penso che sarebbe ora di fare un fascio di tutte le ragioni di Stato, delle formalità, di ogni retorica e burocrazia, gridando con tutta la forza che ci rimane: salviamo finalmente l'individuo, salviamo chi ha bisogno di aiuto. Tutti per uno, non uno, vittima, per salvare la società. Salviamola questa società dando il buon esempio, dimostriamo che la vita umana, appartenga essa a un grande statista o all'ultimo "buon figlio" del Cottolengo, è sempre qualcosa di magnifico». Geom. Tullio Valr Un lettore ci scrive da Rivarolo Canavese: «Ho letto di quel signore che da un mese attendeva il libretto di circolazione per il motorino, lo mi trovo in una situazione ancora peggiore: dal 30 novembre '77 ho acquistato un'auto e non ho ancora i documenti in regola. «D'accordo, esiste il foglio di via; ma me l'hanno rinnovato già tre volte e, forse, non avrà ulteriori dilazioni. Come posso fare? A me la macchina serve per andare al lavoro in una zona poco servita da mezzi pubblici. Possibile che non si possano sveltire certe pratiche, che non si cerchi di venire incontro ai problemi di chi lavora?». Segue la firma Un lettore ci scrive da Leumann: «Non posso trattenere un sorriso leggendo sul giornale delle "intollerabili" attese del cittadini aventi diritto alla pensione. Mi risulta da tutte le persone pensionate e pensionabili che conosco che l'attesa è ben più lunga e normalmente per la pensione di vecchiaia si arriva a 24 mesi, quando non sono 28 o anche 30. «Il sottoscritto dopo 32 anni di lavoro e 5 di servizio militare ha presentato domanda di pensione due anni or sono: dopo venti mesi è arrivato un acconto, e adesso dopo ventitré mesi di attesa non ho ancora il certificato di pensione della quale quindi non conosco neppure l'importo ». Roberto Fillppone Un lettore ci scrive: «Rispondo ai signori che hanno scritto per lamentarsi della rivoluzione del traffico per cui in corso Galileo Ferraris non sono più tranquilli come prima e non possono più aprire le finestre. Mi spiace per loro, ma non sono i soli a trovarsi in quelle condizioni (e loro solo da poco). «Vengano un giorno In via Bava dove la strada è larga come il loro controvìale, con il traffico nei due sensi, col semaforo di corso San Maurizio che incolonna centinaia di auto, con la strada dissestata per cui quando piove non puoi passare sul marciapiedi se non a rischio di violenti spruzzi fino al fianchi, dove le case restano perennemente con le finestre chiuse altrimenti si muore asfissiati dai gas di scarico; poi, dopo un confronto, dicano chi è nella situazione peggiore. «Mi rivolgo anche al responsabili del traffico. Venite a vedere via Bava nel tratto tra vìa Artisti e corso San Maurizio e poi fate qualcosa: Il rosso ha tempi troppo lunghi; i marciapiedi sono un invito alle cadute, Il manto stradale è una cosa vergognosa». Segue la firma Un lettore ci scrive da Grugliasco: «Consentimi caro Specchio, di dire due parole a quel presunti tifosi che imbrattano I muri del glorioso Filadelfia. Contestino pure chi vogliono, ma con garbo, civilmente; comunque, lascino In pace il nostro amato presidente che ci ha portati In questi ultimi anni al vertice in campo nazionale, rischiando di tasca e di salute. • Il giorno che se ne andrà il commendator Pianelli il Toro In breve tempo lo seguirà, ma in serie B. Abbiamo lottato venti anni per evitare la retrocessione ed adesso che siamo coi primi della classe contestiamo. Non siamo mai contenti». Giovanni Bordone 0 0 i n N.A. per la guardia carceraria Lorenzo Cotugno 10.000; Alcuni Dipendenti della Banca Subalpina anziché scioperare in occasione dell'attentato dell'Onorevole A. Moro offrono per le famiglie dei caduti 950.000; N. N. per gli apparecchi Optacolm 300.000; Banca Novara 300.000; In memoria del Caduti di via Fani - Un gruppo impiegati Assa Susa 58.000; Cristina o Isabella 50.000; N. N. 50.000; In memoria di zia Giovanna 25.000; N. N. 25.000; Gaffodlo Mario e Stefania 20.000; In memoria di Papa Giovanni 20.000; Elena Mamma e Papà in ringraziamento a Papa Giovanni XXIII 20.000; Riva 20.000; In onore di Papa Giovanni - Sara 10.000; N. N. per i vecchi bisognosi 10.000; N. N. 10.000; In memoria del mio caro Gino - Tina 5000; In memoria dei miei defunti 5000; N.N. 5000; F.O. 5000. Valerio Ochetto, Roma 50.000; Virginia Trento ved. Morinl, Bologna 30.000; Enza e Livio 50.000; Per Guglielmo Pachlega orfano e mutilato di otto dita, Giuseppe Giubergia 100.000; In onore di Papa Giovanni 100.000; In memoria del marito e della sorella, Lidia 100.000; In memoria del caro zio Vittorio con struggente rimpianto, a benefìcio dei poveri vecchi soli e abbandonati, Maria, Rosina, Vittorio, Giovanna 100.000. Nel 1° anniversario della morte del Dr. Antonio Tedesco, moglie, figli, nuore e Silvia 40.000; In memoria del Cav. di Vittorio Veneto Agostino Pitruzzella il Condominio di V; Stampini 19 30.000; Famiglia Savoia ringraziando Papa Giovanni per i bisognosi 25.000; Amina per l'apparecchio Optacom 20.000; Per una persona anziana o bisognosa da una plnerolese anonlma 10.000; Quaglia Giuseppe Giaveno 10.000. (conUnm)

Luoghi citati: Bologna, Borgone, Filadelfia, Grugliasco, Rivarolo Canavese, Roma, Susa, Vittorio Veneto