Giannino con una gara-record ha strappato il successo a Fangio

Giannino con una gara-record ha strappato il successo a Fangio BATTUTO li PRIMATO DI BIONDETTI CHE RESISTEVA PAI 1938 Giannino con una gara-record ha strappato il successo a Fangio Il fantastico duello finale tra Marzotto su Ferrari e l'argentino che col suo "disco volante,, si piana secondo La Lancia di Bonetto al terzo posto - Incidenti non gravi a Kling e Farina • Rossellini si è fermato a Roma OAL NOSTRO INVIATO Brescia, lunedì mattina. All'incredibile media record di 142,347 chilometri all'ora, il £5enne miliardario Giannino Marzotto ha vinto ieri la ventesima corsa automobilistica delle Mille Miglia, rinnovando il successo da lui ottenuto nella stessa gara del t9S0. Risultato sbalorditivo, specie se si considera che la macchina vittoriosa è una Ferrari 4100 crac, dotata di quasi 300 cavalli e perciò velocissima sui rettilinei, ma piuttosto difficile da dominare nei tratti in salita. Giannino Marzotto ha dato una definitiva dimostrazione della sua spiccata attitudine alle gare su strada, nelle quali egli riesce a sconfiggere anche 4 pift famosi assi dei grandi premi da circuito chiuso. In quanto alla vettura, aveva ra- gione il comm. Ferrari, mostrandosi ansai fiducioso alla vigilia. Il potente bolide modenese, che può toccare i £60 chilometri all'ora, ha certamente ricevuto indovinati ritocchi che ne hanno migliorato la manovrabilità e alleggerito il peso, tanto da farne un formidabile candidato al campionato mondiale su strada, di cui la Mille miglia è appunto una delle sette prove per il 1953. Gli aspiranti al primato assoluto erano ieri, divisi in tre blocchi: le Ferrari 4100 e 3000 cmc. collaudate da molti successi; le nuove Alfa Romeo 3500 cmc. del tipo < disco volante >; e le Lancia 1900 cmc. anch'esse al loro debutto, e quindi con tutte le incognite della prima esperienza nel logorante crogiolo delle gare. Al termine della furiosa volata da Brescia a Pescara, Roma, Firenze, Bologna, Brescia il vaglio della graduatoria ha classificato al primo posto: la Ferrari 4100 cmc. di Gianni Marzotto; al secondo il < disco volante > di Fangio con un distacco di U'44"; al terzo la deFdbqcp?8pdg44tnLancia £900 di Bonetto a mez .J-\ s'ora dal vincitore La selezione è stata assai severa; gli altri piloti delle tre squadre ufficiali In lizza per la vittoria sono rimasti eliminati dalla lotta o c.ttardati da gua-l sti meccanici o incidenti di strada. Gli assi erano partiti da Brescia ieri mattina fra le 5,40 e le 6JH. strade asciutte coma in quasi tutto il percorso. Le prime notizie da Verona (km. 66) avevano del fantastico: Banesi, con un < disco volante >, era sfrecciato alta media di oltre 181 km., una velocità da autodromo di Monza; t. Taruffi (Lancia) a 32"; 3. Farina (Ferrari 4100) a 38"; poi, a brevissimi intervalli l'uno dall'altro, Villoreai (Ferrari 4100); Fangio (disco volante); Gianni Marzotto (Ferrari 4100; Kling (disco volante); Bonetto (Lancia); Bordoni (Gordini ssaoì. Molti pagavano subito lo scotto al frenetico ritmo della gara; Taruffi e Villoresi si ritiravano tra Verona e .Ravenna il primo per guasto al motore l'altro per rottura di un freno. Anche il torinese Gino Valenzano doveva rinunciare a proseguire causa una avaria allo spinterogeno della sua Aurelio 2500 cmc. A Pescara, dopo 630 km. di pianura, Sanesi (disco volante) era ancora primo alla media oraria di km. 175,773; Fa rina lo incalzava a 4'39"; veni- vano poi Kling a 9'36"; Fangio a ÌO'IS"; Gianni Ararlo Ito a'10-54"; » vincitore dtllo scorsocanno Bracco coti una Ferrari 3000 cmc. a 14'SS"; Bonetto a 17'15"; M agitoli anch'egli con una Lancia 2900 a 20'26"; Pao- lo Marzotto (Ferrari 3000) a breve distanza da Mugliali. Nelle curve e sui saliscendi da Pescara a Roma, la corsa entrava in una fase piti aspra Farina nei pressi di ' Popoli doveva ritirarsi in seguito a un banale incidente di strada, dal quale l'asso torinese usciva incolume; quasi nello stesso punto il < disco volante > di Sa?tesi cedeva al tremendo sforzo. Al controllo di Roma (km.. 874) risultavano ai primi due posti il < disco volante > del tedesco Kling e quello ' dell'argentino Fangio, separati da 40"; terzo Gianni Marzotto a 4'40" da Kling. Bracco transitava quarto, ma con la macchina in condizioni disastrose es- sendosi guastato il differenziale. Il campione biellese doveva rinunciare a proseguire ;la stessa cosa faceva, però, vo- lontariamente a quanto sem- bra, il regista cinematografico 'Rossellini, che nella capitale è ci casa; e che ha partecipato alla Mille Miglia probabilmen- te per ambientarsi nella realtà dello sport automobilistico e per gettare le basi di un filmsportivo. La media oraria di Kling a Roma era sempre altissima; quasi 155 all'ora. Ma la Mille Miglia non smentiva una sua particolare tradizione: la sfortuna di chi è primo a metà gara. Verso Siena, nei pressi di Radicofanx, Kling usciva di strada senza riportare ferite. La macchina, però restava fuori uso. Si schematizzava così il duello finale tra il disco, volante di Fangio, primo a Siena atta media oraria di km. H5g35 e tn vantaggio soltanto di l'45" su Gianni Marzotto, il quale nella prima parte del percorso aveva preferito non forzare a fondo. La sua Ferrari 4100 .cmc, da lui ac quistata, gli era stata conse gnata da appena 24 ore. Al terzo posto, sorprendentemente, era passato Paolo Marzotto addirittura scatenatosi con la sua Ferrari 3000 cmc. A Firenze le prime posizio ni risultavano: 1. Fangio, 2. Gianni Marzotto a l'58"; 3. Paolo Marzotto a IV14"; 4- Bo netto a 14'li". Sugli Appennini da Firenze a Bologna, tratto cruciale delle Mille Miglia, un guasto dello sterzo, dovuto forse a un sasso, obbligava Fangio a non rischiare l'impossibile in montagna, Gianni Marzotto e la sua Ferrari 4100 erano così i grandi superstiti della tremenda selezione. A Bologna Fangio era già. distaccato di tre minuti e mezzo dal suo diretto avversario il quale sulla Via Emilia e poi nel tratto Piacenza-CremonaBrescia sfrecciava a tutta velocità facendo salire la media complessiva a 142 km. all'ora. A Brescia, Gianni Marzotto, riceveva gli onori del trionfo. La sua giovane e bella moglie lo abbracciava commosso* Giùngeva intanto notizia ohe fra Modena • Reggio Emilia la macchina di Paolo Margotto ai era incendiata; una telefonata troncava subito le apprensioni circa l'incolumità del fratello del vincitore. Fangio, pur con lo «terso delia macchina assai indurito, ha lanciato il suo disco volante a più di 200 all'ora lungo la Via Emilia, tanto che il suo meccanico ha poi detto: < Non pensavo a quello che stavamo facendo altrimenti sarei impazzito ». Dopo a Gianni Marzotto, Fangio e Bonetto si sono classificati nella graduatoria generale l'americano Tom Cole (Ferrari 3000), l'inglese Par \nelì (Aston Martin) e il biel lese Giletti, autore di unaspet\tacolosa corsa al volante di ,una Maserati due litri. Giletti preceduto l'Aurelio 2500 ' rfj Anselmi to nuova p0nn M Rjn„j„»« 1 "™.c,a "* *«°"«e«» c,rca 500 sono atatt » Par' 1 tenti; impossibile dunque, per evidenti ragioni di spazio, de- scrivere la lotta nelle varie classi di cilindrate. Tutti i pri- moti sono stati battuti, straordinaria prova, quella delle nuove Fiat 1100 di serie: i fratelli Mancini, con la recentissima macchina torinese da turismo, hanno compiuto la Mille Miglia a oltre 107 km. orari, dando una straordinaria dimostrazione della sua versa¬ Una tilità nel tremendo collaudo della Mille Miglia. Altissima la percentuale delle nuove 1100 arrivate al tra> guardo. La Fiat 8 V ha fornito un'ottima prova di regola r''° <" funzionamento, contro le macchine di impostazione più sportiva e perciò dotate di maggior potenza. La francese Renault e la Dyna Panhard, le velocissime Osca 1100 sport di Venezian, la Maserati 2000 sport di Giletti-Bertocchi, l'Alfa 1900 di Pagliai si sono divise gli altri allori nelle particolari classifiche di categoria e di cilindrata. Anche quest'anno la competizione è stata funestata da alcuni incidenti di cui due purtroppo mortali. Un corridore il francese Ugnon ed uno spettatore, Aurelio Turci da Cesena, sono morti. Trista tributo di sangue pagato alla velocità. Il bilancio delle disgrazie è però meno disastroso che in certe passate edizioni, ma le altissime medie chilometriche di quest'anno sono insieme un trionfo per lo sport e un ammonimento per l'avvenire. Dino Zannoni 1 m m r 1111111 r : 1 ; 1111 ; 1 ■ 1111111 r 1 < 11111 i 111 c 1111:1 ; 1 [ m 1111 La vittoriosa volata di Petrucci sul traguardo di Bruxelles. (Te!?foto) \ l e Gianni Marzotto sorride felice dopo la vittoria. (Tel.)