Un ritratto di Mary tatuato sul dorso

Un ritratto di Mary tatuato sul dorso QUALCHE RICORDO BELLA DEFUNTA REGINA D'INGHILTERRA Un ritratto di Mary tatuato sul dorso Quando era fidanzata al duca di York "Intervista quasi clandestina con un giornalista americano « Mi manderete una copia del giornale?» - Un episodio all'ospedale ~ Malinconie e saggezza Londra, aprile. Il carattere della defunta Regina Nonna d'Inghilterra, la vecchia regina Mary, è sempre apparso abbastanza lineare. Una gran dignità, un senso alto della monarchia con tutti i doveri che spettano ai monarchi, una freddezza che le permetteva di ante, porre sempre la ragion di Stato al sentimento e all'affetto. Figura di gran dama, con un che di duro e di severo. Ma anche nell'austera signora v'erano tratti di delicata sensibilità. E trasparivano talvolta in forme ingenue, semplici, e in certi casi quasi drammatiche. Durante l'ultima grande guerra fu lei a dire fissando l'interlocutore con il suo sguardo d'acciaio, e che pareva andare al di là delle cose presenti, fu lei a dire con una tristezza incommensurabile: — In tempo di guerra il cammino dei vecchi è spaventosamente doloroso, perchè è cosparso di giovani morti... E ci si sente così inutili! In una frase come questa si raccoglie il senso di tutta una vita: con quella capacità di capire e non dire, di apparire un po' distaccata tra le sciagure, pur sopportandone la pena con stile, diciamo così, di autentica regina. Ella passò calma attraverso tanti avvenimenti del mondo e guerre e rivolgimenti capitali, e anche come una madre qualunque, attraverso tante vicende domestiche; passò dalla fresca giovinezza alla vecchiezza imponente con una dirittura che non escludeva tratti delicati e leggiadri. Un articolo sequestrato Principessa si era fidanzata al duca di York, il futuro Giorgio V, e ne corse in certi ambienti l'indiscrezione. Un giornalista americano, che fece poi gran cammino, Blumenfeld, corrispondente a Londra, volle avere conferma della notizia prima di telegrafarla alle agenzie d'oltre Atlantico. Poiché gli ambienti ufficiali si mantenevano sul chi va là, in un silenzio circospetto, prudente e ostile, il giornalista pensò alla cosa più semplice per superare la spessa barriera che si era andata formando intorno all'av. venimento. Si recò direttamente a Richmond, là ove Mary, figlia del principe di Teck, risiedeva. E riuscì senz'altro ad avere un colloquio con la bella giovane. La quale fu letteralmente affascinata dall'idea di vedere da vicino un vero « reporter ». Lo ricevette con estrema cortesia, e quando Blumenfeld le domandò se era esatto ch'ella fosse fidanzata al duca di York: — Ma certo! — ella rispose senza esitare. — Ciò che mi sorprende però è che voi lo sappiate! Fino a questo momento era un segreto per tutti. Ma forse la notizia apparirà sui giornali t — Senza dubbio, dichiarò Blumenfeld. Quindi, felicissimo del gran successo ottenuto, pensò di sfruttarlo ancora e meglio aggiungendo: — Sarebbe poi'meraviglioso di poter dare al pubblico oltre la notizia, la vostra fotografia. Potreste presentarmi uno dei vostri ritratti t — Molto volentieri — risponde la candida Mary. E la principessa già stava per avviarsi, quando si soffermò e disse: — Però, mi manderete una copia del giornale, vero?... Il giornalista promise, ma non mantenne la promessa. Perchè le autorità inglesi avendo avuto sentore di quella visita alla principessa Mary, ottennero che l'ambasciata americana sequestrasse l'articolo, che non comparve mai su nessun foglio d'oltre oceano. Quando molti anni dopo Blumenfeld, divenuto direttore del Daily Express, ricordò la storiella alla regina, Mary rise molto e disse con semplicità: ■ — Ero molto giovane a quel tempo... « Siete un artista » Con questo < à propos >, con questo modo di essere sempre a tono, affabile e misurata, la regina Mary accostò grandi uomini e il suo popolo. Marie Jeanne Viel racconta in un suo volume dedicato a Queen Mary un altro aneddoto abbastanza divertente. Fu una circostanza nella quale la dignità della regina seppe trovare un tono aggraziato, materno, e umano. In compagnia del re, durante la prima guerra mondiale, ella vi- mo non resiste ad una tentazione che lo aveva assalito subito, non appena i monarchi erano entrati nella sala. Egli pian piano apre la sua camicia, e Giorgio V, un po' sorpreso, riconosce il suo ritratto tatuato sul petto del giovane marinaio. Il re tace. L'uomo si fa allora coraggio, tira via tutta la camicia e si rigira: sul dorso c'è un altro ritratto, la regina Mary con il diadema in testa. E fu allora che la regina abbe un gesto pieno di bontà. — Ma bravo, disse, siete un vero artista! Un largo sorriso illuminò il volto di qwe], ragazzone, il quale, presa confidenza, esclamò : — Ed è un vero peccato che io non possa mostrare tutto, o maestà! Questo è niente, se voi poteste vedere su che cosa mi siedo! A destra il Kaiser, a sinistra Hindenburg!... Questa donna che seppe passare con tanto garbo in mezzo a tanti avvenimenti, era veramente < la prima dama d'Inghilterra ». Ed era anche la donna più attiva del suo regno. Fu lei a dire un giorno: — Quante cose si possono fare ancora, con i rottami di una vita! C. 1. Mary d'Inghilterra nel 1893 sitava un ospedale. Ad un tratto si ferma davanti al letto di un ferito. Benché emozionatissimo dal fatto di trovarsi dinanzi ai sovrani, l'uo¬

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