Torturato e massacrato il questore di Teheran

Torturato e massacrato il questore di Teheran LA SENSAZIONALE SCOPERTA DOPO UNA SETTIMANA DI RICERCHE Torturato e massacrato il questore di Teheran // gen. Ashfartoos venne trascinato in un tranello lunedì scorso, narcotizzato e portato in campagna; "interrogato „ per due giorni, pugnalato e strozzato Arrestati alcuni alti ufficiali - Vimperatrice Soraya è partita per l'Italia Mostro servirlo particofaro ,.„.*,„■, ^ ,.v „ Teheran, lunedi mattina. I cinquecentomi/o.rlals (quasi dieci milioni di lire} e l'impunità promessa dal governo (mediante una legge speciale appositamente firmata dal primo ministro Mossadcq) a chi facesse ritrovare vivo o morto il capo della polizia di Teheran, gen. Ashfartoos, hanno fatto il loro effetto: il cadavere del brigadiere generale è stato ritrovato e portato nella capitale da una città distante una cinquantina di chilometri, LasKkarak, dove era stato consegnato alle autorità. Teheran ha atteso ieri per tutto il pomeriggio con ansia il comunicato ufficiale promesso dal Governo, che deve rivelare la verità sul delitto: un tragico episodio della lotta senza esclusione di colpi, che si combatte da vario tempo tra i sostenitori della Corte e quelli del Governo. II comunicato è generico, lacunoso e niente affatto esauriente, ma già la prima notizia diffusa, quella che sono sfati arrestati tre generali a \ripty3o<tà*an--colonnetto;-assieme a complici civili, ha confermato che tra le file militari si annida un movimento anti-Mossadeq, che non potendo colpire direttamente il primo ministro, il quale sta sul chi vive, cerca di scalzare le basi del suo potere, eliminando gli elementi a lui fidi. Gravissimi segreti Non vi è dubbio che Ashfartoos sia stato eliminato per questa ragione. Molto credito trova l'ipòtesi che il capo della polizia della capitale sia stato soppresso perchè : tacesse per sempre su < qualche cosa >, di cui era venuto a conoscenza in questi ultimi giorni. Ma è anche possibile che i congiurati lo abbiano catturato. invece per fargli rivelare qualche grave segreto. Ashfartoos era scomparso la sera di luneaì della settimana scorsa. I suoi immediati collaboratori sono concordi nel riferire che quella sera gli era stata recapitata, non si sa da chi, una busta chiusa. Subito dopo averla ricevuta, il capo della polizia ordinò che venisse approntata la sua automobile e fece una breve corsa misteriosa. Si sa che egli ne fece ritorno in città; ma da quel momento le testimonianze in proposito cominciavano ad essere discordi: Ashfartoos sarebbe stato visto contemporaneamente, da testimoni apparentemente in buona fede, in luoghi diversi. Il sospetto di un assassinio era sorto subito nella polizia incaricata delle indagini, e la uccisione, a quanto si pensava, era staia compiuta nella capitale stessa. Il Governo persiano aveva una certezza morale, per così dire, sulla colpevolezza di certi clementi, e infatti gli arresti dei tre generali e del colonnello sono stati eseguiti prima del ritrovamento del cadavere. Non c'erano, però, informazioni che permettessero di ricostruire la tragica vicenda di Ashfartoos. In questi ultimi giorni fra la polizia di Teheran e gli assassini del capo della polizia si é svolto -un tragico giuoco di rimpiattino. Le battute degli agenti hanno mancato per varie volte di pochissimo il luogo in cui era stato commesso l'omicidio, e per tre volte il cadavere di Ashfartoos è stato dagli assassini precipitosamente rimosso dal luogo in cui si trovava e trasportato in una casa apparentemente più sicura della precedente. . La battuta era così intensa che gli autori del delitto non hanno avuto modo, evidèntemente, di sbarazzarsi del cada¬ vere.. Sotterrarlo in qualche puntò della' capitale significava, in un certo senso, creare la possibilità che prima o poi i resti del generale venissero scoperti, e si ricostruisse tutto il delitto. Bisognava, perciò, versargli più lontane sepolture. Questo gioco sinistro è durato fino a sabato sera, quando alla polizia è giunta l'informazione che il corpo si trovava a Lashlcarak. La traccia è stata fornita dall'autista di uno degli arrestati. Il corpo di Ashfartoos è stato trasportato a Teheran ncW esatta condiziono in cui venne ritrovato: mani e piedi legati, lo stomaco trapassato da colpi di pugnale, gli occhi e le unghie strappati. Ma non sono state queste atrocità la causa della morte: il generale è stato strangolato col suo cinturone, a quanto ha rivelato la necroscopia. Il fatto che fosse legato, e che il cadavere sia in così orrende condizioni, fa pensare che i suoi rapitori non abbiano voluto ucciderlo subito, ma che abbiano cercato prima, con qualsiasi mezzo, di ottenere da lui delle preziose informazioni o dei documenti. Soltanto dopo, essi hanno soppresso quello che sarebbe stato per loro un accusatore implacabile. Due tremendi giorni Come si è detto, non sonU stati ricostruiti ancora com-. pletamente gli ultimi momenti di Ashfartoos. Lunedì sera egli aveva congedato la sua macchina dando ordine di atten- . derlo ad un vicino posto di polizia. Era nel centro di Teheran, a poca distanza dal Parlamento, come ha potuto essere catturato e ridotto alla impotenza? Secondo le ultime informazioni, egli è stato attirato in un tranello nella casa di Hussein Khatini, amico del deputato dell'opposizione Mozzafar Baghai, forse per incarico di quest'ultimo, e indirettamente di Kaschani, il capo della Fra- t tellanza Musulmana. Queste complicità, per ora, sono tuttavia dubbie. Sembra certo, invece, che in quella casa U generale Monaza gli abbia praticato un'iniezione di stupefacenti, ponendolo nelle condizioni di non potersi difendere. Il capo della polizia venne allora caricato sulla macchina del generale Moazeni, trasportato in una casa di campagna sulle montagne di Teheran, e — dopo due terribili giorni — assassinato. Il cadavere venne un'altra volta sistemato sull'auto di uno dei generali arrestati e portato sino ad un incrocio di campagna, dove attendeva un contadino con un cavallo. Gli assassini avrebbero costretto il contadino a seppellirlo Perchè questo orrendo dramma? Per ora esso sembra legato alla lotta fra la Corte » Mossadeq, e la scoperta del cadavere avrebbe accelerato il compromesso concluso ieri fra le due parti: un Consiglio di cinque persone, fra cui un rappresentante di Mossadeq, amministrerà i beni delia Corona,; lo Scià resterà in Persia. Invece la bellissima moglie dello Scià, Soraya, ieri a mezzogiorno si è recata all'artoporto di Teheran dove l'attendeva un quadrimotore, prima in Italia e poi in Spagna. Le ragioni di salute addotte per giustificare questa partenza, che ha tutta l'aria di un allontanamento prudenziale da una delle capitali più esplosive del mondo intero, non persuadono nessuno. La crisi non è ancora finita in Persia: l'autista arrestato, di cui si è già detto, ha fatto il nome di parecchie alte personalità politiche implicate nella uccisione di Ashfartoos. All'ultima ora il Governo informa che è stato sventato, con molti arresti, un complotto contro Mossadeq. Don Sivaram delia < Btìuter»

Persone citate: Baghai, Hussein Khatini