Torino - Lazio: 2-0

Torino - Lazio: 2-0 OA CIRCA 4 3SESI NON VÌNCEVA PiU9 SUE SUO CAMPO Torino - Lazio: 2-0 Giornata di vena e tattica indovinati Giornata di vota del Torino\ie tattica calibrata al decimo ! Rper affrontare\rvdi millimetro una difficile circostanza: la Vittoria granata sulla Lazio appare pertanto più logica del tradizionale <comc volevasi dimostrare > che chiude la spiegazione di un teorema matematico. Il segreto di mister Career e stato semplice: tenere indietro, ma non troppo, una delle ali; trasformare, senza però esagerare, Sentimenti 111 in un mediano; difendersi con attenzione e tuttavia, non perdere di vista la necessità assoluta di vincere. Tattica guard nga, basata su puntate fulminee, che arrivavano a segno. Il Torino ricordava l'atteggiamento di un grande pugnatore visto all'opera proprio su un ring innalzato in via Fila deìfia: R'iy Robinson allora campione d'I mondo della sita categoria. Contro Dvlannoit la < meraviglia nera> non era partito a testa bassa in una m niellante offensiva; aveva ti unto invece una guardia stretta, tale da far capire irrimediabilmente il crìi qui non\t si »nss'i>. Poi al momento buo gcvsscuctmqMftNscitdtsldtrliqno due scatti fulminei avevano Inmesso K. O. il belga Dclannoit. dovetti trasformato Si tolga un po' di classe e si aggiunga una maggior volontà, ed- ecco in sintesi, la vittoria del Torino. Sul loro campo i granita non erano più riusciti ad ottenere l'affermazione p una dopo il 3-1 dalla partita coi Palermo. Dalla fine di novembre — quuttrp lunghi mesi passati in aJttmaftuc di speranze e delusioni — i sostenitori granata non avevano più avuto il piacere di gridare la loro esultanza per un succiato completo verificatosi in via Filadelfia. Il momento buono è finalmente venuto ed è giunto in circostanze propizie. Decisamente il Torino non è squadra da serie B. L'incontro di ieri lo ha ripetuto in modo chiaro. Ottima la difesa, in cui il < vecchio > Romano sembra rivaleggiare, in fatto di freschezza, con i tre ventenni (circa) e scattanti terzini Molino, Giu'iano e Farina. Buoni i due laterali, ottimi anzi, se Moltrasio non si lasciasse talvolta trasportare dal temperamento ad intimidenti irruenze. L'attacco è chiazzato di luci ed ombre come il mantello di un leopardo. Lega male eppure e incisivo; si vede poco, ma lavora molto; sciupa occasioni quando ha la porla, spalancata davanti (quel tiro di Buhtz spedito a lato da tre passi nei minuti iniziali...) e realizza invece con prontezza In altre situazioni. Nel complesso il bilancio di ieri si è chiuso pira in attivo per i cinque avanti. Buhtz, che non è velocissimo, ma ha un tocco del pallone perfetto come la sua tecnica e Sentimenti si sotto gettati a testa bassa nella lotta, Scrone ha avuto sgroppate assai pericolose e Marzani, spesso in posizione di mezz'ala, è apparso molto insidioso. Giovctti, infine, ha fatto un numero a sé, un numero piono di belle qualità, intraprcndenza, tenacia, sfruttamento fino all'estremo limite delle non eccezionali doti atletiche, dribbling e coraggio. Un Giovctti, trasformato, che ha meritato al cento per cento la soddisfazione di segnare il goal d'apcr-] tura, dando cosi il via al successo della sua squadra. Pochi spunti preliminari di, cronaca per giungere a questa', azione decisiva di Giovctti. Al-', zani al 4' minaccia la rete di; Romano con un tiro Sibilante virino alla traversa, la .Lazio j incassa tre calci d'angolo, uno, di fila all'altro, verso l'ottavo, minuto. I difensori fanno mas-', sa, Marzani e Buhtz puntano al' goal e Sentimenti IV balza due volte con intuito a salvarsi dai guai. Il terremoto in arca bian-i co-azzurra termina senza nul-ì la di concluso Le due azioni da goals Si passa dall'altra parte del 1 campo e Antoniotti è fermato senza complimenti da Giuliano, poi Caprile spedisce sull'ultimo gradino del < muro » dei popolari un pallone abba-', stanza facile. Al 10' l'occasio-] ne-sogno bruciata da Buhtz. Il' germanico riceve un perfetto allungo di Giovctti. Si porta alle spalle di Malacarne, c Sentimenti V; è solo davanti al portiere. Freddissimo, controlla il pallone aspettando che l'estremo difensore si getti in tuffo, quindi calcia deciso... a lato. Sbaglio da richiamare alla memoria tutto il repertorio di imprecazioni tedesche, francesi e italiane, le tre lingue ben conosciute da Buhtz. La pezza del rimedio è messa, ad ogni modo, ben presto. Trentatreesimo minuto: su palla lunga, Montanari respinge di testa, dovetti riprende al volo e scaglia la sfera a bersaglio. Il centravanti ha avuto, come si dice, il piede centrato. Un appunto però ai laziali: perche si sono rinchiusi al centro, lasciando libero Giovctti t La seconda rete granata verificatasi al SO1 non richiama invece alcun segno blu o rosso da errore grave sulla pagella dei difensori bianco-azzurri. Il merito del goal va esclusivamente al Torino, che l'ha creato con un'azione entu-jtrsmante, qn ittro passaggi dppdnscsrtttcdmticpdSièvmhsssfFtOn in profondità e tiro in corsa, Rim baldo ha allungato a Gioretti che prontamente ha servito Buhtz. La mezz'ala, scor¬ t genito Mariani spostatosi al centro, gli faceva arrivare davanti ai piedi un passaggio dosato. In piena velocità l'ala spediva la palla a rete e poiché questa, per la violenza usciva su rimbalzo, la riaccompagnava una seconda volta in fondo al sacco. Non si aa mai; meglio evitare equivoci, questo deve essere il motto di Marzani. L'incontro praticamente, 6 finito con gli applausi scatenati da questo eccezionale goal. Nella ripresa, il Torino ha pensato solamente a difendersi e con Molino, Giuliano e Farina in forma ha avuto un compito facile. La Lazio, convinta di non poter passare, si è limitata a qualche attacco dimostrativo. Hanno movipitntato la scena un paio di incidenti dt scarso rilievo toccati a Montanari, Sentimenti V, Giovctti r Marzani. Scontri involontari; l'arbitro Pieri non ha avuto iifficoltà a far terminare tranquillamente il confronto. Il la noro maggiore gli è stato dato dai fischi a ripetizione emessi per i teornersy. Durante la partita se ne sono verificati diciotto, un numero eccezionale, che ha permesso di constatare come gli attaccanti del campionato non sappiano sfruttare i calci d'angolo. Torino e Lazio ne hanno sbagliati tre direttamente, senza contare quei cinque o sci effettuati — pareva — ad occhi chiusi. Career e Notti possono dare un penso alle loro ali, come ai bimbi di prima elementare: < tirare cento corners > in bella calligrafia sportiva. Calci d'angolo a parte, l'incontro 6 stato bello, specie nel primo tempo. Del Torino si è detto. La Lazio ha avuto in Sentimenti IV il numero uno in ogni senso. L'cx-juvcmtlno è stato perfino applaudito più volte a scena aperta. Bergamo, Alzani, Antoniotti (fin che ha voluto lottare) e Bredcscn sono pure piaciuti. In difesa si sentiva l'assenza di Furiassi, infortunato, e dello squalificato Antonazzi. Paolo Bertoldi TORINO: Romano; Molino. Farina; Rlmhaldo, Giuliano, Moltrasio; Marzani. Sentimenti III. Oimvtti, Buhtz, Sorone. LAZIO: Sentimenti IV; Montanari, Sentimenti V; Alzani, Malacarne, Bergamo; Pùcchielli, Lari■■ n. Antoniotti, Bredesen, Caprile. ARB. : Pieri di Trieste. SPETT. : 12 mila. iiiHiiiMiiiiiiiiiiiiiniii!iiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiii Il portiere del bianco-azzurri battuto Glovetti Torino-Lazio. (Foto Moisio)