REPLICA A TITO

REPLICA A TITO Dichiarazioni di M»m GASPEUW REPLICA A TITO Le astiose battute polemiche del maresciallo jugoslavo - L'Italia conlerma e precisa le sue condizioni per giungere a un'equa soluzione del problema di Trieste Roma, lunedi mattina. In relazione alle due interviste concesse recentemente dal maresciallo Tito al Daily Mail e al Daily Express, il presidente del Consiglio e ministro degli Esteri on. De Gasperi ha fatto all'Ansa le seguenti dichiarazioni: « Quasi a preparazione della sua visita in Inghilterra, Tito ha concesso, e nello stesso giorno, due interviste a due grandi quotidiani londinesi, nelle quali si è compiaciuto di portare nuovi e più che mai ingiustificati attacchi contro l'Italia ed 11 suo Governo. « Di fronte a queste accuse, con cui si vuole Imputare all'Italia la responsabilità, di avere Impedito un accordo sulla questione del territorio libero di Trieste — perchè a Roma si sarebbe incapaci- di dimenticare il passato — non mi è possibile tacere, e non ribadire la verità dèi fatti quale è ormai da tutti conosciuta. «Il Governo italiano, a più riprese, ha cercato una soluzione di questo problema, fondata o sul carattere etnico del territorio, tracciando la frontiera In modo da lasciare alla Jugoslavia 1 centri prevalentemente slavi e all'Italia i centri prova temente italiani; ovvero, quando anche tale accordo, che pur si baserebbe su elementi oggettivi, non venisse accolto, dichiarandosi disposto ad accettare, sotto certe ovvie condizioni, il plebiscito della popolazione, cioè l'esercizio del democratico diritto di autodecisione. « Tali proposte sono state poi costantemente accompagnate da un'azione politica Intesa a migliorare i rapporti tra i due Paesi, od in questo spirito l'Italia ha regolato molte questioni minori pendenti con il suo vicino orientale e gli ha concesso larghi crediti per aumentare. le reciproche correnti del traffico. « Questa è ima politica realistica e costruttiva che guarda all'avvenire, non al passato. 15' vero, gli italiani d'oggi sono consapevoli della loro storia e della loro civiltà, ma non sottovalutano 1 progressi dei popoli vicini, progressi che augurano continui e definitivi. Non noi evochiamo le ombre crudeli di un recente passato; ma Tito inizia male 41 suo viaggio in Occidente, facendosi precedere dal risuscitati fantasmi della guerra balcanica, le colpe della quale appena la storia, non la polemico, potrà accertare, e che — in ogni caso — è stoltezza attribuire "agli attualmente responsabili ln Italia". «Il maresciallo Tito sta per Incontrarsi a Londra con I governanti di un Paese libero e democratico, al quale ci legano rapporti di alleanza e amicizia. I suol attacchi infondati non scuotono la nostra serenità, e non c'Impediscono di fargli l'augurio che l'atmosfera di collaborazione europea che avrà modo di constatare gli apra dinanzi agli occhi una visione più vera di quello ohe è e vuol essere l'Italia democratica nel concerto dei popoli. Forse Imparerà a conoscerci meglio di quello che appaia nelle sue affrettate interviste ».

Persone citate: De Gasperi