La difesa della Pro Patria blocca i granata: 1-1

La difesa della Pro Patria blocca i granata: 1-1 Botta di Giovetti e risposta di Bertoloni La difesa della Pro Patria blocca i granata: 1-1 Ancora una metza delusione per gli affezionati del Torino. Reduce dal trionfo sull'Inter, la squadra granata ha sprecato un punto, pareggiando — un gol a uno — sul proprio campo, contro la Pro Patria. L'avversario era di proporzioni modeste tecnicamente, ma non privo di qualche buona prerogativa: ragazzoni ben piantali, veloci, resistenti, con una difesa ordinata e con qualche attaccante, come l'ala sinistra Bertoloni e il centrattacco Hofiing, capaci di abbozzare una trama offensiva. Comunque, nulla di straordinario, come ben noto dalle vicende del campionato. In una giornata normale il Torino, nel proprio ambiente, avrebbe potuto e dovuto prevalere. Ma ieri mancava Moltrasio, febbricitante. L'assenza del forte mediano, efficacissima giostratore, ha diminuito la spinta all'attacco, ed ha costretto a rimaneggiamenti che hanno scentrato il telaio del gioco: Rlmboldo — mediano destro — «embraua in uno «tratto «tato d'animo, fra l'emoslone e l'orgasmo. Va detto, altresì, che anche quasi tutto il resto del reparto difensivo, mediana e terzini, non era precisamente in condizioni di grazia. Bara stato forse lo sfiancante sforzo dell'impresa di Milano sull'Inter; o sarà il carnevale che logicamente influisce sui giovani; certo è che il Torino non aveva ieri la consueta prontezza nel rompere di «lancio, ne quel gagliardo impeto che è la sua grande forza, la sua bandiera. La confusione era maggiore dell'ardore. La prima linea del Torino è ciò che si sa, bisogna accettarla com'è, con le sue folate, non possedendo una corrente di gioco. La situazione peggiora quando s'allenta in Sentimenti III la molla propulsiva; e aitando Wilkes — un Wilkes ieri piuttosto guardingo — vuole ostinarsi nel dribbling e allora l'incanto del suo palleggio si «pezza, in tali frangenti, anche il caracollare di Buthz si perde spesso a vuoto, mancando i collegamenti con gli altri e la manovra. Ne è dunque uscita una partita di scarso spettacolo, nella quale un poco di fortuna ha alutato la maggior calma e la maggior efficienza fisica e la migliore lucidità nervosa della Pro Patria. Terreno sfiancante, col ghiaccio sotto e un po' allentato alla superficie, un fondo buono per gli energici bustocchi. OH ospiti ini- siano con prudenza, e il Torino da l'impressione di poter disporre dell'avversario. Al i°~ minuto un tiro di Buthz, da lontano, viene respinto dal palo sinistre, ed è questo il primo episodio sfavorevole ai granata. Subito dopo, il portiere Uboldi para a terra una staffilata di Wilkes, concludente una triangolazione con Olovetti e Sentimenti ///: rimarrà uno dei pochi tentativi di organizzare razionalmente un'azione. Al 10' minuto la prima sortita della Pro Patria all'attacco: il pericolo viene da sinistra; l'ala Bertoloni si fa immediatamente notare per una certa chiarezza di idee e soprattutto per la velocità, la vera velocità che deve avere un'ala, cioè la fuga rapida col pallone incollato al piede. Nella stessa occasione affiorano i primi «inforni che la difesa granata non è in giornata di grazia. Tredicesimo minuto: Farina viene bruscamente bloccato dall'ottimo Marcora durante una vertiginosa fuga; il difensore della Pro Patria seguiterà a essere per tutta la partita uno dei punti di forza, e con lui il centromediano Toros. Nulla d'eccezionale in costoro, ma una continua vigilanza, una redditizia prontezza. Farina, ala sinistra d'arrembaggio e terzino di soccorso, in un incontro come quello di ieri — col Torino prevalentemente all'attacco — ha avuto compiti limitati, che hanno messo tra l'altro in evidenza come il piede di un terzino non si adatti subito a colpire il bersaglio riservato alla prima linea. Ancora una sfuriata del Torino e un non difficile tiro di Wilkes. Al IT l'unica parata di Puccioni che sia degna di menzione, la palla bloccata a terra su tiro di Rebuzzi da lontano. Il sostituto dell'infortunato Romano non avrà altro grosso lavoro da sbrigare; raccoglierà in rete un gol a lui non imputabile; correrà qualche pericolo, come al 19' minuto per finesatta variazione di un corner da parte di Molino (e s'incaricherà Cuscela di rimediare). In complesso Il lavoro sarà assai più per Uboldi che per Puccioni; anche di questo va tenuto conto, come misura per valutare l'avversa prova dei granata. Aumenta il volume della prevalenza del Torino e si giunge alla maturazione del gol. Ventiduesimo minuto di gioco: il pallone perviene sulla destra, dove sono Giovetti e Sentimenti III, di fronte a Travia, che un po' esita e un po' scivola. Olovetti non «i lascia sfuggire quest'occasione d'oro, sguscia via, di filato verso la porta e batte Uboldi con un tiro rasoterra che rimbalza dal palo destro in rete. Uno a zero per tt Torino. La Pro Patria cambia opportunamente tattica, scendendo nell'area del Torino, tanto più che i cvidoi laterali non offrono soverchie resistenze. Hofiing si mette in evidenza per il suo palleggio pulito, e per qualche azzeccato scambio con Bortoloni e accorcili. Prevale, tuttavia, ancora il Torino: l'episodio culminante è la stangata di Wilkes da trenta metri al 33' minuto, dopo che l'olandese aveva sbilanciato un paio di avversari coi; quella sua sconcertante finta di corpo. Uboldi, a stento, devia il tiro ver«o l'alto; la palla va in corner, dopo aver lambito la traversa. La situazione si rovescia al H' minuto: Hofiing, alza scaltramente il pallone, scavalca la zona mediana granata, porgendolo a Bortoloni nel limite d'emergenza per Puccioni. L'ala sinistra evita Molino e da pochi passi batte il portiere granata. Uno a uno. Il gol è stato lo specchio della non lucida situazione in difesa. Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo e in tutta la ripresa il gioco avrà una fisionomia uniforme, quasi monotona e poco brillante: disordinata superiorità del Torino; molti tiri non irresistibili dei granata; qualche colpo di mano dei blanco-bleu, e tutti appoggiatiti su Bertoloni. La Pro Patria ha capito che poteva teni e il pareggio e che doveva tentare la sorte con la sua guizzante ala sinistra. Il merito della modesta squadra lombarda, nel non del tutto immeritato pareggio, è stato l'aver compreso bene il da farsi. Le cose pi» notevoli nella ripresa: al t0! un tiro di Oortellezzi, di testa, da vicinissimo, ma proprio su Uboldi che alza in corner; una stupenda occasione perduta da Farina e Sentimenti travolti dall'accorrere di Marcora, al 2V; di nuovo un salvataggio, non difficilissimo, di Uboldi che al 36' alza un tiro di Cuscela su punizione. La medesima cosa accade al -W minuto «u calcio piazzato, battuto da Wilkes. Segue una bordata di fischi. Qualcuno della Pro Patria, nel trambusto del successivo corner, ha forse toccato la palla di mano. Ma l'arbitro De Leo si è dimostrato, in diverse circostanze, restio a rilevare falli nell'area di rigore. Per il resto non è .«piaciuto. 41 /ischio /Inala la squadra granata si schiera egualmente a ricevere l'applauso dei suoi fedelissimi. Il pubblico ha sentito ohe della lieve nuova crisi non va fatto un dramma; si tratta d'un malessere passeggero, che sta all'allenatore curare con un adeguato maggior o minor allenamento. Fortunata e brava la Pro Patria, che di tal malessere ha avuto l'occasione e l'abilità di approfittare. DINO ZANNONI FBO PATRIA: Uboldi; Marcora, Travia; Settembrini, Toros, Martini; Rebuzzi, Guarnlerl. Hofiing, Oiccarelli, Bertoloni. TORINO: Puccioni. Molino, Cuscela; Rimbaldo, Giuliano, Cortelezzi; Giovetti, Sentimenti III, Wilkee, Buthz, Farina. ARBITRO : De Leo, di Mestre. 8PETT.: 7000; Incasso 8 milioni e 400 mila lire. La mezz'ala granata Buhtz serrata da tre difensori della Pro Patria. (foto Moisio)

Luoghi citati: Milano, Torino