Vittoria a colpi di scena dell'Inter sul Novara: 2-1

Vittoria a colpi di scena dell'Inter sul Novara: 2-1 Vittoria a colpi di scena dell'Inter sul Novara: 2-1 Novara, lunedì mattina Facciamo scattare il cronometro per seguire la partita .sulle lancette dei secondi. E' necessario: in meno di un minuto e mezzo l'incontro Novara-Inter si è deciso attraverso due incredibili colpi di scena. In dicci minuti esatti è arrivalo alla nntMlminmn Si inizia su un campo gelato, coperto di segatura e gli azzurri hanno il sole negli occhi. Palla che viaggia da Blason ad Armano, allungo dell'ala, che era arretrata in difesa, fuga di Mazza in un corridoio libero » privo d'ogni ostacelo. La mezz'ala dell'Inter arriva in area e con un tiro raso a terra sulla destra di Cernuschi segna. Non tutti i novaresi avevano avuto il tempo di muoversi. La laticelta segna zero minuti e trentadue secondi. Sembra d' essere ad una corsa ciclistica e di vedere Coppi soat- tare ed andarsene sul Passo Rolle o sul Tourmalet. Palla al centro una seconda volta, rapide schermaglie, sciabolata di Baira da sinistra a destra, cross di un novarese. La sfera urta su un rialzo del terreno e finisce contro la spalla di Giovannino Rigore. Piola lo sbaglia di un palmo. La parola ancora al cronometro: l'20". Li per B non si dà alla disavventura U peso che me- Vita. Sembra cosi potente e sicura di sè l'Inter... La sfortuna del Novara del resto non è finita. Al 10" Nyers fugge senza apparire troppo pericoloso. Arrivano in volata tre piemontesi: Pómbia, Molina e De Togni. Il primo controlla agevolmente la situazione e tocca il pallone a Gernmchi uscito fuori gridando < Lasciai >. De Togni, però, n-on sente il richiamo del portiere a credendo il suo compagno ancora tra i pali da un maggior impulso al passaggio e manda la sfera nella propria rete. Disperato, si getta poi lungo disteso per terra a piangere < sul latte versato >. Non &è più rimedio. Il celebre' ea-pugile Spoldi, che ha seguito l'Inter insieme ad alcune migliaia di milanesi, dice con competenza: < Un K. O. simile non l'ho mai visto >. Tuffi si aspettano il crollo del Novara. C'è da pronosticare un punteggio passivo degno della pallacanestro o del disco sul ghiaccio. I minuti che seguono sono infatti duri per gli atleti di Piola; poi, adagio adagio, essi riescono a riprendersi. Inizia così l'ultimo colpo di scena, quello che durerà fino al termine dell'incontro ed è dovuto all'eclisse della capolista. La squadra milanese si divide in due tonconi: in difesa manovra con intelligente autorità. Trovarsi i due goals descritti all'attivo, in una partita difficile, è un regalo, ma anche un -giocatore di poker può avere un < full > servito e finire battuto da una scala. I difensori nerazzurri con Blason terzino volante sicurissimo, con Armano abile € tuttofare >, con Giacomazzi, Nesti e Neri a posto e con Giovannini che appare in ombra solo perchè in precedenza era in gran forma, si comportano invece con tranquilla autorità. La serie di ostacoli successivi predisposti sul cammino degli avanti novaresi vale una patente di tecnico a Foni, l'allenatore torinese che è riuscito a dare alla squadra una cosi quadrata fisionomia. " In compenso l'altra metàInter scompare all'attacco. Armano, si è detto, ha la consegna di fare il terzino o qualcosa del genere, Lorenzi seppure molto attivo è ben controllato da Molina, Bkoglund è nullo e Nyers non è molto più brillante del suo interno sinistro. Resta Mazza, ma anche il miglior uomo del quintetto nerazzurro viene risucchiato indietro. I/undici milanese prosegue con incertezza sempre più evidente l'incontro, trascurando la porta spalancatagli dal Novara. Per contro i 1 rossi > (questo il colore delle maglie per l'occasione) si rinfrancano. Piola e Rcnica trovano due gambe che fermano i loro tiri, al 30'; su centro di Savioni Gliczzi para a stento e più tardi Piola, per un soffio, è preso in contropiede dalla sfera non trattenuta dal portiere; una deviazione precisa di Janda è a sua volta deviata in angolo da un nerazzurro. A proposito di calci dalla bandierina, nel primo tempo se ne sono avuti quattro, tutti contro l'Inter. Il particolare non dice tutto semplicemente perchè nel secondo tempo l nerazzurri hanno stentato ancor, di pia sia in difesa che in avanti. Il Novara ha premuto tanto con.tinuamente che il suo portiere è intervenuto solamente due volte, ed in una ter-. za ha visto, una saetta di Neri toccare la traversa. In compenso Piola ha segnato al IV (centro di Savioni deviato da Blason e preciso tocco del < capitano*); Blason ha salvato a portiere—battuto utia palla che forse andava fuori, e forse finiva dentro; ancora Piola ha sfiorato il palo con una girata; Giovannini, solo tra Reniea e Savioni è riuscito a stento a liberare di testa, e GhezH, infine, ha parato bene su Miglioli. Negli ultimi cinque minuti 41 Novara ha dominato. Ma l'Inter è nell'anno favorevole: il suo danno si è limitato ad un brutto e fortuito col¬ po incassato da Nesti (probabilmente due punti di sutura necessari al viso) e l'ultimo pallone del pareggio è andato a lisciare i capelli di Janda, proteso per il colpo decisivo. In questo eccezionale incontro ha fatto tutto il Novara: dapprima ha fabbricato l'insuccesso, poi si è meritato almeno il pari. Poiché la pallina della fortuna è rimasta ferma sul nerazzurro, la vittoria è--toccataall'Inter, ecco tutto. Paolo Bertoldi NOVARA: Cernuschi; Pombia, De Togni; Feccia, Molina, Baira; Reniea, Janda, Piola, Mignoli, Savioni. INTER: Ghezzl; Blason, Giacomazzi; Neri, Giovannini, Neatl; Armano, Massa, Lorenzi, Skoglund, Nyers. ARBITRO: Gemini di Roma.

Luoghi citati: Massa, Novara, Roma