Candidato d.c. al Senato sarà l'avv. Carlo Caron

Candidato d.c. al Senato sarà l'avv. Carlo Caron IL TRIBUNALE DI VERCELLI HA DECISO Candidato d.c. al Senato sarà l'avv. Carlo Caron L'ex-sindaco avv. Pretti, la cui candidatura è stata presentata poche ore dopo, dovrà o ritirarsi o sce' gliere un contrassegno diverso dallo scudo crociato (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 28 aprile. Il candidato della Democrazia Cristiana nel collegio senatoriale di Vercelli . sarà l'avv. Carlo Caron: così ha deciso oggi il Tribunale di Vercelli (dottor Romani, presidente; dott. Luzzati e dott. Pucci), chiudendo definitivamente uno dei casi più insoliti che si siano verificati in materia elettorale. Abbiamo altra volta accennato ai precedenti della vicenda. Nel novembre scorso, l'avv. Primino Pretti, da tre anni sindaco democristiano di Vercelli, dà improvvisamente le dimissioni — secondo quanto prescrive la legge — per poter porre la sua candidatura alla Camera. Il gesto inatteso (per quanto delle promesse verbali fossero state fatte all'interessato fin dal '48) incontra la netta ostilità dei dirigenti locali del partito che si rifiutano di accordare all'avv. Pretti un posto in lista. A Roma, invece, una candidatura Pretti viene vista con favore, se non per la Camera almeno per il Senato. Intercorrono trattative in questo senso tra la direzione centrale della Democrazia Cristiana e quella locale, ma alla fine gli esponenti vercellesi decidono di respingere ogni suggerimento di Roma e scelgono come candidato nel collegio senatoriale cittadino il noto penalista avv Carlo Caron. La candidatura veniva presentata in Tribunale giovedì scorso in mattinata. Nel pomeriggio, colpo di scena quando, sempre per lo Scudo Crociato, veniva presentata una seconda candidatura in regola quanto la prima (comprese le cinquecento firme) quella dell'aw. Pretti. Il quale poco prima aveva ricevuto un telegramma dell'on. Gonel la: c Autorizzo candidatura Se nato avv. Pretti >. Inutile dire che da giovedì la duplice candidatura democri stiana ha formato il principale argomento all'ordine del giorno in tutta Vercelli. Aveva diritto a fregiarsi dello Scudo Crociato l'avv. Caron, designa to dai dirigenti locali, o l'avv. Pretti, che poteva vantare la autorizzazione del segretario nazionale del partito? La decisione della magistratura — attesa con interesse sia per l'effetto immediato della scelta di uno dei due nomi, sia per l'eccezionalità del caso in sè — è stata la più semplice e la più logica. c Per la validità di una candidatura — hanno in sostanza affermato i giudici di Vercelli — non è affatto prescritta l'autorizzazione di questo o quell'organo del partito, ma esclusivamente quella del presentatori. E' pertanto superflua ogni indagine sulla designazione dei due candidati da parte, rispettivamente, della commissione provinciale o della direzione nazionale della D.C. L'avv. Caron, che è stato presentato per primo, ha diritto al contrassegno "Scudo crociato con scritta Libertas"; l'avv. Pretti dovrà entro quarantott'ore sce gliersi un altro simbolo >. Si pone ora la domanda se l'ex-sindaco vorrà continuare la lotta alla testa di una formazione sua (che evidentemente non potrà più essere quella de mocristiana) o desistere. Una risposta potrebbe venire solo dall'interessato che però non era oggi a Vercelli (essendo, secondo alcuni, partito d'urgenza per Roma). Non resta quindi che attendere le quarantotto ore fissate dal Tribunale. Comunque vadano le cose, 11 candidato della D.C. nel colle gio di Vercelli è ormai di di ritto l'avv. Caron. Il quale — altro tòcco all'originale quadro elettorale vercellese — non è affatto democristiano ma liberale (non iscritto, s'intende) Lo studio nel quale ci riceve è raccolto attorno ad un busto in bronzo di Giolitti; con Gio litti, egli fu deputato dal 1913 al 1919; di Giolitti, è una lettera, con personali attestazioni d; stima, che l'avvocato ci mostra giustamente orgoglioso. Caron sarebbe stato il candidato ideale in caso d'accordo tra democristiani e liberali; oggi, Invece, dovrà disputarsi i! collegio anche coll'esponcnte del P.L.I., l'avv. Mandosio che gode di vaste simpatie (e che di Caron, aggiungiamo, è il più fraterno amico). Per il momento, sono le sinistre ad avere buon giuoco con i loro manifesti ironici sui dissensi in campo democratico. Nelle elezioni senatoriali a Vercelli nel 1948, il candidato del Fronte, Cerruti, aveva conquistato il collegio con 15.513 voti contro 9852 di quello democristiano e 4195 del liberale. g- g-