La rassegna mondiale dell'automobile nel più grande e moderno salone d'Europa
La rassegna mondiale dell'automobile nel più grande e moderno salone d'Europa STAMANE ALLE ORE 10 INAUGURAZIONE NEL PALAZZO DI TORINO-ESPOSIZIONI La rassegna mondiale dell'automobile nel più grande e moderno salone d'Europa Yeduta panoramica della 35' esposizione - La presentazione della Lancia-Appia -1 nuovi modelli della Fiat - La «1400» Diesel, prima vettura italiana con alimentazione a nafta - Altre marche italiane e produzione straniera Un improvviso terremoto nella statistica delle targhe automobilistiche circolanti in città (è uno sport torinese anche questo), come quantità e come rapporto tra locali e forestiere, ha contrassegnato, nella bella giornata primaverile di ieri, l'inizio del periodo TorinoSalone. Una straordinaria vivacità di traffici, un euforico senso metropolitano dominano la città che già fu capitale d'un piccolo regno (ed ora è tra le capitali mondiali dell'automobile) nell'attesa ricorrenza annuale, più festosamente accolta quest'anno dopo i contrasti polemici recenti. In quest'atmosfera il 35" Salone di Torino ha registrato ieri, nella sua vigilia d'apertura, due eventi che vanno segnalati, prima del nostro consueto giro d'orizzonte, sul suo contenuto; la presentazione ai giornalisti, nel Borgo Medioevale, della nuova vettura Lancia-Appia e il ricevimento alla stampa internazionale offerto dal Comitato organizzatore, in occasione del vernissage del Salone. La Lancia-Appia nasce ufficialmente quest'oggi in tutta Italia, segnando una nuova ini portante tappa nel cammino dell'aristocratica Casa torinese. Da molti si attendeva un seni 1,abnomdrciletesicatinesoorgi1Slitsumchsicrpachtapiundidatistdelistehqusiplice ammodernamento dell'Ar-\gdea, una piccola vettura di | avclasse nettamente inferiore all'Aurelio. Ci troviamo davanti invece a una ghiotta sorpresa: una 1100. molto più vicina alla consorella maggiore in fatto di prestazioni attive — e più vicina all'Ardca, ch'essa sostituisce, nelle passive (ingombro, peso, prezzo). Una leggera, agile, docile, brillantissima vettura media, di tipo turistico-familitile, a quattro posti molto spaziosi, con tutte le comodità della grande vettura, nonostante la sua apparenza di sorellina minore: una macchina che ha saputo conciliare un passo, uno scartamento e una sagoma trasversale particolarmente ridotti (rispettivamente 2,48; nfoinhredmtecrlaSanmppsnc 1,18 e l.iS) con una grande abitabilità, una luminosità panoramica, una linea estremamente piacente. Il motore è un quattro cilindri a V stretto (10°) di 68X75, cilindrata 1089 cmc. Con valvole in testa inclinate, comandate dal basamento, e compressione 7,4, rende a 4800 giri 38 cavalli, sufficienti — dato l'ottimo coefficiente di penetrazione aerodinamica, e il peso di soli BS0 Kg. per la vettura in ordine di marcia — per raggiungere in piano lanciato i 1S0 all'ora, e per superare salite sino al 30 per cento. Il consumo, inisurato secondo le norme CUNA, è di 8 litri per 100 chilometri. Il cambio a 4 rapporti, tutti silenziosi, con £*, e 4* sincronizzate, è rientrato a far parte del blocco motore. Interessante la carrozzeria, ch'è del tipo a monoscocca portante, pur offrendo le due ampie porte laterali in apertura unica, senza piantone intermedio. La guida (a settore elicoidale con vite senza fine) e particolarmente dolce, ferma, elastica ; la sospensione anteriore del classico tipo Lancia a cilindri telescopici; e quella posteriore a balestre semiellittieh? asimmetriche: anche in questo dettaglio — come nella silenziosità di marcia — ti prò gresso sull'Ardea è nettamente | avvertibile. Ma soprattutto la nuova Appia, da noi provata a fondo, è simpatica in ripresa e in salita: in quelle virtù che hanno rese famose — sul ter reno di gara come nel turismo di montagna — le sue sorelle maggiori. Salutata l'Appia al fonte battesimale (deliziosamente anacronistica, in questa funzione, la fontana in ferro battuto del S«n Giorgio...), ci Siam portatt all'antc-prima del vicino Baione, che aprirà al pubblico, stamane, 1 suoi battenti. Inut'le però invidiare questo nostro privilegio cronologico: alla visita dei giornalisti l'immensa navata appare pittoresca come cantiere in febbrile attività; ma per avere un'idea un po' fedele di quello che conterrà stamane, è meglio interrogare la pianta, e lavorare di fantasia e d'esperienza. Siamo nel regno della velocità: ed anche il miracolo della creazione, in una notte, di una fiorita meravigliosa città popolata di automobili, diventa ordinaria amministrazione. Tutto nuovo, al Salone, anche come ambiente e come sistemazione. La grande navata centrale è stata, com'è noto, prolungata verso corso Massimo d'Azeglio: la visione d'assieme sul più ampio ricettacolo europeo privo di colonne è meravigliosa. Essa contiene — Fiat, Lancia e Alfa Romeo al centro — tutte le fabbriche d'autovetture e le carrozzerie Nel padiglione attiguo verso via Petrarca, automezzi e carrozzerie per il trasporto collettivo di persone; nel sotterraneo del Salone e in parte all'aperto, verso Po, gh automezz. industriali e i rimorchi; tutt'intorno alla gran navata centrale, al pian terrc7io e al primo piano, la selva degli accessori, degli ausiliari e dei servizi. Ai veicoli industriali è inoltre riservato il padiglione laterale, fronteggiarne l'ingresso monumentale. Complessivamente, ben 400 (cifra primato) sono gli espositori, con 68 marche di automobili di sette nazioni, assommanti a circa 100 diversi modelli, senza contare le carrozzerie speciali, presentate da SI marche nel solo campo della autovettura, e da 31 nel campo dei pullman o dei camion. In questa colossale adunata di belle macchine — tra le quali cercheremo di introdurre itrsszcncinooSs«vane nei prossimi giorni, rivisitando con più calma il Salone — copiose sono le novità assolute. Nello stand della Fiat: una stupenda sezione longitudinale della < Nuova 1100 y, aprentesi in due parti, lasciando in mezzo il gruppo motore che gira su se stesso: lax'oro di bella tecnica, di alto qualche classificazione e di jcstrarrc qualche tendenza co- interesse dimostrativo e didattico; la < 1900 > vittoriosa nel raid transafricano; e la nuovissima <l!,on> Diesel, prima vettura italiana e tra le primissime mondiali con alimentazione a nafta (cilindtata 1900 cmc, 40 cavalli a 3200 giri, 4 tempi a 4 cilindri con iniezione in precamera) vettura di cui ci occuperemo partitamente, potendo rappresentare il rivoluzionario inizio di una nuova fase di espansione automobilistica. Nel posteggio della Lancia., oltre alla nuovissima Appia,. di cui sopra si è detto, ecco altre due novità assolute: l'Aurelia G. T. di 2500, e l'automezzo industriale Beta Diesel originale bicilindrico a nafta a S tempi. Nuovo per Torino sarà il < Disco Volante > del¬ l'Ae volallNtenriarabscepicna200Siate cmcnLvitvoorno35°ciatlIIIIIIIIIIItlllIflIlllllllllllllllllllllIllllllillllirillIttll l'Alfa- Romeo, mentre Ferrari e Mascrati avranno, per una volta, cofani meno ermetici alla profana curiosità. Non meno attraente sarà tenere a battesimo la categoria delle « miniature > — l'araba fenice utilitaria, che rinasce al Salone di Torino con la piccola, curiosa e quasi aeronautica Isetta (due tempi di 200 cmc.) e con la Mitzi della Siala: una linda e accaparrante bicilindrica 4 tempi di 400 cmc, ricca di innovazioni tecniche. Lo spazio stringe: delle novità straniere diremo altra volta. Una cosa è certa sin da ora: che la formula del < buono, ma nulla di nuovo >, per il 35° Salone non sarà pronunciata. Aldo Farinelli 'AUTOVEICOLI INDUSTRIALI CARROZZIERI AUTOPUIMAN S-". h- o — — < ATRI61— 1/5 uj AUTOMOBILI» — . » O NJ ■ . © Ni M O Kl « ITALIANE - < . •; . » AUTOMOBILI STRANIERE À. r—- " Il £ C&R.S 0 MAfJilMjQ D'I Z £ 6,1 IO , I.ii sistemazione degli «stands» nel Salone principale
Persone citate: Aldo Farinelli, Aurelia, Beta Diesel, Isetta, Siala
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