L'accusatore dei Rosenberg non avrebbe dello la verità

L'accusatore dei Rosenberg non avrebbe dello la verità Washington, 20 aprile. Si è appreso a Washington che l'avvocato dei coniugi Rosenberg, Emmanuel Bloch, è convinto che alcuni documenti recentemente scoperti dimostrano chiaramente che il principale teste a carico dei condannati, David Greenglass, rese una falsa deposizione in merito ad importantissimi elementi, allo scopo di < collaborare > con il pubblico accusatore. Dai suddetti documenti (annotazioni di Greenglass, considerazioni degli avvocati di quest'ultimo e di quelli dell'accusa nonché della signora Greenglass) i difensori dei Rosenberg traggono le seguenti conclusioni: 1) Greenglass ha permesso agli agenti del F.B.I. di < rinfrescargli la memoria su alcuni particolari che rivestirebbero importanza capitale nel quadro delle accuse >; 2) i Greenglass e i Rosenberg erano in contrasto da molto tempo per questioni di interesse ed 1 primi intendevano adire alle vie giudiziarie in proposito. Secondo i documenti in questio¬ L'accusatore dei Rosenberg non avrebbe dello la verità Nuovi documenti esibiti dall'avvocato difensore ne l'accusa sarebbe riuscita ad impedire la messa in atto di tale progetto onde evitare di rafforzare la tesi della difesa, secondo cui i Greenglass avrebbero accusato i Rosenberg di spionaggio in seguito a contrasti personali; 3) l'accusa ha ispirato e sollecitato i resoconti di alcuni giornali allo scopo di influenzare l'opinione pubblica contro i Rosenberg. S'ignora ancora se Bloch riuscirà a far pervenire questi documenti alla Corte suprema che tra una settimana circa dovrà pronunciarsi sul caso Rosenberg; tuttavia secondo alcuni giuristi i nuovi documenti potrebbero servire di base ad una revisione del processo.

Persone citate: Bloch, David Greenglass, Emmanuel Bloch, Rosenberg

Luoghi citati: Washington