Uno dei tedeschi arrestati si è ucciso nel carcere di Essen

Uno dei tedeschi arrestati si è ucciso nel carcere di Essen EiVOHMB IMPRESSIONE PER VOPERAXtOXE Vl'M'A.X'O Uno dei tedeschi arrestati si è ucciso nel carcere di Essen Le banche sospendono ogni credito alle ditte accusate di spionaggio a favore dell'Unione Sovietica - Contratti e torniture disdetti - Altre due persone fermate dalla polizia (Dal nostro corrispondente) Bonn, 11 aprilo. La polizia tedesca ha operato la notte scorsa altri due arresti In relazione alla operazione « Vulcano > ordinata dalla magistratura per scompaginare una grande organizzazione spionistica sovietica ramificata in tutta la Germania. In totale, quindi il numero degli arrestati è salito a 37 mentre sei individui colpiti da mandato di cattura rimangono ancora necci dì bosco. Dopo 11 comunicato del pomeriggio di ieri le autorità tedesche e alleate non hanno reso di pubblica ragione alcuna altra notizia, mentre numerosi avvocati e parenti degli arrestati sono passati alla controffensiva sostenendo che 1 fermi sono arbitrari, che molti dei colpiti da mandato di cattura sono completamente estranei alla politica e che il loro giro di affari era pienamente legittimo. Tuttavia dal testò, per esemplo, delle dichiarazioni di un avvocato di Stoccarda, nominato difensore del consigliere delegato della fabbrica di vestiti Boclter, dottor Wilhelm Bentele, sembra ohe la tesi difensiva, anziché negare gli addebiti, ai proponga di sostenere il buon diritto del suo cliente di agire' come ha agito. La stampa tedesca ha dato oggi un enorme rilievo all'operazione < Vulcano >. Moltissimi giornali a grande tiratura hanno dato alla scoperta dell'organizzazione spionistica 11 posto d'onore relegando in secondo piano il successo di Àdenauer negli Stati Uniti. Diecine di giornalisti sono stati sguinzagliati in cerca di notizie sugli arresti I cui nomi, come abbiamo detto, sono stati resi di pubblica ragione suscitando un pandemonio di incalcolabili conseguenze. Le ditte I cui titolari sono stati arrestati hanno ricevuto nel pomeriggio di ieri e nella giornata di oggi pacchi di telegrammi con i quali vengono disdette ordinazioni, sospese trattative, negate forniture; ed è molto probabile che ben presto esse al troveranno In gravissima situazione finanziarla perchè anche le banche hanno deciso stamane di sospendere ogni credito alle ditte Incriminate fino a quando la magistratura non avrà dato la sua sentenza.' Per queste ragioni oggi sono state elevate non poche proteste da parte delle ditte colpite, molte delle quali hanno dichiarato di non poter essere responsabili delle eventuali cntqrcmccpltilcHdnrptlIrmersctRIIllllllIllllllllllllllIllllllllllllllItlItlllliinilllllll colpe di direttori o di funzionari. Ma la polizia sembra certa di quello che fa e osserva quasi con soddisfazione il terremoto che l'operazione c Vulcano > ha provocato, probabilmente perchè sta seguendo accuratamente la gara che è incominciata per scindere le proprie responsabilità da quelle dei colpiti da parte di molte persone o di enti, che la interessano particolarmente. Intanto questa mattina all'alba si è impiccato nel carcere di Essen l'ingegner Hans Harning, uno degli arrestati della notte sul 10 aprile. Egli non era stato neppure interrogato e in questo suicidio la polizia vede una prova evidente della sua piena colpevolezza. Da Berlino si apprende che In quella città Bono stati operati quattro arresti, naturalmente nel settore occidentale, e si precisa che l'attuale direttore dell'Istituto di ricerche scientifico - economiche è un certo MarkuB Wolf coadiuvato da un altro agente comu¬ nndllnvunianotcdrvsppgqsnvlcZ nista, certo Gustavo Szinka, nominato recentemente capo di una sezione staccata dell'Istituto stesso. Il centro dell'organizzazione, che si trova nella Klosterstrasse 59, è diviso in sei uffici: uno centrale, uno periferico e quattro sezioni speciali affidate ad altri iscritti al partito comunista. Si precisa inoltre che con gli arresti effettuati nella Germania orientale anche il centro organizzatore è stato completamente neutralizzato: Pure da Berlino si apprende che la polizia ha potuto impadronirsi di importante materiale che è stato spedito per via aerea a Karlaruho. La stampa di Berlino Bit non ha pubblicato stamane una sola parola sulla scoperta dell'organizzazione. Si è' reso noto questa sera, inoltre, che la scuola per gli agenti dell'organizzazione è situata nella provincia di Lausitz in una loca' lità sperduta fra I boschi e che risponde al nome di Forat Zinna. A proposito dell'ex-deputato IllMIIIIIIIMIIllllItllIIIIIIIIIIM Il I II 11 III II Hill alla Costituente, Alfredo Kroth, arrestato a Dusseldorf, si apprende che nel 1983, quando Hitler sali al potere, egli entrò nella gioventù hitleriana diventandone a poco a poco uno dei massimi gerarchi. Dal 1939 al '45 riuscì ad imboscarsi nell'ufficio legale di Monaco di Baviera ed appena finita la guerra apparve per le strade della città con tanto di fazzoletto rosso al collo, ancora una volta gerarca, ma questa volta comunista. Dopo essere stato nominato deputato alla Costituente, il Kroth venne incaricato della direzione del Comitato per il commercio con la zona orientale e nel 1950 venne mandato anche in Cina per concludere grossi contratti commerciali. vice III1IIMII La signora HUde Welsaafels, di 26 anni, una delle 37 persone* arrestato, fotografata Insieme al marito. (Telefoto)

Persone citate: Alfredo Kroth, Hans Harning, Hitler, Hude Welsaafels, Wilhelm Bentele