L'ergastolo per Garollo chiesto dal Pubblico Ministero
L'ergastolo per Garollo chiesto dal Pubblico Ministero ff fiuplsee «mioidio di Palù L'ergastolo per Garollo chiesto dal Pubblico Ministero Trento, 10 aprile. ' Alla nostra Corte d'Assise è proseguito oggi il processo contro Aldo Garollo per 11 duplice omicido di Palù. L'aw. Di Stefano, della Parte civile, ha sostenuto la piena colpevolezza dell'imputato dimostrata, oltreché dagli altri numerosi indizi emersi nell'istruttoria e nel processo, anche dal preciso riconoscimento del Garollo da parte della sorella di una delle vittime, la contadina Margherita Moltrer che Io vide passare tra i sette banditi col viso annerito dalla fuliggine transitanti in quella tragica sera davanti al suo casolare e diretti verso la baita in cui avvenne il delitto. L'avvocato Di Stefano ha confermato che esisteva a Vetriolo una vera e propria banda capeggiata dal Garollo la quale compi una lunga serie d: furti e di rapine e si rese poi responsabile della brigantesca gesta di Palù. Quanto alla ritrattazione fatta dalla sorella dell'imputato di un particolare che poteva aggravarne la posizione, ne ha rilevata la falsità riconosciuta anche dal Pubblico Ministero che chiese l'incriminazione della teste. Basterebbe del resto la stessa parola « assassino », lanciata contro il figlio dal vecchio Garollo, per testimoniare che questi sapeva del delitto compiuto da Aldo a Palù. Il patrono della Parte civile ha concluso chiedendo un verdetto di severa condanna. Il Pubblico Ministero dottor Zanfei ha esaminato quindi in una serrata requisitoria tutte le prove indiziarie che confermano la responsabilità di Aldo Garollo smentendo in pieno le deposizioni rese dai testi Adelia Galvan, sorella dell'imputato, e Donato Saltori, il detenuto che ritrattò una precedente rivelazione fattagli in carcere dal pluriomicida. Il dottor Zanfei ha sostenuto non esistere alcun dubbio sulla partecipazione della belva di Vetriolo alla spedizione brigantesca di Palù e ha chiesto la sua condanna all'ergastolo per i reati di omicidio volontario e rapina aggravata. Hanno parlato quindi due avvocati della difesa, Ballardini e Cristanelli i quali hanno definito il riconoscimento del Garollo da parte della Moltrer come un fenomeno di autosuggestione, e gli altri numerosi indizi emersi a carico dell'imputato come del tutto inesistenti. Gli oratori hanno escluso ogni analogia fra i due eccidi di Palù e di Vetriolo asserendo che i pretesi indizi emersi a carico del loro difeso per l'uccisione dei due contadini si erano rivelati alla prova dei fatti di lieve importanza agli effetti della causa e hanno chiesto che l'imputato venisse assolto con formula piena per non avere commesso il fatto. Ha replicato brevemente l'avvocato di Parte civile Frizzi. Il processo è stato rinviali' quindi a domani per l'arringa del terzo difensore on. Ferrando In serata si avrà la sentenza.
Persone citate: Adelia Galvan, Aldo Garollo, Ballardini, Di Stefano, Margherita Moltrer, Moltrer, Zanfei
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