Il governo di Salò non concesse la 2a medaglia d'oro a Grossi

Il governo di Salò non concesse la 2a medaglia d'oro a Grossi RIVELAZIONI SUL COMANDANTE DEL "BARBARICO, Il governo di Salò non concesse la 2a medaglia d'oro a Grossi Due lettere ufficiali del Sottosegretario della Marina repubblichina - "L'affondamento della corazzata mai riconosciuto nè comprovato,, - Un tentato contrabbando di valuta in Spagna Roma, 9 aprile. Il caso del capitano di vascello Enzo Grossi, decorato a suo tempo di medaglia d'oro per aver affondato col suo sommergibile Barbarigo unità della flotta americana, può dirsi definitivamente chiuso con la pubblicazione da parte de La Voce Repubblicana di due lettere del sottosegretario alla Marina del Governo di Salò, Sparzani, che testimoniano come perfino gli stessi fascisti ammettessero — tra loro — l'inconsistenza dei pretesi titoli di Enzo Grossi. La prima è diretta, in data 27 dicembre 1944, al Ministro delle Forze armate ed in essa si afferma che, « probabilmente per 1 dubbi sorti BUll'affondamento della seconda corazzata, la proposta per la seconda medaglia d'oro avanzata da Supermarina a firma « Riccardi » è stata poi tenuta in sospeso per ordine di detto sottosegretariato. «Nel marzo c. a. In seguito a richiesta del-capitano di vascello Grossi e per regolarizzare la sua posizione (dato che egli si fregiava già da tempo della 2* medaglia d|oro) tolsi la sospensiva perchè la commissione unica ricomperise procedesse all'esame dell'incartamento e alla relativa concessione Il 6 luglio la commissióne emetteva la proposta per la concessione della medaglia d'oro al V. M. « Ritenni opportuno tenere in sospeso detta deliberazione in attesa di accertamenti definitivi in merito perchè: a) se l'affondamento della seconda corazzata potesse essere sicuramente confermato, al capitano di vascello Grossi spetterebbe per legge la seconda medaglia d'oro al V. M.; b) se tale affondamento venisse con sicurezza escluso, e si trattasse invece di un grosso piroscafo (anche se scambiato per errore per una corazzata), allora spetterebbe al capitano di vascello Grossi la medaglia di argento al V M.: ma in tal caso nel verbale della commissione non si dovrebbe parlare di affondamento di una nave da battaglia. Poiché li capitano di vascello Grossi porta I distintivi della seconda medaglia d'oro, si prega voler dare disposizioni in merito». La seconda lettera, sempre a firma del sottosegretario Sparzani, porta la data del 26 giugno 1944 ed in essa si dice che, nonostante fosse stata tolta la sospensiva per la concessione della medaglia d'oro per l'affondamento della seconda corazzata tipo Mississippi, non essendo tale affondamento t mai riconosciuto, nè comprovato, le superiori autorità dello Stato hanno deciso di non dar corso alla suddetta concessione ». Risulta dunque evidente che il Grossi si fregiava di una decorazione che non gli era stata concessa (commettendo cosi un reato previsto dal co dice P M.) e che 1» Marina di Salò era tutt'altro che per¬ suasa dell'affondamento della corazzata, ne era potuta giun gere ad appurare se si fosse trattato almeno di un piroscafo, perchè non fu poi concessa al Grossi nemmeno la medaglia d'argento. Dalla raccolta delle conferenze del fuhrer su questioni navali (verbale delle riunioni del comandante in capo della Marina, amm. Doenitz, col fuhrer a Berghof dal 4 al 6 maggio 1944) risulta inoltre tra l'altro: < il comandante In capo della Marina riferisce che il comandante Grossi ha cercato di passare in Spagna 3 milioni e 400.000 franchi francesi in occasione di un suo incontro con l'addetto navale italiano a Madrid sul ponte internazionale di Irun. Il comandante in capo della Marina crede opportuno che il caso formi oggetto di inchiesta da parte dell'Italia. Riferisce di aver chiesto al Ministro della Marina italiana di far trasferire Grossi in Italia. Il fuhrer dice che IHIIIIIIIIIIIIIItllllllllIlllllllllllllllllllIIIIIIIIIIIII tali mancanze commesse da italiani sono per noi faccende di nessuna Importanza. Non ritiene che valga la pena di fare un'inchiesta, perchè non se ne ricaverebbe nulla. Vuole che Grossi sia rinviato in Italia ». Il Grossi fu infatti, alla metà dello stesso maggio, revocato dal suo incarico di « comandante superiore delle forze subacquee italiane in Atlantico » e rimpatriato. Non risulta che per 11 fatto del tentato contrabbando di valuta sia stato poi perseguito, nè in via disciplinare nè In via penale.

Persone citate: Doenitz, Enzo Grossi, Riccardi, Sparzani

Luoghi citati: Italia, Madrid, Roma, Salò, Spagna