Le fucilazioni alle Cascine e alla periferia di Firenze

Le fucilazioni alle Cascine e alla periferia di Firenze I crimini della banda Carità in Appello Le fucilazioni alle Cascine e alla periferia di Firenze Bologna, 9 aprile. E" continuata alla Corte di Assise di Appello di Bologna la raccapricciante rievocazione dei crimini commessi dalla banda Carità nel primo semestre del 1944. Di due episodi soprattutto il Presidente della Corte ha lungamente parlato: le fucilazioni del luglio 1944 alle Cascine e quelle avvenute alla periferia di Firenze in seguito alla scoperta della radio clandestina installata in un appartamento al numero 12 di piazza d'Azeglio. Note sono le circostanze nelle quali fu organizzato a Firenze il servizio radio da parte di persone che operavano in collegamento con 1 comandi alleati. L'irruzione di elementi tedeschi accompagnati da uomini della Carità nei locali di piazza d'Azeglio ebbe luogo il 7 giugno del '44 mentre ferveva in pieno 11 lavoro di trasmissione di notizie militari che interessavano gli alleati. Il radiotelegrafista Luigi Morandi fu sorpreso all'apparecchio con la cuffia In testa. Alla vista dei tedeschi estrasse la rivoltella e ne uccise due, ma fu subito sopraffatto e gravemente ferito. Mori poco dopo all'ospedale. Fra gli arrestati di quel giorno vi furono, oltre l'avv. Enrico Bocci, l'ing. Guido Focaccl, Cari" ^-^..polml, il capitano Italo Picalli, la signorina Gilda La Rocca e altri. Il gruppo fu condotto nella villa di via Bolognese dove il Carità aveva il suo. quartier generale. Inaudite furono le torture inflitte agli arrestati: i tedeschi e gli sgherri del Carità si accanirono particolarmente contro la persona dell'aw. Bocci 11 quale ad un certo riomento per le atrocità subite non era più in grado di rispondere alle domande dei suoi torturatori. Costoro ebbero l'idea veramente diabolica di chiamare un medico perchè curasse il Bocci in modo da poter con tinuare gli estenuanti interro gatorl. Intervenne il dott. Scot¬ ti che trovò l'avv. Bocci in condizioni impressionanti per le sevizie subite e gli fece una iniezione cardiotonica. Quello che accadde dopo nei sinistri locali della villa rimase avvolto nel mistero. Fatto sta che l'avv. Bocci fu uccIbo e il suo cadavere non venne più rintracciato. Ma l'irruzione nell'appartamento di piazza D'Azeglio ebbe più tardi ben più gravi conseguenze: 1 tedeschi fucilarono altre persone che erano state incarcerate dopo la scoperta della trasmittente clandestina e fra queste: Dante Romagnoli, Fernando Panerai, 11 capitano Italo Plcalli e Maria Enriquez che erano estranei al gruppo di collegamento con gli alleati: erano stati arrestati-in precedenza per motivi politici come esponenti del partito cristiano sociale. Anche dell'eccidio delle Cascine sono noti i particolari. Cittadini arrestati come ostaggi o sospetti di antifascismo furono passati per le armi il 17 luglio 1914. Il plotone di esecuzione fece fuoco contro Giuliano Cattai, Sergio Posi, Giuliano Molendinl e I nominati don Elio Monari e capitano Enzo Feliciani. Questi ultimi due rastrellati sugli Appennini, per ragioni che non furono mai appurate, vennero condotti a Firenze e affidati agli uomini del Carità. Un altro gruppo di arrestati fu passato per le armi alcuni giorni dopo nei pressi del Passo della Futa. Sotto il piombo dei nazifascisti perirono cinque persone. Nella gamma delle azioni criminose non mancano gli episodi di persecuzione razziale In danno di ebrei: Dante Valobra fu passato per le armi il 19 giugno 1944 mentre 1 fratelli Gastone e Angelo Volterra fini rono deportati e morirono nei lager tedeschi. Ignota è rimasta pure la sorte di altri due ebrei di Firenze, Arturo Orvieto e Alberto Levi, deportati in Germania.

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Germania