Il "caso,, del sindaco Basile davanti alla Giunta provinciale
Il "caso,, del sindaco Basile davanti alla Giunta provinciale Il "caso,, del sindaco Basile davanti alla Giunta provinciale La decisione ai primi di maggio Alessandria, 9 aprile. La Giunta provinciale amministrativa di Alessandria si è riunita nel pomeriggio di oggi in seduta giurisdizionale allo scopo di esaminare i ricorsi del Prefetto circa la decadenza del sindaco Nicola Basile, e degli ex-assessori Edoardo Mlngrat e Sesto Garberà Sono noti 1 termini della vertenza. Nell'agosto 1951 il consiglio di prefettura chiedeva fossero dichiarati decaduti i tre predetti consiglieri facenti parte della cessata amministrazione socialcomunista ritenendo inadeguato l'affitto dei locali appartenenti al Comune e ceduti alla Camera del Lavoro, cosi da terminare un danno per oltre un milione di lire alle finanze municipali. La richiesta di decadenza veniva portata in discussione davanti al consiglio comunale la sera del 16 ottobre scorso. Dopo una discussione in seduta segreta, protrattasi fino alle due del mattino, all'unanimità — 25 voti favorevoli eli 25 votanti — il ricorso del prefetto veniva respinto. Tale decisione veniva confermata il 17 gennaio scorso, nella successiva riunione del consiglio comunale in seduta giurisdizionale, con 22 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti, e così la proposta di decadenza dei tre consiglieri veniva di nuovo respinta. Ed ecco ritornare la dibattuta questione davanti alla giunta provinciale amministrativa riunita oggi in funzione giurisdizionale, secondo la procedura legale. Presiedeva il vice-prefetto dottor Moro, membri interni i consiglieri di prefettura dottor Nielli e dottor Paladino, membri esterni, rappresentanti cioè la provincia, l'avv. Giovanni Spantigati, di Alessandria e l'avv. Schierano di Casale. Rappresentava il Prefetto di Alessandria il dottor Giancarlo Olmi dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Torino, mentre il prof. Bodda pure di Torino, rappresentava il sindaco Basile. Il dottor Nielfl ha fatto una ampia relazione sulla vertenza, riassumendo tutti gli elementi di causa che hanno portato all'attuale giudizio. Il dottor Olmi ha preso quindi la parola, sostenen do la validità del ricorso del Prefetto sollevato non per motivi morali o politici nel confronti dei tre consiglieri, ma per l'applicazione della leggo, con serena obiettività. Egli Bl è quindi addentrato nel merito della questione esaminandola minutamente, secondo lo spirito della legge comunale, in relazione al caso specifico pressoché nuovo in Italia, e ha concluso circa l'accoglibilità del ricorso fondato su probanti argomenti giuridici. Per ultimo uà parlato il prof. Bodda, svolgendo altrettante tesi giuridiche neganti ogni valore alia richiesta prefettizia. Il rappresentante del tre consiglieri ha affermato essere inammissibile il ricorso e ha sostenuto che esso dovrebbe essere respinto per le valide ragioni già sviluppate e consacrate dalla duplice decisione del consiglio comunale. La dotta discussione su questa controversa questione si è pro¬ tratta per oltre un'ora e mezzo dopo di che la pubblica attuta — erano pure presenti valenti rappresentanti del Foro — si è sciolta. La decisione, a quanto si apprende, sarà pubblicata verso I primi giorni del prossimo maggio: contro l'attesa decisione della Giunta provinciale amministrativa di Alessandria, il soccomber, te ha diritto di ricorrere anco™ alla Corte d'Appello di Torino.
Persone citate: Bodda, Edoardo Mlngrat, Giancarlo Olmi, Giovanni Spantigati, Moro, Nicola Basile, Olmi, Paladino
Luoghi citati: Alessandria, Casale, Italia, Torino
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