Sbalorditi i tifosi novaresi dall'eccezionale severità della Lega

Sbalorditi i tifosi novaresi dall'eccezionale severità della Lega Sbalorditi i tifosi novaresi dall'eccezionale severità della Lega Il ricorso alla Commissione d'appello - Grave incidente a Della Frera :Dal nostro inviato speciale; Novara, 9 aprile. Sbalordimento e costernazione hanno suscitato a Novara le sanzioni adottate dalla Lega in conseguenza degli incidenti di domenica scorsa. Nessuno pensava di passarla del tutto liscia, ma la gravità delle punizioni ha superato ogni più pessimistica previsione. Ne parlano i dirigenti, i giocatori, I tifosi. A Novara 11 comunicato milanese è ■ diventato l'argomento del giorno, ma, a dire la verità, non vi sono state escandescenze, niente propositi di reazione violenta, nessun pugno teso verso 1 giudici severi. - La situazione in cui è venuta a trovarsi la squadra che sta lottando per evitare la retrocessione è una spina nel cuore non solo dei tifosi ma anche di quelli che vivendo ai margini dello sport sentono solo di riflesso questo calore di passione che si sprigiona dalla massa dei « fedeli ». E' tutta la città che prende parte al do'ore e all'ansia dei giocatori e dei dirigenti per le gravi conseguenze che le sanzioni potranno avere sul corso della lotta, ormai giunta nella fase decisiva, e sono queste preoccupazioni per l'avvenire che distolgono i tifosi da ogni pensiero di ritorsione per stringerli tutti attorno alla loro Società cosi duramente e — aggiungono — ingiustamente colpita. I fatti sono conosciuti. Parte ad un certo punto un sasso dalla gradinata dei popolari e va a cadere proprio sulla testa dell'arbitro. Sì è . calcolato che quel sasso fatale ha dovuto compiere una traiettoria d'una trentina di metri per giungere a destinazione. Più che un gesto di violenza contro una determinata persona è stato un gesto generico di protesta perchè da una distanza simile si suppone che il lanciatore non abbia avuto possibilità di mira. Questo avveniva per la mancata concessione di un calcio di rigore in seguito all'atterramento di Miglioli da parte di Castelli. C'è stato un po' di trambusto, proteste di giocatori, il solito assembramento che è abituale In simili situazioni. E' appunto mentre si discuteva che è arrivato il sasso. Su questo episodio i dirigenti novaresi, che non perdono la loro serenità di giudizio, sono espliciti: «Quando il fallo avvenne — essi ci dicono — Mignoli era fuori area, il rigore non poteva essere concesso e bene ha fatto Belle a rifiutarlo ». E' una dichiarazione che rende giustizia anche all'arbitro per quanto egli sia ritenuto ti maggiore responsabile di questa legnata che è capitata fra capo e rollo alla squadra. Della sassata pochi si accorsero. Ogni tanto Belle si portava il fazzoletto alla fronte ma si credeva che si asciugasse il sudore perchè la giornata era piuttosto calda. Si trattava, come abbiamo già pubblicato, di una abrasione puntiforme, guaribile in un giorno. Durante il riposo la ferita venne medicata con un cerotto e l'arbitro potè ritornare in campo per il secondo tempo. Belle aveva detto a chi lo accompagnava più tardi in auto all'autostrada: «Sono tornato in campo per voi dirigenti perchè so quali sacrifici dovete sopportare; del resto considero un lieve infortunio la ferita In sè e non vi attribuisco che una scarsa importanza ». Alla Lega dissero l'indomani che era stata una fortuna per il Novara questa decisione dell'arbitro perchè In caso contrarlo ne sarebbero derivate sanzioni severe come la perdita della partita e la squalifica del campo. Ma si trattava di una «fortuna» sui generis. In effetti sarebbe stato meglio che Belle non fosse rien trato perchè la sconfitta tanto è rimasta, la squalifica anche e al meno non si sarebbero avute le punizioni ai giocatori, tutte provocate dalle vicende del secondo tempo. Dicono i dirigenti novaresi: «E stota una partita delle più corrette a cui abbiamo assistito sul nostro campo. II Napoli avrà commesso, si e no, una mezza dozzina in tutto di falli veniali E' stato squalificato Formrntin che nessuno aveva notato tanto il suo gioco era stato incolore. La nostra squadra è apparsa al di sotto delle sue possibilità anche come vigore combattivo. Mancava l'atmosfera di violenza. Se il pubblico avesse avuto veramente l'inlenzione di provocare incidenti e di invadere il campo, l'avrebbe fatto al momento deU'annullamento del gol che per noi voleva dire il pareggio. L'arbitro ha potuto invece dirigere come a lui piaceva e applicare 1 criteri che più riteneva opportuni. 11 pubblico ha protestato ma non s'è mosso. Dove l'ambiente di pressione e di violenza, dove la glustiflrazione delle enormi punizioni ? ». E aggiungono: «Guardate quello che è avvenuto su altri campi. A Busto c'è stata non una sassata ma una sassalola. Punizione: una sola giornata di squalifica, a noi due. A Roma nella partita Lazio-Atalanta ri sono state le sassate e c'è stato anche Il tentativo di alcuni tifosi di entrare in campo, fermati fortunatamente mentre erano già oltre la rete. Punizione: mezzo milione di multa, e ancora discutono per ridurla. Perchè proprio noi dobbiamo ricevere la sropola più grossa? Se un sasso giunge a segno e gli altri no, si deve avere la mano leggera solo verso chi ha mandato casualmente 11 proiettile lontano dal supposto bersaglio' Noi non chiediamo clemenza, chiediamo giustizia. Non l'abbiamo contro nessuno, slamo sinceramente rammaricati di quanto è successo a Belle e glie l'abbiamo detto, ma le punizioni devono essere dosate dopo di aver tenuto conto di tutte le circostanze, cioè dell'eccitabilità del momento e della situazione difficile in cui si trovano le Società che lottano per salvarsi, nonché degli errori stessi degli arbitri i quali involontariamente concorrono talvolta a provocare gli incidenti di cui poi le Società sole sopportano le conseguenze. Sì faccia almeno che queste conseguenze non ci diano li colpo di grazia ». Questa, all'incirca, la difesa dei novaresi. La Società colpita inol¬ trerà ricorso alla Commissione di appello che si radunerà sabato 18. Intanto l'allenatore è nei pasticci per formare la squadra da man dare domenica a Ferrara. Essa avrebbe potuto essere la seguen te: Corghi; Della Frera, Mainar di; Feccia, Molina, Miglioli, Pie cloni (Renica), Renica (Janda) Piola, Janda (Passarln), Savionl; ma pruprio oggi, furante l'atte namonto. s'è infortunato Del'a Frera, caduto malamente in una azione di gioco. Portato all'ospe date gli è stata riscontrata la frattura del polso sinistro, quin di indisponibile anche Della Frera e buio completo sulla scelta del sostituto perchè Carbani ha appena ripreso gli allenamenti e se verrà arretrato Miglioli ne mancherà sempre uno per siste mare gli altri ranghi. I dirigenti novaresi hanno le mani nei capelli, ma non disarmano. Sono decisi a lottare fino in fondo. « Se dovremo cadere, essi dicono, vogliamo cadere in piedi. Ma speriamo di salvarci » ETTORE BERRÀ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Luoghi citati: Ferrara, Napoli, Novara, Roma