E' morto Giuseppe Cassone di Giuseppe Cassone
E' morto Giuseppe Cassone E' morto Giuseppe Cassone Un fulmineo inesorabile male ha in soli tre giorni stroncata la vita al nostro amico e collega Giuseppe Cassone. E' morto ieri sera alle 22 all'ospedale San Giovanni. Una mattina non 10 trovammo al giornale: era cosa talmente insolita da non poter passare inosservata. Ci dissero che era indisposto. Indisposto lui che aveva sempre goduto di una invidiabile salute ed in cinquantanni di lavoro a « La Stampa > non era mai mancato un sòl giorno. Nello stesso pomeriggio Giuseppe Cassone fu portato in clinica. Eva stato colpito da una acuta intossicazione generale. Quando andammo, per confortarlo, al suo capezzale non ci riconobbe: era ormai in coma ed è passato inavvertitamente dal sonno alla morte senza soffrire. Aveva avuto precedentemente i conforti religiosi. La sua morte è un lutto per 11 giornalismo ed un grande lutto per tutti noi che gli fummo amici. Egli ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile. Alla vedova ed ai congiunti dell'amico e collega porgiamo accorate condoglianze. Giuseppe Cassone era a « La Stampai dal 1905 (nato nel 1S77 a Moncalvoj ed era non solo il collega più anziano ma l'amico di tutti noi. Grande è la nostra pena. Quarantotto anni della sua presema in questo giornale (salva la parentesi dal 'S6 al '32 quando fu allontanato dal fascismoj ne avevano fatto una specie di compagno indispensabile, quello che diceva sempre la parola gentile, incoraggiante, quello che condivideva le ansietà e le piccole gioie di ognuno, e partecipava al lavoro e alla vita della, redazione con un fervore dissimulato, ma tenace. Era misuratissimo nel tratto, all'apparenza un po' freddo, elegante, compito. Ed ai modi sobri cortesi e asciutti corrispondeva una probità incomparabile, un equilibrio di intelligenza e di spiriti, che lo mettevano al centro degli avvenimenti, sempre curioso penetrante accorto, ma anche con un certo distacco, e una istintiva saggezza. Quante cose egli vide nella sua lunga carriera, quanti segreti conobbe, quanti retroscena indagò; ma nell'esercizio della professione, se la sua esperienza si acuiva, anche si accresceva la obiettività serena che fa del cronista un testimone. Capo-cronista per molto tempo egli fu osservatore e raccoglitore di fatti rapido e sagace, ma sorretto ognora da quella sua misura, da quel garbo naturale. Fu scrittore piano e piacevole; con una punta di smaliziata ingegnosità che gli dettò graziose invenzioni paradossali, i « Racconti impossibiìiy, e capi-cronaca felicemente facili e divertenti. I lettori, i nostri più vecchi lettori ricordano certo la. sua. nitida attività; noi oggi ricordiamo e salutiamo con affetto deferente un galantuomo cortese, un amico che ci fu, e rimane, estremamente caro.
Persone citate: Giuseppe Cassone
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