Un treno deraglia e si spezza in tronconi

Un treno deraglia e si spezza in tronconi tilt AVE IXVUtKXTK SVLtjA «VESUVIANA» Un treno deraglia e si spezza in tronconi 3 morti e 90 feriti - Uno scambio non ha funzionato - Vagoni rovesciati Non ancora identiiicate le vittime: una donna, una bambina e un vecchio (Nostro servizio speciale) Napoli, 7 aprile. Novanta feriti e tre morti costituiscono il tragico bilancio della sciagura ferroviaria avvenuta oggi alle 17,13 all'altezza della stazione di San Giovanni a Teduccio della ferrovia circumvesuviana. 1 tre cadaveri sono stati trasportati nella sala mortuaria dell'ospedale < Incurabili >. Allo stesso ospedale sono rimasti ricoveraticon ferite guaribili olite il ventesimo giorno, 9 persone, mentre altre 27 sono state medicate per contusioni ed ecchimosi guaribili entro il decimo gior¬ i a a a , i no. All'ospedale dei Pellegrini sono rimasti ricoverati 7 feriti. Altre 10 persone si son fatte medicare leggere contusioni. A 38 poi ammontano le persone medicate per ferite e contusioni varie presso l'ambulatorio della Croce Ross", di San Giovanni a Teduccio. Il < Diretto yn > era partito alle ore 16 da Sorrento, gremito di comitive recatesi in gita sulla costa per festeggiare con una lieta giornata la settimana in Albis. Avrebbe dovuto giungere alle 17,15 a Napoli.] Due minuti prima è accadutolil deviamento. Quattro vagoni' lllllllllllllllllllllllllllilliliiiliilliiniiillllllllllilii! hanno potuto proseguire; il resto del treno (tre vagoni rovesciati ed altri fuori binario) è rimasto nella stazione fra mucchi di schegge e larghe macchie di sangue. Le prime indagini condotta dal Procuratore della Repubb"ca, dai Commissari di Polizia e dal direttore della Motorizzazione civile hanno accertato che il capostazione Mario Farro ha regolarmente manovrato le manopole per l'istradamento del treno che non avrebbe dovuto sostare, dopo aver posto il segnale di prote zione con l'indicazione di via libera. < Ciò che consta per ora — ci ha dichiarato il direttore della motorizzazione civile — è che c'è stata una deviazione dello scambio. Occorre ora accertare, attraverso • l'esame di tutti gli apparecchi e della rete, qual'è il motivo che lo ha determinato > Il frenatore Gerardo Bonomo, che con i colleghi Luigi Simeone ed Eugenio Bega era in servizio sul diretto (guidato dal macchinista Emilio De Sena con capotreno Mario Cortese), ci ha dichiarato di aver soltanto udito un pauroso rombo e d'aver avvertito un urto violentissimo seguito da una tagliente pioggia di schegge, i cristalli andati tutti in frantumi. Poi ha visto un ufficiale ** rnctropolitani che, pur con una mano squarciata, cercava di soccorrere alcuni feriti, tentando di estrarli dai finestrini. Il cantoniere Antonio Rota e la moglie Gulla, addetti al casello numero 3, a pochi metri dal fabbricato della stazione, hanno visto in un primo tempo che il treno si divideva in due tronchi che poi divennero tre perchè i vagoni si avviavano appunto su tre diversi binari. Pochi secondi dopo tre vagoni si rovesciarono sollevando un gran polverone. Dal penano, vennero proiettati due corpi che si schiacciarono sul marciapiede (evidentemente le due vittime principali, una che essendo sprovviste di qualunque Primo, il più vicino alla \donna e una bambina, h ^ documento non 30no'state anl00ra identificate). Poi un coro ìd.urla B iamenHì finché dopo un quarto d'ora s'udì l'ululato delie sirene: arrivavano le au- j . . \totemgne della Croce Rossa. Alle ore SS i vigili del fuo| co, praticati con fiamme ossi- driche alcuni fori nelle lamiere, hanno esplorato i tre vagoni, trovandovi un terzo cadavere. Si tratta d'un vecchio che, al pari degli n'iri due morti, non è stato ancora possibile identificare. Si attende tuttavia che domani i tre vagoni — di cui uno deviato proprio sul marciapiede sotto la pensilina principale — vengano sollevati dal carro-gru per accertarsi definitivamente che sotto non vi siano rimaste altre vittime. Mentre alla luce dei fari i tecnici continuano febbrilmente l'esame accurato della rete, la intera zona è stata circondata da reparti della « Celere > che vigilano perchè nessuno, eccetto il personale autorizzato, tocchi scambi e binari. C g. Una vettura del convoglio rovesciata sul fianco alla stazione di San Giovanni. (Telef.)

Persone citate: Antonio Rota, Croce Ross, Emilio De Sena, Eugenio Bega, Gerardo Bonomo, Gulla, Luigi Simeone, Mario Cortese, Mario Farro

Luoghi citati: Napoli, Sorrento