"Il medico dei santi» è morto a Napoli

"Il medico dei santi» è morto a Napoli "Il medico dei santi» è morto a Napoli Era un appassionato nello studio delle reliquie corporee dei defunti di cui la Chiesa aveva proclamato la santità (Dal nostro corrispondente) Napoli, 31 marzo. Si sono svolte oggi, fra una grande folla, le esequie di un popolare medico, il dott. Antonio Amitrano, assai noto negli ambienti cattolici italiani ed esteri e nel mondo scientifico internazionale per aver dedicato la sua lunga esistenza (egli è deceduto ad 84 anni) ad un compito assai singolare, che lo aveva fatto definire «il medico Mei santi >. Infatti il dott. Amitrano che pur esercitava con spirito di apostolato la sua professione fra i poveri, sin da giovane si era appassionato nehr. studio delle reliquie corporee di dei.mti di cui la Chiesa aveva prtx'imato, dopo i rituali pio cessi .nonici, la santità. Ciò chi aveva Impressionato lo studio.,' napoletano, chi pur aveva chi 'o invano alla Bcienza una spiegazione razio- naie, erano ì fi : neni assolutamente fuor ' 'dine di natura che spessi: -esentavano queste reliquii 'a lui analizzate. In particolai modo egli aveva concentrato le sue ricerche di laboratorio sul -angue di martiri chi., raccolto in ampolle dai fedeli lopo il orificio, era stato gelosamente custodito e tramandato, conservando inalterate, nonostante le leggi della mai'ria, le sue caratteriMiche fisiche. Infatti questo sangue, oggi fra i più preziosi cimeli di basilic'.ie e cattedrali, anziché corrompersi e prlverizzarsi. non solo è rimasto intatto (pur senza essere sottoposto agli.-peciali trattamenti della chi- mica moderna che renderebbe-ro ciò un fatto normale) ms.spesso. in determinate date, si liquefa scintillando come limpido rubino e perfino ri- bolle. L'anno scorso, causando viva emozione negli ambienti ecclesiastici e fra ì fedeli, il dott. Antonio Amitrano pub-|blicò, con la piena approvazione della Cuna, una memoria intitolata < Notizie storiche ed osservazioni sulle reliquie di sangue > (redatta in collaborazione con un noto naturalista, il rev. Giovanbattista Alfano). In essa egli condensava oltre mezzo secolo di ricerche intese a rintracciare in tutto il mondo queste reliquie (un centinaio) fra cui ve ne erano otto che ripetevano in giorni precisi ii prodigioso fenomeno di San Gennaro. Le prime quattro reliquie (nei monasteri di Santa Chiara e di San Gregorio Armeno) erano di San Giovanni Battista ■ lata del miracolo: 24 giugno), aito Stefano protomartire (3 -jsto e 26 dicembre), San Lo- ri zo (10 agosto), Santa Pa trizia (26 agosto). Le altre qua erano di San Luigi (21 giugno, nel » Gesù Vecchio >), Sant'Alfonso Maria dei Liguori (2 agosto in «Santa Maria della Mercede >) e San Pantaleone (26 luglio nella cattedrale di Ravello) oltre al sangue di Sant- Chiara da Montefalco (in quella cattedrale ne'la prò vinchi di Perugia). c g.

Persone citate: Amitrano, Antonio Amitrano, Gesù, Liguori, Mei, Sant'alfonso Maria

Luoghi citati: Montefalco, Napoli, Perugia, Ravello, San Gregorio