La consegna del premio Fila allo scultore Francesco Messina

La consegna del premio Fila allo scultore Francesco Messina La consegna del premio Fila allo scultore Francesco Messina Milano, 28 marzo. Questo pomeriggio alle 17 nella sala dell'Angelicum è stato consegnato ufficialmente allo scultore Francesco Messina il premio Ines Fila d'un milione. Dal 1948, anno In cui l'industriale biellese Adolfo Fila fondò 11 premio, è questa la sesta volta che esso viene assegnato, alternativamente a letterati, pittori e scultori. Negli anni scorsi 11 milione del Fila toccò a Marino' Moretti, Francesco Frola, Renato Slmoni, Pio Semeghini, Ugo Bernasconi, Carlo Conte e Italo Griselli. Francesco Messina (nel quale la giuria ha voluto premiare soprattutto un esempio di fedeltà al canoni tradizionali dell'arte italiana) ha compiuto 52 anni lo scorso dicembre E' nato a Linguaglossa, in provincia di Catania, da povera gente. Sì trasferì a Genova giovanissimo e in quella città restò lavorando e studiando fino a 32 anni. Mosse i suoi pri mi passi d'artista ispirandosi a Vincenzo Gemito e non si staccò mai dall'osservazione attenta e amorosa del vero. Novelli esemplari della sua arte sono alcune statue di pugllatori e nuotatori nonché alcuni famosi ritratti: fra gli altri, quelli di Giovanni Papi- ni, di De Vecchi di Val Cismon, di Raffaele Calzini, Riccardo Bacchelli, Indro Montanelli e del cardinale Schuster. Francesco Messina vive a Milano dal 1932. Due anni dopo, a 34 anni, fu chiamato all'Accademia di Brera, dove insegna tuttora, ad occupare la cattedra dello scultore Wildt. Nel 1943 fu nominato Accademico d'Italia. Subito dopo la consegna del premio, l'orchestra e 11 coro dell'Angelicum diretti dal maestro Amerigo Bortone hanno eseguito un concerto reso particolarmente interessante da due oratori di Giovanni Carissimi (Historla di Job e Judicium Salomonis) che nessun pubblico moderno aveva mai sentito prima di oggi. Queste musiche mistiche ben s'Intonavano col premio, 11 quale ha una storia gentile e patetica. Nell'Inverno del 1947 la signora Ines Fila moglie dell'industriale che quest'oggi ha consegnato l'assegno a Messina si ammalò gravemente. Aveva appena 33 anni ed era una bella donna bionda dal 11 neamenti delicati. Abituata a una vita attiva che anche per la mancanza di figli si svolgeva costantemente a fianco del marito, l'immobilità del letto la riempiva di tristezza. Avrebbe voluto muoversi, giovare a qualcuno, prendere iniziative. Un pomeriggio alla fine di febbraio l'ammalata ricevette, come ogni giorno, la visita della sua più intima amica, Tilde Austoni, la quale disse che poteva fermarsi poco giacché doveva recarsi alla mostra di uno scultore, c Beata te », disse Ines Fila, c che hai sempre dimostrato particolare attaccamento all'arte. Io Mostre non ne visiterò forse mai più ». Gettò uno sguardo malinconico fuori dalla finestra e soggiunse: « Se guarirò devi promettermi che mi aiuterai a fare qualcosa per gli artisti. Ma se dovessi morire, devi promettermi che lavorerai insieme a mio marito per legare 11 mio ricordo alle arti ». La signora Austoni protestò a quei tristi pensieri, tuttavia promise. La signora Ines Fila mori 11 3 marzo, rinnovando all'amica come in un sospiro le sue raccomandazioni. L'anno dopo, in marzo, il premio Ines Fila venne assegnato per la prima voi ta e Marino Moretti e Francesco Fl<-. La segreteria del premio ha già annunciato che l'anno venturo esso Bara destinato a un'opera letteraria. g. c. f.

Luoghi citati: Catania, Genova, Italia, Linguaglossa, Messina, Milano