La vertenza per le «Liberty» cedute ad armatori italiani
La vertenza per le «Liberty» cedute ad armatori italiani La vertenza per le «Liberty» cedute ad armatori italiani Precisazioni del Ministero della Marina mercantile sui reali termini della questione che sarà presto sanata Roma, 27 marzo. In merito alle notizie diramate circa una pretesa confisca od una risoluzione del contratti di vendita di sette delle 123 navi Liberty, a suo tempo acquistate dagli Stati Uniti, perchè avrebbero toccato porti di Paesi d'oltre cortina, 11 ministro della Marina mercantile precisa che la dichiarazione di inadempienza delle autorità americane è stata accompagnata dall'invito agli4 armatori di regolarizzare al più presto la loro posizione mediante l'invio all'amministrazione marittima americana del certificato della più alta classe rilasciato dal registro dì classificazione, che deve comprovare l'efficienza delle navi ai fini del mantenimento dell'ipoteca a favore dell'amministrazione marittima americana per il residuo prezzo da pagare. La questione rientra, perciò, nei normali limiti di mora nell'adempimento di una delle formalità del contratto di compravendita a suo tempo concluso, mora che si prevede sarà al più presto sanata con l'Invio da parte degli armatori interessati del documento prescritto e con 11 pagamento di una penalità del 6 per cento sul residuo debito quale interesse di mora per il periodo compreso tra il 23 marzo, data di dichiarazione della Inadempienza, ed il giorno di ricezione ed accettazione dei certificato di classe per ciascuna delle sette navi. Negli ambienti armatoriali si fa osservare che qualsiasi eventuale dichiarazione unilaterale di risoluzione dei contratti non avrebbe, del resto, validità, in ta non esiste alcuna llmltazio- per n^fflcoden'e navi' vendu-te; e se esse, in limitati casi, hanno toccato porti oltre cortina (Mar Nero), ciò è avvenuto per prendere grano acquistato per conto delle autorità italiane o per trasportare in Argentina carichi di legname e cemento acquistati da quel Governo in Romania. E' ovvio che l'amministrazione americana, creditrice delle restanti quote da pagare, garantite con ipoteca sulle navi, secondo il contratto, abbia diritto di esigere che le navi etesse vengano mantenute In condizioni di navigabilità, perchè non scadano di valore. A tale effetto si fa rilevare che le navi in questione vengono mantenute non solo nella più alta classe del Registro Italiano (altrimenti, per le nostre leggi marittime, le capitanerie di porto in Italia e i consoli Italiani all'estero non le farebbero partire) ma anche nella più alta classe dell'Awertcan Bureau, che è l'ente di classifica americano di particolare fiducia dì quella amministrazione; e l'invio del certificato non è altro che un accessorio documentale di detta clausola sostanziale, pienamente adempiuta dagli armatori italiani. Secondo il contratto, però, il mancato invio del certificato, almeno per la prima volta, non porta affatto alla risoluzione del contratto stesso. Infine, per quanto riguarda le due navi citate nella notizia, si fa notare dagli interessati che, a seguito di sollecito dell'amministrazione americana del dicembre u. s., i certificati le furono regolarmente spediti, senza che vi fosse alcuna protesta o riserva da parto di essa. alle aspettative degli interessati; il secondo ha, invece, giudicato il provvedimento sotto una luce più serena, affermando che esso apporta un miglioramento sensibile alla situazione attuale degli ufficiali. Dopo un tentativo dell'estrema sinistra di rinviare ad altra seduta l'esame della legge, caduto nel vuoto, ha preso la parola il relatore Coppi (d. c.) e quindi il sottosegretario alla Difesa Jannuzzl, il quale ha ricordato che principale merito della legge è quello di avere nuovamente unificato le norme relative allo stato degli ufficiali delle tre forze armate. Vero è — ha | soggiunto — che tuttora mancano le norme sull'ordinamento delle Forze Armate, ma le norme stesse sono, ovviamente, subordinate alla ratifica in corso del trattato per la CED, ma è anche vero che le disposizioni sull'avanzamento e sullo stato degli ufficiali ne costituiscono la necessaria premessa. Poiché molti emendamenti sono stati presentati, il sottosegretario Jannuzzl ha osser vàto che il Governo è pronto a discutere su tutte le norme del progetto di legge, ma desidererebbe che la discussione lllllllllllinit MMIIIIIIllllMIMIMlillMIIIMIMIUIIII non venisse portata sul campo della sensibilità. Non vj può essere, in materia, altra sensibilità che quella di essere italiano, e di aver di mira soltanto gli interessi del Paese. L'esame del molti articoli della legge è stato quindi rinviato a martedì.
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