"Me ne vado con la mia bambina nell'altro mondo a cercare la pace"

"Me ne vado con la mia bambina nell'altro mondo a cercare la pace""Me ne vado con la mia bambina nell'altro mondo a cercare la pace" Così aveva scritto, prima di aprite i rubinetti del gas, la giovane sposa che uccise la sua figlioletta • Essa si trova ancora in osservazione al Mauriziano in attesa d'essere trasferita alle"lSuove„ iititiitii(iiiiiiiitifiiiiiiiiiiii*iiiif itiiiiiiiGtiiiiiiit Maria Scrizzl In Gallo, la sposa ventenne che — com'è noto — ha ucciso lunedi notte con 11 gas la figlioletta di dodici mesi e ha ternato di sopprimersi, si trova tuttora ricoverata all' ospedale Mauriziano. Le conseguenze dell'avvelenamento sul suo fisico sono pressoché scomparse: ma se i sanitari non la dimettono è perchè, evidentemente, le condizioni psichiche della donna non si presentano normali. Bisogna ricordare che la Scrizzi ha avuto una infanzia e un'adolescenza tristi e tormentate: il padre era malato, la madre non nel pieno possesso delle facoltà mentali e il fratello, dapprima ricoverato in una casa di salute, era finito nell'istituto di rieducazione « Ferrante Aportl ». Niente da stupirsi, dunque, se anche ad un primo sommario esame dei medici lo squilibrio mentale della sciagurata sia apparso chiaro. Del resto, a quanto ci risulta, il comportamento della Scrizzi (che è attentamente vigilata da suore e piantonata da alcuni carabinieri) confermerebbe senz'altro l'Ipotesi di questo suo squilibrio. A volte si rende conto perfettamente della morte eh' essa ha causato alla figlia e la chiama e piange: talora, invece, parla di Gabriella, come se fosse ancor viva. Col magistrato inquirente dott. Benedlcti essa è stata esplicita e precisa: in seguito ai contrasti col marito, (anzi, al piccolo contrasto per le 1800 lire da lei spese per un oggetto ritenuto superfluo, uno specchio) aveva deciso di togliersi la vita, assieme alla bambina. Nella deposizione è scesa, con lucidità, ai particolari più raccapriccianti: cioè ha narrato d'aver messo il « passeggino » proprio sotto il fornello a gas e d'averne fatto penzolare il condotto sul volto della bimba per essere sicura che morisse. La decisione di morte riguardava soltanto la Gabriella e lei; non concerneva il marito. Anzi, secondo il suo piano architettalo e s"Volto con mente davvero invasata dalla follia. Il marito « doveva » vivere. E in un prezioso documento, venuto ieri nelle mani della polizia, ha spiegato anche il perchè. Il documento è una specie di lettera — due foglietti vergati malamente, con mano convulsa — che In un primo tempo non era stata trovata. Il dott. Curro, del commissariato di P. S., l'ha allegata al fascicolo della denuncia da trasmettere all'autorità giudiziaria. Da indiscrezioni trapelate. l'Inizio della missiva, indirizzata al marito e scritta ovviamente nella tragica notte di lunedi, pochi minuti prima di morire, suonerebbe press'a poco cosi : « Me ne vado con la mia piccina nell'altro mondo a cercare un po' di pace. Non sono una ladra, 1 soldi 11 ho spesi per abbellire la casa. Vedrai che i conti torneranno. Ti lasciamo libero perchè tu pianga come ho pianto io nel giorni scorsi ». Il marito ha naturalmente abbandonato la casa della tragedia e s'è rifugiato dalle sorelle. L'atroce sventura l'ha sconvolto in modo penoso. Sulle sue labbra ritorna incessantemente il nome di Gabriella : contro la moglie non si scaglia, la considera come una demente, un'irresponsabile. Egli ha dichiarato che gli screzi fra lui e la moglie erano assai modesti, sempre di natura finanziarla: comunque litigi quali ne avvengono spessissimo fra coniugi. Si ritiene che oggi o domani la donna possa essere trasferità alle «Nuove», sotto l'Imputazione di omicidio volontario. Ma molto facilmente essa sarà internata in un manicomio. Una ragazza disperata si getta nella Ceronda Da qualche settimana la giovane Maria Bissio, di ventidue anni, da Venaria, aveva perduto la sua serena gioia. Alle amiche confidava spesso il cruccio che la tormentava: «Temo che il mio fidanzato mi voglia abbandonare » Ed, insieme, un presagio di maternità turbava l'animo della ragazza, un'autentica bellezza meridionale da pochi anni trasferitasi nel paese. Ieri sera la inquietudine di Maria Bissio toccò il vertice della esasperazione: messasi sulla spalletta del ponte sul Ceronda, attese la fine del turno di lavoro dello stabilimento Snia. Non appena, a frotte, Incominciarono ad uscire gli operai la ragazza fu vista scavalcare rapidamente il parapetto e gettarsi a capofitto nel torrente, che In quel punto raggiunge gli otto metri di prò fondita. Sgomenta, una piccola folla si sporse dalla spalletta; qualcuno, più intraprendente, fece per scénde dalla scarpata per raggiungere le acque. Un giovanotto, giunto allora in bicicletta, sembrò intuire d'un lampo l'estrema gravità della situazione. Lan datosi nel torrente con vigorose bracciate raggiunse il luogo do ve era scomparsa la giovane, si immerse, la trasse esanime dal gorgo, tra l'emozione degli astanti, e la depose sulla riva. Quindi s'allontanava senza far parola, spingendo a tutta forza sui pedali. Trasportata all'ospedale di Venaria, la regazza vi è stata ricoverata In gravi, ma non disperate condizioni. Un vero mira'colo le ha evitato la morte lstan- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii tanea: infatti la buca nel torrente, in cui essa si gettò a capofitto, ha il fondo melmoso e ciò è stato sufficiente ad attutire il colpo terribile. In stato d'incoscienza, la giovane non ha potuto iersera rendere ai carabinieri alcuna dichiarazione utile a far luce sulla disperata scena. Neppure l'identità del salvatore è stata accertata: taluni pretendono di averlo riconosciuto per certo Piero, da Caselle. Pare che il giovanotto sia del tutto estraneo alle delusioni sentimentali della bellissima giovane e che il vero fidanzato, paralizzato dall'emozione sulla sponda del ponte, non abbia osato sfidare le acque per un tentativo di salvataggio. Appalti per lavori stradali Sono stati appaltati ieri i lavori per la sistemazione stradale di parecchie zone della città. Il Comune ha stanziato allo scopo 160 milioni. Le opere cominceranno fra qualche giorno. ■tHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiitii

Persone citate: Gallo, Maria Bissio, Maria Scrizzl, Scrizzi

Luoghi citati: Venaria