Spara contro il maestro con una pistola a salve

Spara contro il maestro con una pistola a salve UN RAGAZZO PROTESTA PER I BRUTTI VOTI Spara contro il maestro con una pistola a salve i r immiimmiimiim mini m imi e Fortunatamente a lieto fine è la vicenda di un giovane scolaro che, in un impeto d''-a, ha afferrato una rivoltella « a salve » ed ha sparato due colpi contro il maestro che l'aveva rimproverato. Protagonista di questo episodio (che non può non destare preoccupazione e pena, specialmente dopo i recenti tragici episodi di Roma) è un ragazzo di undici an ni, Ottavio Castagno, che abita con lo zio Giuseppe in corso Rosselli 194. Due giorni fa il Castagno era a scuola, alla « Santorre Santarosa » di piazza Robilant. Nervoso di temperamento, scoraggiato per i brutti voti riportati negli ultimi mesi, aveva scritto sul suo diano: «Ieri 11 signor maestro mi ha sgridato, e io ne ho provato molto dolore. So bene che se sarò buono ed educato sarà meglio per me, ma quando mi trovo in classe non riesco più a frenarmi, non posso slare fermo e cosi finisco sempre per far disperare Il mio caro maestro ». Tre giorni fa l'insegnante — Filadellio Trigoni, di 28 anni, un giovane molto stimato ne la scuola per la sua bontà e per i suol delicati metodi didattici — aveva dato agli alunni un compito da fare a casa. Il Castagno non obbedì, e andò a scuola con la pagina In bianco: poi temendo di essere scoperto, si mise frettolosamente a scrivere In un angolo della classe. Ma 11 maestro lo colse In fallo, lo rimproverò e gli scrisse una nota di biasimo sul diario. Il ragazzo ammutolì, si ripromise di vendicarsi del rimprovero, volle « dare una lezione » al maestro. Attese che tutti gli altri scolari uscissero dall'aula: estrasse dalla borsa una piccola rivoltella « scacciacani » e sparò due colpi contro l'insegnante. Naturalmente, li maestro rimase illeso: ma stupltlssimo non potè reagire, nè rivolgere la parola al Castagno che, scoppiato in un pianto dirotto, usci di corsa. Non rincasò e a sera i familiari si rivolsero alla polizia, denunciandone la scomparsa. Il giorno seguente fece ritorno: era spaventato, avvilito, timoroso di punizioni. Ma la sua vicenda avrà un lieto fine: il direttore della scuola e l'insegnante lo hanno perdonato. Egli è stato riammesso alle lezioni, ed 1 suoi superiori si limiteranno a tenerlo d'occhio.

Persone citate: Ottavio Castagno, Santarosa

Luoghi citati: Roma