Decisi gli aumenti delle pensioni di guerra

Decisi gli aumenti delle pensioni di guerra Decisi gli aumenti delle pensioni di guerra II testo iella legge approvato ieri dal Senato - Assegni supplementari agli invalidi e alle vedove, agli orfani ed ai genitori dei Caduti i i a, aa a, al a r¬ aal », ce, n ne e il li 1 po Roma, 24 marzo. Il Senato ha discusso oggi La legge per l'aumento delle pensioni di guerra. I socialcomunisti, per ritardare la ripresa del dibattito sulla legge elettorale, hanno continuato a fare ostruzionismo, sicché l'esame della legge si è protratto quasi ininterrottamente dalle dieci di questa mattina sino a notte avanzata. Prima di iniziare 11 concreto esame degli articoli, il Sottosegretario alle pensioni on. Tessitore, ha fatto brevi dichiara zionl. Egli ha ricordato che al 31 dicembre 1952 ì pensionati erano 918.000 è che per essi veniva spesa una somma pari a 97 miliardi e 394 milioni. Ma — ha aggiunto — il numero dei pensionati è in progressivo aumento e, con le proposte ohe sono all'esame, fra due anni e tre mesi, lo Stato verrà a pagare 180 miliardi circa. Il Sot tosegretario ha ricordato, inoltre, che alle cifre citate bisogna aggiungere quelle degli assegni accessori per le pensioni dirette e quelli di previdenza per le vedove e i genitori. Infine il sen. Tessitore ha riassunto in cifre la vastissima at tività della Direzione generale per le pensioni di guerra. Sono state definite a tutt'oggi 588.516 pratiche; ogni mese se ne evadono 35.000. Si è avuto poi un vivace intervento del Sottosegretario al Tesoro on. Gava. A dimostrare la faziosità delle critiche socialcomuniste, egli ha ricordato alcune affermazioni del senatore comunista Ruggeri, il quale affermò che nel dicembre dell'anno scorso il Ministro del Tesoro avrebbe detto di non poter assumere Impegni per la rivalutazione delle pensioni dt guerra. «Queste affermazioni — ha detto Gava — sono assolutamente prive di fondamento; infatti è impossibile che il Ministro del Tesoro abbia espresso tale opinione nel di cembre del '52, proprio quando si stava elaborando il nuovo bilancio che contiene uno stanziamento di dodici miliardi per la rivalutazione delle pensioni, che sono stati poi elevati a sedici miliardi con prelievo dal fondo globale. Così altre affermazioni poco fondate tono state fatte dal sen. Palermo il quale ha detto che nel decennio prebellico le pensioni rappresentavano un decimo del bilancio statale, mentre risulta che, ad esempio, nel bilancio '34-'35 le pensioni incisero soltanto per il 5,08 per cento ». La rivalutazione Il sottosegretario Gava ha Illustrato poi con cifre lo sforzo fatto dal Governo in questo settore. In relazione al 1923 — egli ha detto — le pensioni dirette sono state rivalutate di 77 volte per la prima categoria, mentre per le altre la rivalutazione va da 47 volte per la seconda categoria a 19 per l'ottava, se sono occupati, e da 75 volte per la seconda a 100 per l'ottava se sono disoccupati. Queste ultime saliranno rispettivamente a 119 e 179 con gli attuali miglioramenti. Le pensioni indirette alle vedove e agli orfani sono state rivalutate, sempre in riferimento al 1923, di sessanta voi te, e con i miglioramenti all'è same avranno i seguenti adeguamenti: saliranno di 84 volte per l'esercizio '53-'54 e a 1G3 volte in seguito ad applicazione piena del provvedimento. Per I genitori la rivalutazione che è di 28 volte per il '53-'ó4 e di 70 volte in seguito. Lunghissime e intricate discussioni su emendamenti contro-emendamenti, richieste di numero legale, intermezzi per fatti personali, hanno occupato la intera giornata, talché il vice presidente Mole ha dovuto concedere una sola ora di interruzione per la colazione. Ecco infine gli articoli della legge come risultano approvati Art. 1. — « Alla vedova del militare morto per causa di servizio di guerra o attinente alla guerra, o del civile morto per atto di guerra è concesso, in aggiunta alla pensione, un assegno supplementare di 24 mila lire annue per l'esercizio finanziario '53-'54; 63.000 per l'esercizio '54-'55, 102.000 per gl esercizi '55-56 e successivi. L'assegno spetta anche, in una eguale misura, agli orfani di guerra titolari di pensioni di guerra per diritto proprio e al le vedove e agli orfani che conseguano o abbiano conseguito il trattamento di riversibilità », L'art. 2 stabilisce che < ai genitori, collaterali e assimilabil del militare morto per causa di servizio di guerra o attinente alla guerra, o del civile deceduto per fatto di guerra, quando siano o> vengano in possesso di pensione, è dovuto un as sdrspEts«gsdrnet61ompsbuiuttddciiiiiiiiiiniiimi:iiniiiiiitiuiiiiiiMiiiitiiiiiiiiiiiiiii segno supplementare di lire dodicimila per l'esercizio finanziario '53-'54; di lire 26.400 per l'esercizio '54-'55; e di lire 40.000 per gli esercizi successivi Eguale assegno spetta al genitore che consegua o abbia conseguito l'assegno speciale ». Richieste per il futuro L/articolo 3 stabilisce che « agli invalidi della prima categoria sprovvisti di assegno di superlnvalidità e agli invalidi dalla seconda all'ottava categoria l'assegno supplementare non reversibile è elevato con effetto dal 1» luglio 1953 rispettivamente a lire 239.280; 88.0OO; 60.617; 39.609; 25.693; 20.868; 16.178; 10.596». E' stato pure approvato un ordine del giorno del socialdemocratico Di Giovanni che impegna il Governo per il prossimo bilancio a rivedere il problema delle pensioni dirette per ulteriori miglioramenti. L'articolo 3-ter dice che «agli invalidi di guerra affetti eia una delle mutilazioni specificate nelle lettere a, a-bis, b, punti 1, 2, comma secondo, 3. 4. 5 d, e, f, g, è accordata una in dennità mensile per l'assunzione e la retribuzione di un accompagnatore, anche nel caso che il servizio di accompagnamento venga disimpegnato da un familiare del minorato. La indennità è concessa nella seguente misura: lettera a: lire 30.000; lettera a-bis, lire 27.000; lettera 0: 24.000; lettera e: 22 mila; lettera d: 20.000; lettera e: 15.000; lettera /: 15.000; lettera g: lire 12.000. Le dette indennità sono ridotte come segue per i grandi invalidi residenti in Comuni inferiori ai centomila abitanti: lettera a: lire 27.000; lettera a-bis: lire 24.000; lettera b: lire 21.000; lettera c: lire 19.000; lettera d: lire 17.000; lettera e: lire 12.000; lettera /: lire 12.000: lettera g. lire 9000. «E' data facoltà al grande invalido della scelta tra l'accompagnatore militare e la indennità di accompagnamento ». L'indennità è corrisposta anche quando gli invalidi sono ricoverati in ospedale o in altro luogo di cura. Infine la legge è stata approvata nel suo complesso; i social-comunisti si sono astenuti dichiarando che gli aumenti sono Insufficienti. L'impegno che si è assunto il Governo è passato così dai 12.800.000.000, delle primitive proposte, a 17.400.000.000 per l'esercizio in corso; nel 1955, quando cioè saranno completati i miglioramenti previsti, la maggiore Bomma che lo Stato pagherà per la rivalutazione delle pensioni sarà di circa 50 miliardi.

Persone citate: Gava, Ruggeri, Tessitore

Luoghi citati: Palermo, Roma