I funerali a Praga del presidente Gottwald

I funerali a Praga del presidente Gottwald I funerali a Praga del presidente Gottwald La bara portala a spalla dai capi cèchi, da Bulganin e dal Primo Ministro cinese L'estremo saluto di Siroky - La salma nel mausoleo già destinato a Masaryk 'Clement Gottwald, ora sepol- (Dal nostro corrispondente} Vienna, 19 marzo. Salutandolo come uno dei i migliori allievi di Stalin, il vi 'ce-presidente del Consiglio ce coslovacco Wiliam Siroky hareso oggi 1 estremo omaggio a to nel vi,kov- >' mausoleo co struito or sono venticinque an ni ne, cimitero generale di Praga per ospitare la salma (j| Tommaso Masaryk il qua- I80»" esP°8te ovunque le, invece, per disposizione testamentaria, volle essere inumato nel cimitero di Lany, il villaggio dov'era nato. Nel suo discorso Siroky, il quale oggi sembra quotato tra coloro che dovrebbero sostituire Gottwald nella carica di Capo dello Stato, non ha mancato di accennare che lo scomparso Presidente, dedicando la sua opera alla creazione dello Stato socialista e alla unificazione interna, ha saputo anche stroncare i tentativi sediziosi di elementi che si erano posti sul suo cammino. Questo accenno di Siroky alle recenti epurazioni, processi e condanne a morte, non ha mancato di suscitare una certa impressione, specie negli ambienti diplomatici, anche se il vice-Primo ministro ha subito aggiunto che l'opera di Gottwald è stata sempre ispirata al mantenimento della pace e della concordia interna. Anche stamane la capitale | cecoslovacca presentava quel carattere di lutto ufficiale che ì aveva assunto fin dall'annunjcio della morte di Stalin. Sono oramai circa trecento ore che i la radio non fa che trasmettere musica seria, che bandiere a mezz'asta o abbrunate mentre i ritratti di Gottwald abbondano nelle vetrine dei negozi, agli ingressi degli uffici e delle fabbriche e sulle prime pagine dei giornali. Questa mattina, alle ore 10, e cessata la sfilata del pubbli-co davanti alla salma del Pre-sidente della Repubblica popò-lare e Capo del partito, che era stata esposta nella cosid-detta «Sala spagnola» dell'an-tìca reggia di Hradschin. Sierano alternati a montare laguardia d'onore ai lati del catafalco i membri del Governo, delle delegazioni estere, numerosi gerarchi del partito, ufficiali delle forze armate e della milizia popolare, operai stakanovisti. esponenti del mondo artistico e culturale. Le molte corone sono state deposte fino all'ingrespo del palazzo, non potendo la «Sala spagnola » e le sale adiacenti contenerle tutte, Alle ore 13. mentre la follaIgià da ore si assiepava dietro Governo, nonché dal Capo del i cordoni di truppe e di polizia lungo tutto il percorso che avrebbe compiuto il corteo funebre, la bara, portata a spalle dal Primo ministro Zapotocky, dal ministro della !Difesa generaie Ccpicka, da i siroky e da altri membri del la delegazione sovietica maresciallo Bulganin e dal Primo ministro e ministro degli esteri cinese Cien Lei, venne fatta uscire dalla reggia e issata su un affusto di cannone. Le truppe presentavano le armi, mentre in cielo volavano stormi di apparecchi e dalle caserme venivano sparati a salve i rituali ventuno colpi di cannone. Si formava 11 corteo con alla testa Zapotocky e tutti gli altri membri del Gabinetto e del Comitato centrale del partito comunista. Seg-uivano: la vedova dello scomparso e un alfiere recante su un cuscino le decorazioni di Gottwald. Venivano poi le molte, svariate rappresentanze. Giunto sulla piazza .Letna il corteo soslava, e qui prendeva la parola, come si è accennato, il vice-Primo ministro Si]roky, che pronunciava il saluto ufficiale. Sfilavano quindi repaitl di fanteria, della milizia poj>olare, della polizia di Stato e reparti motorizzati. Dall'ex-reggia di Hradschin, il corteo ha impiegato oltre quattro ore per raggiungere il cimitero, dove la salma è stata inumata. Il corteo faceva un'altra sosta nella piazza di San Venceslao, dove maggiormente s'era raccolta la folla. Ed è qui, infatti, che simbolicamente il popolo di Praga era stato chiamato a dare il saluto estremo allo scomparso. Sulla stessa piazza hanno parlato Zapotocky e il maresciallo Bulganin. Il discorso di Zapotocky ha seguito la falsariga dei discorsi di Mosca, nè avrebbe potuto discostarsene senza incorrere in gravi pericoli. Il Capo del 1 Governo ha detto: «Qui, sulla ibara di Gottwald, noi dichia1 riamo che nello spirito di Le nin e di Stalin noi non rlflute Iremo fi principio della coesiIstenza di differenti sistemi eco;nomici e che collaboreremo lcon chiunque sulla base dell'e- guaglianza e senza interferenze nei reciproci affari interni ». E' una copia forse più scolorita, del recente discorso «della pace », pronunciato da Malenkoff al Soviet Supremo. Evidentemente sono state impartite severe istruzioni da Mosca e tutti i Capi satelliti hanno già j imparato a memoria le parole ; pronunciate dall'erede di Sta lin per servirsene nello parti eolari contingenze. : «Pace, coesistenza di regimi !diversi, collaborazione con tut¬ ti»: queste sono le parole d'ordine trasmesse dal Cremlino dopo la scomparsa di Stalin. Un segno di debolezza, una prova di forza, una vera volontà o una nuova politica addormentatrice? Lo dirà l'avvenire più vicino. Dopo Zapotocky, a nome del Governo sovietico e del partito comunista russo, ha parlato il maresciallo Bulganin, che ha definito Gottwald « un allievo di Lenin pieno di talento e un collaboratore di Stalin. Fu nell'Unione Sovietica, fu nell'amicizia col nostro popolo che Gottwald vide l'unica garanzia per l'indipendenza cecoslovacca. La sua morte ha profondamente addolorato i lavoratori in tutti i Paesi della nostra democrazia ». Secondo notizie di stasera sembra che al più presto sarà nominato il successore di Gottwald; Bulganin, infatti, avrebbe recato da Mosca il benestare del Governo sovietico sulla persona o le persone che dovranno prendere il posto di Gottwald nelle cariche di Capo dello Stato, Capo delle forze armate e del partito. Con ogni probabilità dette cariche saranno suddivise tra alcuni del maggiori esponenti del regime, così che anche in tale frangente la Cecoslovacchia seguirebbe il recente esempio della Russia. p, b.

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