Il problema di Trieste nel pensiero di Victor Malie!

Il problema di Trieste nel pensiero di Victor Malie! Il problema di Trieste nel pensiero di Victor Malie! "L'Inghilterra preferisce non fare da mediatrice tra Italia e Jugoslavia, ma esortare i due Paesi a negoziare,, Milano, 18 marzo. L'ambasciatore inglese a Roma, Slr Victor Mallet, ospite pochi giorni fa dell' I.S.P.I. (Istituto per gli studi di politica internazionale), interrogato su alcune questioni specifiche concernenti i rapporti italo-inglesi, ha risposto con una ampia dichiarazione che apparirà sul prossimo numero di Relazioni Intemazionali, la rivista dell'Istituto. In essa l'ambasciatore espone, tanto autorevolmente quanto francamente e chiaramente, il punto di vista britannico circa tre problemi fondamentali: le proposte di <fare l'Europa >; le restrizioni sulle importazioni, imposte da Londra in contrasto con il principio, da noi invece osservato, della liberalizzazione degli scambi; Trieste ed i rapporti in genere con la Jugoslavia. In linea generale, l'ambasciatore ha osservato che la radice delle attuali difficoltà sta nel fatto che sia gli italiani che gli inglesi pensano ancora in termini prebellici di rapporti bilaterali, mentre ormai occorre, invece, sforzarsi di migliorare le relazioni multilaterali fra tutti quanti i membri della N.A.T.O. Così, per quanto riguarda in particolare 11 primo dei tre suddetti problemi, quello che importa, secondo Mallet, non è la stipulazione di un impegno sulla carta, ma < la presenza fisica di un aiuto effettivo nel luogo ed al momento giusto >. Questo la Gran Bretagna lo fornisce già tenendo sul continente quattro divisioni e mezzo, le migliori oggi sul posto. Oltre a ciò, essa ha concluso un trattato con i Paesi della C.E.D. ed è pronto ad una intima associazione militare col costituendo esercito europeo; ha fatto, insomma, tutto quanto poteva, salvo l'Integrazione delle sue forze con quelle europee, alla quale ostano i ben noti motivi (legami col Commonwealth e con gli Stati Uniti). Quanto al problema di Trieste, l'ambasciatore, premesso che anch'esso andrebbe proposto sotto un profilo europeo anziché nazionale, ha detto che il punto di vista britannico in proposito è pratico, non basato su considerazioni ideologiche, ma con la mira ad una coordinazione strategica. La Gran Bretagna, però, si rende conto < di quanta importanza lui plano storico e sentimentale la questione di Trieste sia per tutti 1 patrioti italiani}. Perciò essa ha una certa esitazione ad interferire Indebita mente e preferisce < non lasciarsi trascinarli ad una mediazione tra Italia e Jugosla via, ma piuttosto esortare i due Paesi a negoziare, a discutere ed a trovare insieme un compromesso ragionevole >. Gli inglesi tuttavia non possono disinteressarsi della questione di Trieste, in primo luogo perchè iiantengono colà cinquemila soldati; in secondo luogo perchè il loro interesse ad edificare la difesa dell'Europa occidentale li spinge a guar dare al di là della nostra frontiera orientale ed a riconoscere che la linea più adatta di difesa di questa passa per Lubla na. Non pare quindi giusto a Mallet che il suo Paese sia tacciato di scarsa simpatia per l'Italia e di essere fllo-jugosla vo, mentre si sforza semplicemente di essere filo-europeo: Inutile sottolineare l'importanza di queste dichiarazioni mentre Tito si trova a Londra e si è alla vigilia dell'anniversario del 20 marzo.

Persone citate: Inghilterra, Mallet, Victor Malie, Victor Mallet