I partiti preparano le liste dei candidati

I partiti preparano le liste dei candidati I partiti preparano le liste dei candidati Giovedì 26 riunione comune delle due Camere per i giudici costituzionali - Seduta tranquilla al Senato per la legge elettorale Roma, 17 marzo. TI Senato, secondo le previsioni che si fanno negli ambienti della maggioranza di Palazzo Madama, potrà esprimere il voto sulla legge elettorale mercoledì 25, cioè in tempo utile per indire le elezioni per il 31 maggio. Prima del decreto di scioglimento della Camera, probabilmente giovedì 26, questa terrà seduta comune con il Senato, per l'elezione dei cinque giudici della Corte Costituzionale di spettanza del Parlamento. Una settimana prima, e cioè il 19, le Magistrature — Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti — procederanno, separatamente, alla scelta del 5 giudici di loro spettanza. Tre saranno eletti dai circa 160 magistrati della Cassazione (1 nomi dei candidati che si fanno sono: Lampis, Pafundi e Giacomo Russo), uno dai settanta consiglieri di Stato (si fa il nome di Papaldo), e 11 quinto, infine, dai circa 100 componenti della Corte dei Conti. La Corte Costituzionale, che potrebbe iniziare quanto prima la sua attività, stabilirebbe la sua sede al Palazzo dei Marescialli, un massiccio edificio moderno che sorge in prossimità della stazione di Termini e dove, dopo la Liberazione, ebbe sede il Ministero della Ricostruzione. In vista della consultazione popolare, oramai prossima, le direzioni del partiti sono mobilitate a vagliare le liste dei candidati. La direzione del partito di maggioranza nella sede di una organizzazione della D. C. che sorge a Monte Mario ha tenuto, a tale scopo, una nuova riunione nel pomeriggio di oggi. A quanto ci risulta alle elezioni non si presenteranno candidati due dei discepoli dell'on. Giuseppe Dossetti, il deputato democri stiano di Reggio Emilia, che abbandonò clamorosamente la vita politica nel 1951. SI tratta degli on.li Giuseppe Lazzati. docente dell'Università cattolica di Milano, e della on. Laura Bianchini. Anch'essi abbandonano la vita politica. A nulla sono valse le sollecitazioni per far recedere la deputata bresciana e Von, Lazzati dal loro proposito. La direzione della D. C. ha dovuto occuparsi pure, a quanto ci risulta, dei deputati attualmente in carica che gli organi locali non hanno incluso nelle liste. Sono una trentina e, tra questi, figurano gli onorevoli Giuseppe Caronia, eletto nella circoscrizione di Catania, e l'on. Eugenio Spiaz zi eletto a Verona. Negli ambienti del P.S.I. si esclude, nel modo più tassativo che si riponga in discussione il problema della presentazione di liste di partito alle prossime elezioni politiche. Il sen. Morandi ci ha dichiarato in proposito: « La nostra decisione di presentare liste di partito non sarà modificata. Del resto le liste sono già quasi pronte ed entro il 29 corrente dovranno essere vagliate dalla direzione e, poi, dal comitato centrale ». E ' veniamo alla seduta di Palazzo Madama. Fino a domani sera praticamente i senatori avranno una relativa calma. Concluso l'accordo sulle pregiudiziali, la discussione procede monotona e stanca; si capisce bene che i socialcomunisti debbono soltanto perdere tempo. Le stesse interruzioni sono senza acrimonia; sicché ad un certo punto il comunista SPEZZANO, rivolto a due suoi colleghi che discutevano sotto il suo banco, li ha cosi redarguiti: «Se da quella parte non mi ascoltano, poco male; ma voi almeno dovete stare zitti ». La prima pregiudiziale viene illustrata dal soclalfusionista MANCINELLI, il quale ritiene che la legge rappresenti una violazione dei principi della sovranità popolare. Segue TERRACINI, il quale afferma che la proposta di legge è contraria al principio della uguaglianza del voto solennemente affermata nella Carta costituzionale. Il socialfuslonista BERLINGUER sostiene, invece, che essa contrasta con lo statuto autonomo siciliano, oltre ad essere « una legge di tipo -fascista, sebbene — aggiunge — la legge Acerbo fosse meno grave e delittuosa di questa... ». SCELBA — Pur di dare addosso a noi, lei è pronto anche a riabilitare il fascismo. BERLINGUER — Mi guardi bene in faccia. Le sembro uomo io da riabilitare il fascismo? (ilarità generale, mentre Sceiba fa finta effettivamente di guardare in faccia il senatore nenniano). Nel pomeriggio il soclalfusionista MILILLO sostiene che s «alla Costituente tutti furono d'accordo nel sostenere che la proporzionale costituiva il sistema migliore ». SCELBA — Lei è in errore. Lo stesso Targetti riconobbe che il sistema di elezione non è stato indicato dalla Costituente appunto per lasciar libero il futuro Parlamento di stabilire un premio per la maggioranza. Il comunista SPEZZANO sostiene che la legge è incostituzionale appunto perchè maggioritaria. Egli si dice pronto a fornire una anticipazione sul discorso di merito che egli pronunzierà: « Una specie di antipasto — egli dice — sebbene, dato il vostro appetito elettorale, di antipasti non ne abbiate bisogno. SCELBA — Caro Spezzano, qualche anno fa eravamo di buon appetito tutti è due... SPEZZANO — Sia ben chiaro che lo parlavo di appetiti elettorali. Debbo inoltre ammirare lo spirito garibaldino con cui il sen. Sanna Randaccio ha assolto l'incarico di relatore. Per chi non lo conosce diremo che 11 liberale SANNA RANDACCIO è senatore di Cagliari ed è un uomo alto quasi due metri; sicché SCELBA può facilmente ribattere: «Macche spirito garibaldino, lei forse vuol dire di granatiere di Sardegna ». E SPEZZANO a sua volta ribatte: «Se dipendesse da me, lo nominerei corazziere a cavallo per la buona guardia di Pacclardi » (ilarità su tutti settori). Questa atmosfera pressoché idilliaca non viene turbata neanche durante l'ultimo intervento del comunista RAVAGNANI, che illustra la sua brava pregiudiziale sul rispetto delle minoranze etniche previste dallo Statuto speciale dell'Alto Adige. ' Da stamane il Senato ha un nuovo vice-presidente nella persona del democristiano UMBERTO TUPINI, che è stato eletto al posto del suo collega Alberti, dimissionario per ragioni di salute. Tupini è stato eletto con 157 voti su 266 votanti. Le schede bianche sono state 87. Umberto Tupini, nuovo vicepresidente del Senato dottoressa Maria Cornei, protagonista della tragedia

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